sapete cari genitori che i nostri ragazzi comiciano a
preferire la terribile ketamina allo spinello? non odora
non si rileva con la macchinetta...e così si suicidano
piano piano
23 giugno 2011 16:09 - fabrizio7338
Isolamento, emarginazione e degrado sociale o culturale non
sembrano piú essere le caratteristiche distintive del
paziente tossicodipendente: oggi queste persone si curano
con terapie appropriate, lavorano, vivono una vita sociale e
relazionale normale. Almeno secondo un'indagine condotta da
FederSerd e Gfk Eurisko nella primavera del 2011 e
presentata oggi a Milano.
L'indagine, che ha coinvolto cento medici responsabili dei
Sert (servizi pubblici per le tossicodipendenze) e 378
persone dipendenti da eroina, mette in luce il profilo di un
paziente che, nonostante l'esperienza della droga, mostra un
buon inserimento nel contesto professionale (circa il 50%
degli intervistati lavora), un buon background culturale
(quasi la metà ha conseguito un titolo di studio superiore)
e la capacità di crearsi una rete sociale e familiare (in
un terzo dei casi è sposato o convive, in un quarto dei
casi ha figli e quasi l'80% vive in famiglia o con amici).
Il consumo di eroina risulta essere l'ultimo step di una
storia di uso/abuso precoce di sostanze: si inizia con
comportamenti a rischio - fumo e alcool in età
adolescenziale - per poi proseguire con amfetamine, Lsd,
ecstasy e cocaina (mediamente a partire dai 18 anni).
La decisione di iniziare la terapia è una scelta fortemente
personale: nella quasi totalità dei casi è stato il
paziente a decidere di intraprendere un percorso di cura,
spesso aiutato anche da familiari e amici; la decisione e'
nata dalla preoccupazione per il proprio stato di salute
(87%), dal desiderio di normalità (53%) nonch‚ da un
senso di responsabilità (31%). Si tratta quindi di un
paziente motivato, che vuole curarsi, grato ai Sert e alle
terapie. Particolarmente apprezzata e' la possibilita' di
avere il farmaco "in affido", disponendo cosi' di una
gestione piu' autonoma, a casa, della cura. Un altro aspetto
evidenziato dalla ricerca è l'importanza della continuità
terapeutica durante e dopo il carcere; i tossicodipendenti
infatti vanno frequentemente in carcere per problemi
connessi alla droga (un terzo degli intervistati è stato in
carcere, mediamente due volte). La possibilità di
continuare la terapia durante e dopo la scarcerazione è il
presidio piú efficace per la riduzione del rischio di
overdose e di morte in questi pazienti.
'Un passo in avanti importante'. Cosi' Il Ce.I.S., il Centro
italiano di solidarieta' 'Don Mario Picchi', da anni
impegnato nella lotta contro ogni forma di
tossicodipendenza, commenta la ricerca commissionata da
Federserd a GfkEurisko.
'Considerare le persone che entrano nel tunnel delle droghe,
non piu' come 'tossici' ma come soggetti da recuperare -
spiega il presidente del Ce.I.S. Roberto Mineo -
innanzitutto come uomini e' il ritorno a una rivoluzione
culturale e sociale di non poco conto. Tuttavia, occorre
rinforzare questo percorso'.
Alla vigilia della Giornata mondiale contro le droghe, il
Ce.I.S. indica come 'soluzione le linee guida approvate, a
Vienna, dalla Commissione stupefacenti delle Nazioni unite
in una risoluzione fortemente voluta dall'Italia'. 'Come da
quaranta anni, siamo sempre convinti - conclude Mineo - che
l'unica strada percorribile sia quella di porre al centro di
ogni intervento terapeutico l'uomo. Ogni persona ha un suo
codice identificativo, una sua anima, un suo modo di essere
e, per quello, deve essere aiutato. Lavorare anche su questo
significa garantire un adeguato sostegno psico-sociale e,
quindi, un pieno recupero personale e lavorativo'.
23 giugno 2011 2:10 - blacksuede
Mi trovo a metà strada tra Ivan e Pettine, nel senso che
entrambi avete una parte di logica ragione. Il raziocinio e
il senso critico trovano spazio nelle questioni di rilevanza
sociale e politica, e spesso ciò si ferma ad un palmo del
proprio naso. Facendo un Copia e Incolla; sulla proibizione
e sul problema della droga, il 2 Agosto 1977 il Presidente
Statunitense diceva: “Le pene contro il possesso di droga
non dovrebbero essere più dannose per l'individuo dell'uso
della droga stessa.” Adesso, basando su tale affermazione,
la pericolosità reale, oggettiva, scientifica (e non
manipolata da ideologie o interessi) di qualunque
sostanza(caffè incluso), lascio al raziocinio la
conclusione più logica.
