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  (Da 1 a 8 di 8)  
20 settembre 2012 14:01 - roberto7266
@ignorante
la speranza é sempre l'ultima a morire; intanto guarda qua:

roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/20/news/droghe_basta_aume nti_del_prezzo_manifesti_choc_al_pigneto-42875748/?ref=HREC1 -10
16 luglio 2012 15:55 - ignorante
è l' Unione Europea che - finalmente - sta chiedendo un ammorbidimento delle legislazioni sulle droghe leggere, e ora tento di spiegarvi perchè nesono convinto...

qualche mese fa, al parlamento dei Paesi Baschi (Spagna) è passata quasi all'unanimità la calendarizzazione di una proposta di legge per "normalizzare" i cannabis social club (associazioni di consumatori che si autoproducono la cannabis).

all'epoca i sondaggi rivelavano una forte maggioranza di favorevoli, ma al sondaggio successivo alla calendarizzazione della proposta di legge..gran sorpresa: i favorevoli alla legalizzazione erano il 7% in meno del primo sondaggio.

a ciò ha fatto seguito una sorta di "imbarazzo" del governo basco perchè da un lato il nuovo sondaggio invitava alla prudenza.. dall'altro, udite udite, c'erano le pressioni della comunità europea per un alleggerimento della proibizione contro la cannabis. in pratica ora non sanno che fare, se insistere o attendere che gli "stimoli" di bruxelles abbiano presa anche sul governo centrale.

governo centrale di Racoy che peraltro sta per incrementare le multe per possesso di sostanze controllate dai 300€ attuali a 3.000min-30.000max euro (anche per una sola canna).

ovviamente l'illusione di incassare un miliardo di euro in multe pagate dai 300.000 consumatori di cannabis fermati ogni anno è pura utopia.. a meno che non arrivino a toglierti anche la casa (se ce l'hai).

una situazione alquanto paradossale che non mancherà di farci sorridere e incazzare ancora per molto. Ma sapere che l'unione europea spinge per la legalizzazione è già un buon punto a nostro favore. Speriamo sia vero!!

il proibizionismo è solo un costo immenso con zero benefici.. insistere è pura follia.
15 luglio 2012 10:22 - IVAN.
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• (cito Giuseppe Quattrocchi dal topic:) «Sono contrario all'ipotesi di Legalizzazione; alla fine credo che i traffici si possano stroncare solo nel momento in cui si smette di assumere quelle sostanze.»
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Ma santa polenta...Su che pianeta vive questo qui?
E' come dire: “Il problema dei rifiuti si risolve solo nel momento in cui la gente smette di consumare.” (e grazie al cazzo!)
Oppure: “Il problema della carenza di petrolio si risolve evitando di usare le automobili.” (e ri-grazie al cazzo!)


La stabilità del consumo di droga è un DATO DI FATTO. Qualunque proposta di soluzione CONCRETA deve quindi partire da questo (e non certo dal mondo delle belle fatine dove sembra vivere questo tal Quattrocchi).

Il Proibizionismo è storicamente una politica FALLIMENTARE; i suoi catastrofici risultati sono sotto gli occhi di tutti:
- Droga ad ogni angolo di strada;
- Overdosi provocati da qualità immonda delle sostanze;
- Carceri saturate di innocui fumatori di cannabis;
- Capitali immensi dirottati nelle tasche della malavita...
...eccetera eccetera.

La Legalizzazione è l'unica soluzione SENSATA per strappare alla malavita il LIBERO E TOTALE monopolio della produzione e Commercializzazione degli stupefacenti.
Di questo si rende conto persino un bambino: UN PRODOTTO È TANTO PIÙ LIBERO QUANTO MENO È REGOLAMENTATO.
Non ci può essere obiezione su questo assunto (a meno che uno non sia irrimediabilmente OTTUSO oppure in MALAFEDE...ma in tal caso chiedo: quale Società civile ha bisogno di gente ottusa o in malafede, nelle proprie Istituzioni?)