22 giugno 2011 21:54 - IVAN.
.
(da Pettine:)
«Per definizione il proibizionista è colui che non riesce
a guardare oltre il proprio naso.»
____________________
Uhm...Stiamo attenti a questo tipo di generalizzazioni a
priori, Pettine.
Il Senso Critico di una persona è INDIPENDENTE dalla
posizione che - esteriormente - assume su una data
questione;
anzi, ad essere sincero, io preferisco uno che argomenta con
serenità e raziocinio la sua posizione proibizionista,
piuttosto che uno che è antiproibizionista solo per partito
preso.
Non dimentichiamo che sulla Questione-Droga non c'è una
posizione "giusta" o "sbagliata" DI PER SÈ, bensì si
tratta di fare analisi imparziali dei PRO e dei CONTRO di
ciascuna posizione (proibizionista o anti).
Viceversa si fa soltanto il gioco di chi ha interesse a
ridurre il dibattito politico ad un banale scontro di
tifoserie contrapposte (che per definizione sono
MANIPOLABILI qualunque sia la bandiera a cui si assoggettano
come scimmiette).
In altre parole, io non mi definisco un
"antiproibizionista"; semplicemente, confuto le idee
proibizioniste quando rilevo che esse sono basate su
premesse errate - e lo stesso faccio con le idee
antiproibizioniste, quando vedo che sono frutto di
altrettanta superficialità.
Ecco il perché - alcuni - "discutono". Ciao.
.
22 giugno 2011 12:20 - pettine
@IVAN "Una contraddizione ideologica (ed economica) che
appare subito EVIDENTE a chi guarda le cose un po' oltre il
proprio naso."
vero, ma per definizione il proibizionista è coluni che non
riesce a guardare oltre il proprio naso..
o è quello o è un criminale con interessi da difendere...
infatti a volte mi chiedo perchè ci discutiamo.
21 giugno 2011 21:22 - blacksuede
vi invito a scaricare e leggere un piccolo libro pubblicato
su: http://www.dolcevitaonline.it/hemperor/chapter7.html
18 giugno 2011 23:39 - glacial68
Il grande inganno !
tabagismo 80000 morti annui
Alcolismo 25000 morti annui
La tollerante Olanda 2,5 tossicodipendenti ogni 1000
abitanti …Italia la più proibizionistica d’Europa 6,4
ogni mille abitanti
Deterrenza e disapprovazione =
30% delle persone in carcere e tossicodipendente con
conseguente intasamento di tribunali e sovraffollamento
carcerario che farà molto piacere ai tanti compagniucci
della politica i quali usufruiranno da qui a poco di qualche
altro indultino o amnistia e le spese sono a dir poco
incalcolabili!
Epatiti c aids si espandono in tutta la popolazione con
costi immensi per la sanità pubblica e uccidono molto prima
delle cosiddette droghe
Microcriminalità =rapine scippi furti ecc diretta
conseguenza del proibizionismo
Migliaia di morti per overdosi
Miliardi regalati alla criminalità organizzata
La corruzione non ha più limiti
Il 2 giugno a New york la Commissione globale per le
politiche sulla droga
Ha dichiarato “ la guerra alle droghe e fallita “
La Marijuana non porta dipendenza fisica e nel mondo nessuno
e mai morto per il suo uso !
Nel 93 un referendum popolare sancì la depenalizzazione
della cannabis ma a quanto pare i cittadini non contano
quante persone ancora devono esse perseguitate dalla legge
fini Giovanardi
LEGALIZZARE !
18 giugno 2011 22:56 - glacial68
Questa uomo e un killer...e ci tengo a dire che ragiono con
la mia testa sono consapevole di ciò che dico consapevole
della mia situazione e non ho bisogno della sua pietà vivo
la mia vita e non vorrei che qualcuno pensando di dover
drizzare la mia testa me la decapitasse e tantomeno mi
privasse dei miei diritti solo perché ho un problema
personale che purtroppo il proibizionismo trasmuta in
sociale e penale nella maniera sbagliata....e vorrei che i
miei figli fossero informati con imparzialità e coscienza e
non terroristicamente perdendo ogni confronto con la realtà
e in maniera solo ideologica...non voglio che altre persone
muoiano per overdosi epatiti c aids suicidi in carcere e non
o nella più totale solitudine...ne ho visti morire 34
così..5 per overdose 15 di aids 3 per suicidio 11 per
epatite c e 23 hanno anche percorso la strada della
comunità e tanti altri moriranno ancora non per droga ma
per malattie ...Ho iniziato all'età di 14 anni a fare uso
di eroina...fino a 15 anni fa la mia vita e stata un
calvario...carcere comunità..ho contratto l'epatite c...ecc
Tutto questo grazie al proibizionismo...ho visto morire la
maggior parte dei conoscenti per epatite aids overdose e
alcol...posso asserire che dall'80 a oggi l'uso di tutte le
droghe e solo aumentato e il proibizionismo e fallito...oggi
sono 14 anni che prendo metadone e ringrazzio (forse sarei
già morto)la mia vita era rinata ..certo con i miei
problemi...ma comunque una vita degna di essere
vissuta...posso asserire che le comunità se dovessero stare
aperte per il loro risultati non avrebbero ragion d'esistere
(ne ho trascorsi due in una di esse )...sono uno strumento
di crescita ti mette in condizione di avere più armi per
risolvere i problemi ma non e la soluzione...ora il signor
Giovannardi parla di cronicizzazione...e paventa l'idea che
la riduzione del danno non e la strada da seguire ma con la
sua politica attua uno sterminio sistematico dei
malati...forse non si e reso conto che e una malattia e già
la parola tossicodipendente intrinseca in se una cronicità
...che la gente muore di overdose da schifezze contrae
epatiti e aids ( sono una condanna aiutano veramente molto
in un cammino di guarigione)che poi si espandono in tutta la
popolazione..che la tossicodipendenza mista al
proibizionismo porta a commettere azioni che non si sarebbe
mai pensato di poter compiere...e finisci in galera..la vera
università del crimine..questo e il suo modo di trattare
una malattia perché di questo si tratta altrimenti non si
spiegherebbe come migliaia di persone continuano su questa
strada incuranti di tutto..l'alcol e libero ...milioni di
morti da dipendenze e incidenti...ma lui non si preoccupa di
vietarlo e di vietare tutto ciò che serve alla sua
creazione..e cultura..e inimmaginabile fare ciò..se domani
non esistessero le cosi dette droghe..tutti userebbero solo
l'alcol...(IPOCRISIA allo stato puro)tutti gli incidenti
sotto effetto di droghe dipendono sempre e solo
dall'alcol..i casi in cui non c'e l'alcol presente sono
rarissimi e si può dire che rientrano in una casistica di
normalità..cioè non riconducibili alla sostanza...ma di
cosa parla..mi ricordo nell'ottanta sentivo storie di
tossici che prendevano la morfina per terapia e poi da un
giorno all'altro la tolsero di mezzo...una vera
mattanza...suicidi e carcere per tutti...questo ripropone il
caro Giovannardi a 30anni di distanza..solite strade già
percorse sulla pelle delle persone...più problemi crei a
una persona che usa sostanze stupefacenti e più cronicizzi
la sua malattia...perché cercherà sempre più aiuto nella
sostanza per andare avanti..comunque dopo 14 anni di
tranquillità grazie a questo signore ho potuto avere una
perquisizione in casa per aver acquistato semi di marijuana
su internet ..hanno trovato le mie piantine per uso
personale e grazzie anche hai miei trascorsi giudiziari
risalenti a 16anni addietro mi sono beccato due anni di
domiciliari...grazie al maria stavo lentamente riducendo
anche il metadone...tutto questo scherzo ha permesso anche
la perquisizione della casa di mia madre e mia nonna
94enne...le quali sono state prese da malore...risultato
positivo che finalmente loro e tanti altri che hanno votato
questo governo ora lo ripudiano...e non vi dico quello che
poi e uscito sul giornale..menzogne assurde..odio dal più