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15 luglio 2012 10:15 - IVAN.
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• (da Marioaldo:) «La liberizzazione di quelle leggere potrebbe portare a un controllo dello stato sui traffici ora illeciti»
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Attenzione alle terminologie.
Non bisogna mai confondere la parola "LEGALizzazione" (cioè, il porre produzione e somministrazione delle sostanze sotto rigida regolamentazione STATALE) con la parola "LIBERALizzazione" (che allude al rendere disponibile per chiunque qualsiasi tipo di droga).

Una tattica usata dai proibizionisti per respingere le proposte di Legalizzazione, è appunto quella di fingere (in malafede) di equiparare "Legalizzazione" a "Liberalizzazione".
Dobbiamo quindi stare attenti a non fornirgli gratuiamente il pretesto ber buttarla in caciara; il termine corretto da usare è "LEGALIZZAZIONE", e va inteso sempre in un UNICO modo (quello sopra citato).



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14 luglio 2012 11:36 - Cebete
Io non credo che per servitori dello stato come quelli citati nell'articolo sia assolutamente inopportuno esprimere un giudizio su una legge. Certo per tali funzionari si richiede una cautela maggiore nel manifestare le proprie opinioni, tuttavia mi sembra eccessivo dire che non debbano farlo.

In ogni caso mi sembra che ci sia un rinnovato interesse della società per i temi della legalizzazione, se tale interesse si manterrà o amplierà, non credo il parlamento lo potrà ignorare ancora a lungo.
11 luglio 2012 20:24 - marioaldo
Non ho mai provato l'uso di alcuna droga leggera o non, però prendo atto che il consumo è notevole e che la liberizzazione di quelle leggere potrebbe portare a un controllo dello stato sui traffici ora illeciti con meno delitti e in più avremmo delle entrate fiscali di molti miliardi di euro e magari tolgono l'imu. Così è stato prima con gli alcolici o con il tabacco. Meno perbenismo grazie
11 luglio 2012 13:07 - Cepu
Questo malvezzo di discuterne dappertutto tranne che in parlamento è sintomo di una democrazia sospesa dalla legge elettorale PORCELLUM che addomestica i parlamentari ai partiti in sommo spregio della costituzione, la quale stabilisce:

L'art. 67 (cosiddetto divieto di mandato imperativo) dispone che «ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato», ossia riceve un mandato generale da parte del corpo elettorale, che non è suscettibile di iniziative di revoca né da parte dell'ambito territoriale (collegio) che l'ha eletto, né da parte del partito di affiliazione.
10 luglio 2012 14:45 - marco25g
“alla fine credo che i traffici si possano stroncare solo nel momento in cui si smette di assumere quelle sostanze”

Credo che assumere questa sostanza sia un lusso che molte persone non intendono negarsi, come molte persone non intendono negarsi qualche buon bicchiere di vino.

Mi spiace che queste persone (a causa della loro ristrettezza mentale o dei loro limiti fisici) non sappiano godere di certi piaceri e di certi piccoli lussi:
ma una cosa è disapprovare ed una altra cosa è obbligare gli altri alle proprie visioni ristrette, come se questi pochi astemi e questi pochi impotenti volessero obbligare all'astinenza e alla castità l'intero mondo.

Si sa che certe persone (impotenti) cercano di manifestare una sorta di virilità con la loro arroganza, così come il religioso che è obbligato (suo malgrado) all'astinenza e vede il peccato ovunque; o al politico fallito, che per pura perfidia, si trasforma nell'aguzzino o nell'ennesimo castratore (istituzionale).

Mentre la loro patologia psichiatrica gli fa credere di essere al centro dell'universo, essi si sentono tanto superiori da poter giudicare e regolare il mondo intero secondo le loro regole egoistiche, assurde e rigidamente coercitive.

Mentre non si rendono conto che il loro delirio di onnipotenza deriva da questa loro disabilità, non riescono a capire, che nelle persone sane, questo delirio viene sublimata con questi semplici innocui e che dovrebbero essere considerati leciti piaceri.
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