profondo del mio cuore il pig Giovandardi Mantovani Fini
Serpelloni che non hanno più nemmeno il benefico del
dubbio..cioè che la loro condotta possa essere dettata
dall'inconsapevolezza e da buoni principi..sono marci dentro
e con i loro sporchi giochi politici uccidono e rovinano le
vite delle persone.. e abrogano leggi volute dal popolo
tramite referendum e poi se il grande PIG che si rivolge e
usa sempre le famiglie vuole il grido di una madre.. posso
prestargli la mia… non so cosa ne potrebbe restarne
dopo…ritengo che parlare con costoro per trovare una
ragionevolezza comune sia assolutamente inutile…fuggono da
un confronto alla pari ..sanno benissimo di uscirne a pezzi
e di non avere argomentazioni per giustificare il loro
fallimento e la loro ostinatezza…sto pensando di creare un
documentario ….di riprendere coloro che stanno morendo per
colpa del proibizionismo …di far parlare le madri che
hanno perso i figli e sono per la riduzione del danno…di
intervistare coloro che finiscono in galera…riprendere
basi di spaccio trentennali e onnipresenti….la corruzione
che genera ormai senza confini….i suprusi in cui incorrono
i tossici….personalmente ne potrei raccontare molti….uno
emblematico….circa 20anni fa nelle vele di secondigliano
NAPOLI ….lo spacciatore non voleva pagare la mazzetta
settimanale ….ovviamente usava come venditori al minuto
gli stessi MALATI e la prassi era ….quando gli acquirenti
diventavano una trentina usciva il ragazzo e vendeva
…coloro che pretendevano la mazzetta si presentavano in
quel momento e sequestravano tutti i soldi dei Malati e poi
dicevano venite a prenderveli in questura….vi rendete
conto…comunque il mio primo reato l’ho commesso in
seguito ha una perquisizione nella quale mi e stata buttata
la sostanza … sono stato arrestato subito perché non
portato a fare certe cose….devo raccontarne anche un'altra
successa nello stesso giorno….vado ha comperare l’eroina
ha secondigliano casa dei puffi…arrestano davanti hai miei
occhi il pusher in flagranza di reato…lo incontro la
mattina nei cubicoli del carcere prima del’udienza…leggo
il suo fascicoletto e trovo scritto che era stato fermato
mentre acquistava droga e aveva indicato dove il pusher
fuggito aveva nascosto la droga…poi ha sua detta lo
avevano accompagnato a casa si erano presi 16milioni e
avevano cambiato il rapporto ma non l’ho avevano potuto
rilasciare perché troppe persone avevano visto
l’arresto….comunque dopo due giorni rivendeva nello
stesso posto….ma sapete quante altre ne potrei raccontare
dopo 18 anni di questi vissuti…vi rendete conto cosa e con
che realtà deve convivere chi ha questa problematica e
quanto siano fruttuose le tesi del PIG !
6 aprile 2011 19:42 - shugar
la marihuana non ha nulla a che fare con le droghe come
eroina, cocaina ecc., tranne il fatto che e' accomunata da
loro dalla proibizione e di conseguenza del fatto che viene
venduta non dallo stato ma dalla mafia - stato
6 aprile 2011 19:39 - shugar
Pure l'attore ed ex senatore della California
"Schwarzenegger" riferendosi alla Marihuana ha detto:
quella!?, ma che droga, quella e' erba!!!
Salvo dovendo poi essendo a suo tempo stato ancora senatore
e comunque icona d'attore rimangiarsi "dette parole" per le
solite critiche idiote dei proibizionisti ma in un film
girato all'inizio della sua carriera (troverete un file su
youtube) lo si vede in una scena rilassatissima in cui si
gode una canna^_?
6 aprile 2011 11:04 - pettine
ancora con la parola "droga"????
ma che droga??
che droga dovrebbero vendere in farmacia?
le droghe son tutte diverse, non si può parlare di "droga".
6 aprile 2011 9:36 - savpg8801
Già, Katia1402, e le facce dei drogati quando esercitano
l'"illecito",le avrai mai viste? quando cercano questo
contatto"sociale" con gli spacciatori amici e nemici nello
stesso tempo, quando la fanno in barba alle autorità ed
alle leggi, quando cercano lo sballo a tutti i costi, ma
lontano dalle forme convenzionali....per colloquiare fra
amici del branco, o peggio soli in un angolo, allora li vedi
in fila in farmacia(non capisco, poi, la farmacia quando non
ci sono certo dei notai o degli inquisitori dentro a fare i
commercianti) in mezzo alle altre persone....poi magari con
la ricetta, rilasciata da chi? Oppure ...mi da' un grammo
di ecc.ecc.....Ha...l'ho finita questa, aspetti che telefono
al "grossista"....prenda invece questa xxyy, in attesa.
Solo il fatto che la droga provoca dipendenza, fa capire che
non è la maniera di distribuzione che farebbe finire il
fenomeno. Solo un rivoltamento di massa mentale globale da
seguire, alla stregua di una sorta di rifiuto di emulazione,
potrebbe chiudere il fenomeno.
Quindi la vendita in farmacia sarebbe una liberalizzazione.
Perfetto.
6 aprile 2011 8:25 - katia1402
Io vorrei che la droga fosse libera, venduta in farmacia in
modo da poter controllare gli assuntori.
Non possiamo chiudere gli occhi, la droga oggi giorno sta
ovunque, e perchè non sta dove invece dovrebbe stare? In
farmacia ? Sparirebbero i venditori di strada e tanta
delinquenza (furti, scippi, prostutizione ....) Vi racconto
questa: una sera sono andata in un locale ben noto e
frequentato della mia città posizionato su una strada di
forte passaggio ad acquistare delle pizzette, mi fermo di
lato con la macchina per parcheggiare e mi si avvicinano due
ragazzi, presumibilnente di nazionalità marocchina, uno mi
dicono cosa ti serve ? E il compagno: quanta ne vuoi?
Allora dobbiamo chiuderli ancora per molto gli occhi ????
4 aprile 2011 11:25 - savpg8801
IVAN ...ho scritto apposta "..non potrebbe .. Non ho detto
che in qualcosa ancora non lo faccia. Lo sanno anche i
bambinetti, per quello ti ho invitato a documentarti sulle
peculiarità tendenziali a cui un ente pubblico deve
rivolgersi, cioè a non fare imprenditoria.
Certo che le anomalie vecchie sono dure a morire, e tu ne
vorresti instaurare delle nuove.
Pausa pranzo.
4 aprile 2011 7:52 - IVAN.
.
(da SAV:) «Lo Stato, per sua natura, essendo un ente
pubblico, una I.P.A.B. con sue contabilità speciali e
diritto speciale, non potrebbe essere imprenditore nè
commerciante in quanto è assente il concetto dello scopo
statutario di LUCRO.»
_____________________________
Questa sì che è nuova. E il monopolio della VENDITA (sic!)
del tabacco, di chi è?
E in cosa differirebbe dal monopolio della VENDITA (ri-sic!)
della cannabis?
Forse gli statuti non ne prevedono la qualifica ufficiale di
"imprenditore" in linea TEORICA, ma DI FATTO lo Stato si
muove come tale; domanda/offerta, costi/ricavi, bilanci e
do-ut-des.
Ma non voglio spostare il tema su queste cose, che sono
fuori contesto.
Sta di fatto che la Commercializzazione di stupefacenti
prevista dalla Legalizzazione rientrerebbe a pieno titolo
nella categoria dei servizi statali A PAGAMENTO (né più
né meno come lo sono già molti degli altri farmaci e
servizi sanitari, comprese le sostanze sostitutive agli
oppiacei GIA' ATTUALMENTE COMMERCIALIZZATE dallo Stato).
Quindi il problema "imprenditoriale" non si pone proprio.
Per il resto, darò un'occhiata al link, anche se come detto
mi pare una digressione fuori contesto.
E mo' pausa digestiva. I fondamenti della questione sono
stati esposti, poi chi li VUOLE capire, li capisce.
Farò finta anche di non aver letto quella minchiata del
"fare le pulci sui dettaglini" (son generoso, vero? Votami
alle prossime elezioni), sperando che volesse essere solo
un'ennesima supercazzola brematurata con scappellamento a
destra.
Tanti antani.
.
3 aprile 2011 21:25 - savpg8801
Nooo..(.IVAN scrive...Omissis..quindi non metterti a farmi
le pulci con dettaglini di ordine logistico)......) nooo.
Non voglio portarti via la principale tua caratteristica,
tuttavia per uno strappo alla TUA regola, mi limiterò a
osservare (del resto ho già accennato al proposito le
difficoltà, in precedenza, quindi è considerato seguito a
mie parole)
che lo Stato, per sua natura, essendo un ente pubblico, una
I.P.A.B. con sue contabilità speciali e diritto speciale,
non potrebbe essere imprenditore nè commerciante in quanto
è assente il concetto dello scopo statutario di LUCRO;
cosa, invece, che è caratteristica delle imprese
industriali, commerciali, agricole e terziarie ecc., cioè
distinzione netta; l'impresa pubblica dovrebbe chiudere in
pareggio mentre le altre possono NON farlo ma ovviamente
dalla proprietà è richiesto un utile!
A prescindere, poi, dalla realtà, e per non sovraccaricare
questo infinito tema senza tediare i pazienti (che hanno
pazienza in questo caso), unisco un link sulle
privatizzazioni(quì c'entra solo come titolo e scopo dello
studio), che hanno cominciato a far uscire dalle logiche
imprenditoriali di salvataggio e sostegno, ma anche di
partecipazione statale agognante qualche lucro (scopo
conflittuale), di aziende malandate o altri scopi, da parte
dello Stato, ma che, anche se da molte parti vi furono
bocche gridanti al miracolo, si sono dimostrate (queste
benedette logiche) fuorvianti ed inadatte, per non dire
fallimentari(stante il concetto imprenditoriale) in quanto
inficiate dalla politica e da altri interessi non
specificamente e puramente d'impresa non pubblica, nonchè
conduzioni limitative, proprie delle amministrazioni
pubbliche.
Leggere attentamente qualche pagina di premessa (4 o 5)
del pdf, non farebbe male.
http://dipeco.economia.unimib.it/persone/Marzi/didatticaPolE
conB/Le%20privatizzazioni%20In%20Italia.pdf
---Il resto scritto, leggo e non spulcio, ma commenterò
forse a suo tempo se del caso, visti i concetti diversi che
vengono quì espressi con sicurezze ferree e quasi
irredimibili.
3 aprile 2011 16:56 - IVAN.
.
(da SAVPG:) «Ti pare che l'emistichio "..bisogna
intendere.." lo si possa sostenere utopisticamente -sine qua
non-?»
Certo che SÌ, quando l'interlocutore ne premette il
significato specifico del termine - soprattutto PROPRIO a
seguito di un banale fraintendimento del medesimo.
(Viceversa ci mettiamo a pigliaperilcularci su cosa dovrei
intendere IO quando TU parli - pesco a caso - di
"illuminazione cosmica".)
Per "Legalizzazione delle droghe" va inteso QUELLO. (E non
l'ho deciso "io" perché mi diverto a riscrivere la lingua
itaglianica, tovarisc).
Se poi per tuo mero sfizio personale vuoi per forza
intenderla "Liberalizzazione", auguri; però poi non devi
lamentarti se 58 milioni di persone ti chiedono «...Quando
cazzo avrei detto che secondo te voglio la droga libera per
tutti, belìn?»
Jamme avant', su.
=============================
(da SAVPG:) «Come si arriverebbe a legiferare in tal senso
senza compromessi, trovate di contromisure, accordi di
parte, variazioni sul tema, intromissioni, onestà o meno
nel mettere in pratica tale paradigma impossibile da gestire
e con quali soldi?»
...Esattamente nello stesso modo con cui si è imposto
l'attuale sistema proibizionista, SAV: con la VOLONTÀ DI
FARLO.
O pensi forse che l'attuale sistema proibizionista si sia
conformato da sè come un fungo in una pineta, senza
«...compromessi, trovate di contromisure, accordi di parte,
variazioni sul tema, intromissioni»?...
No; anche questo perverso sistema ha dovuto fare a pugni con
forze avverse. Eppure alla fine è riuscito ad imporsi.
Certo; la ricchezza della torta da spartire era un incentivo
piuttosto...motivante, per il branco di sciacalli che
attualmente perseguono la linea proibizionista...Ma è
altrettanto vero che l'evidenza della loro malafede e i
danni immani che stanno provocando può fare da "incentivo
motivante" per le forze a loro opposte.
I precedenti storici parlano chiaro: il Proibizionismo è
destinato a fallire per sua stessa natura. Allora tanto vale
mettere le mani avanti e approntare un sistema alternativo
per quando il Proibizionismo giungerà all'implosione.
Poi è ovvio che parliamo di "teorie"; e che altro vorresti
"fare", su un FORUM? Per natura stessa del Mezzo, qui il
"fare" è necessariamente limitato al "dire" (la Teoria,
appunto).
Quindi su un forum è sciocco contestare le teorie solo per
il fatto che sono "teorie"; occupiamoci piuttosto di quali
possano essere le Teorie più verosimili. Questo è
COSTRUTTO.
=========================
(da SAVPG:) «...escludi di approfondire i risultati pratici
e futuri specialmente tenuto conto della "nostra realtà
socio-politica" che si distingue da quella di altre nazioni
e luoghi, come hai ammesso in un precedente post.»
Esatto, e lo ribadisco: ogni Nazione ha le proprie
peculiarità sociali e culturali, per cui un Sistema
funzionale in una data nazione non può essere adottato TALE
E QUALE in un'altra...senza adattarlo a tali
peculiarità.
Sottolineo che ho parlato di Sistema "TALE E QUALE", il che
non toglie nulla al valore di un Sistema nella sua IDEA
GENERALE.
In altre parole, è solo una differenza di MODALITÀ, non di
CONCETTO DI BASE.
Nel caso specifico: i fondamenti della Legalizzazione sono
validi per QUALUNQUE nazione del pianeta; cambiano solo le
MODALITÀ con cui l'Idea Generale (la Legalizzazione) va
portata in essere in ciascuna singola nazione, a seconda
delle sue specifiche situazioni sociali e culturali.
Solo per questo motivo avevo affermato che le MODALITÀ del
sistema di Legalizzazione valide in Olanda non andavano
prese TALI E QUALI come esempio di ipotetico sistema di
Legalizzazione funzionale anche per l'Italia (i miei dubbi
riguardavano le MODALITÀ, non la LEGALIZZAZIONE IN SÈ).
Il valore generale della Legalizzazione IN SÈ non si
discute; io avevo semplicemente invitato a considerare che
non sempre le sue modalità di realizzazione sono
paragonabili tra nazioni che la adottano - o intendono
adottarla.
E veniamo allora a queste benedette "Modalità" di un
ipotetico sistema di Legalizzazione delle droghe in
Italia.
Come già accennato, il termine "Legalizzazione" non
sottintende affatto "droga libera per tutti" o baggianate
del genere;
si tratta di porre SOTTO CONTROLLO STATALE un mercato che
attualmente è monopolio esclusivo della Malavita.
Le Modalità sarebbero anche abbastanza semplici
(...relativamente parlando, obv; ora te le enuncio solo
nella loro forma generale, quindi non metterti a farmi le
pulci con dettaglini di ordine logistico).
• LA DROGA VIENE PRODOTTA E COMMERCIALIZZATA DALLO
STATO.
(Maggiori controlli della QUALITÀ, con conseguente
riduzione del rischio di overedose;)
(Riduzione del numero di tossicodipendenti a carico di
strutture sanitarie statali.)
• LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO
DEI TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI.
(Nessuna istigazione ad iniziare ad usarle per il semplice
fatto che siano legali, quindi.)
• LE SOSTANZE VERRANNO COMMERCIALIZZATE AD UN PREZZO
NOTEVOLMENTE RIDOTTO.
(Lo Stato recupera ampiamente i costi di fabbricazione;)
(Viene immediatamente stroncata la concorrenza del mercato
criminale;)
(La malavita perde la sua principale fonte di introiti;)
(Verrebbe a diminuire quella miriade di piccoli reati che
molti tossicodipendenti sono costretti a commettere
giornalmente per racimolare il costo di una dose,
attualmente gonfiatissimo.)
• DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER
MERO USO PERSONALE.
(Svuotamento delle carceri da molti detenuti
fondamentalmente innocui per la società;)
(Alleggerimento delle costrizioni penali per rei non
pericolosi per terzi.)
Mi fermo, anche se ci sarebbero molti altri punti da
stabilire (e da definire nei loro dettagli pratici, obv.)
Come si può notare, i vantaggi di una SENSATA
Legalizzazione sono evidenti;
così come appare evidente anche il maggiore ostacolo alla
sua realizzazione: L'OPPOSIZIONE DI COLORO CHE LUCRANO
SULL'ATTUALE REGIME DI PROIBIZIONISMO.
Ecco perché ho detto che gli aspetti pratici e logistici
non sarebbero un grosso ostacolo all'introdurre un sistema
di Legalizzazione degli stupefacenti, se solo ci fosse la
VOLONTÀ di introdurlo.
Posso capire - e persino ASSOLVERE - questa mancanza di
Volontà negli sciacalli che speculano sul fatto che il
mercato della droga rimanga illegale...ma non riesco proprio
a comprendere la mancanza di Volontà nelle persone in
buonafede. (Potenza dei pregiudizi, oppure l'esprimersi solo
tramite proclami arbitrari come fa Giovanardi risulta più
convincente rispetto all'esprimersi tramite riscontri
argomentati?...)
.
3 aprile 2011 9:22 - savpg8801
Ma IVAN, per la miseria......
...(Cito testualmente:) «Quando si parla di
"Legalizzazione", bisogna intendere SOLO la Produzione e la
Commercializzazione di sostanze stupefacenti sotto controllo
STATALE, le quali potranno essere messe a disposizione
SOLTANTO dei tossicodipendenti "abituali", e RIGOROSAMENTE
previo regolare certificato medico. PUNTO! Nessun altro
significato "personale" deve essere affibbiato al termine
"Legalizzazione".»........
Ma ti pare che quello che dici sia l'illuminazione cosmica?
Ti pare che l'emistichio "..bisogna intendere.." lo si possa
sostenere utopisticamente -sine qua non-?
Come si arriverebbe a legiferare in tal senso senza
compromessi, trovate di contromisure, accordi di parte,
variazioni sul tema, intromissioni, onestà o meno nel
mettere in pratica tale paradigma impossibile da gestire e
con quali soldi. Il tuo espresso"controllo dello Stato"
sarebbe applicato, come adesso avviene, su tanti "legali"
controlli dello Stato per esempio sulla sicurezza nei
cantieri, sulle strade, sulla fiscalità, su altre migliaia
di situazioni che sono regolamentate sulla carta, ma non
avvengono o quasi in realtà, perciò ognuno fa come al
solito quel che gli pare?
Bene, io sarò ignorante in materia anche perchè non ho mai
approfondito se non superficialmente, ma parametrando ad
altro quello che tu "a binario unico" affermi, mi
permetterai di ribattere che sei un sognatore, o,
quantomeno, un filosofico pianificatore di teorie e un
critico delle parole e delle espressioni che credi debbano
essere ricondotte solo a drastiche schematizzazioni, ma
escludi di approfondire i risultati pratici e futuri
specialmente tenuto conto della "nostra realtà
socio-politica" che si distingue da quella di altre nazioni
e luoghi,
peraltro ammessa in un precedente post.
Buona domenica.
3 aprile 2011 8:36 - IVAN.
.
"Balle", Shugar?
Strano commento. Ti è forse sembrato che io abbia scritto
qualcosa di differente da ciò che hai espresso tu?
Prova a rileggere bene (magari scopri che abbiamo raccontato
le stesse "balle" entrambi...)
.
3 aprile 2011 7:06 - shugar
Balle IVAN.
In Italia sino al dopoguerra la cannabis era legalmente
reperibile in tutte le farmacie, me lo ricordai mio nonno ed
a nessuno veniva in mente di trarne profitto o sballarsi.
Quello e' arrivato con la prohibition ed i conseguenti
astronomici guadagni, la nascita degli enti preposti alla
lotta, il giro di oldi insomma, la politica di ingerenza
usata da certi paesi in altri a livello militare e
d'intelligenz per via della scusa del "traffico e
produzione" di droga.
Al Capone non sarebbe diventato tale senza proibizione
d'alcool!!!
Certo una regolamentazione potrebbe provocare all'inizio un
certo aumento di consumo che poi comunque si stabilizzerebbe
ed a mio avviso diminuerebbe come in Olanda. Anche in Olanda
si beve come in Italia alcool e sarebbe interessante saperne
il rapporto statistico di consumo ed abuso in rapporto alla
popolazione.
Il fatto e' che questa politica fallimentare in effetti da
decenni fa troppo comodo a tantissimi e procura appunto pure
ingenti guadagni a tantissimi!!!
Basta prendere nel suo piccolo la Repubblica Slovacca ove da
un anno ogni cittadino puo' legalmente coltivare qualche
pianta di cannabis eppure ogni volta che ci vado non mi
sembra di vedere ogni giardino da pollice verde.
Eppoi in ogni caso oggigiorno la maggior parte della gente e
dei giovani ha una cultura riguardo il benessere e la salute
che in passato non esisteva.
Il fatto e' che il principale booster alla diffusione della
droga e' il divieto e conseguente ingente guadagno derivante
dal monopolio "non dello stato", ma relegato idioticamente o
volutamente al crimine e basta
3 aprile 2011 1:29 - IVAN.
.
(da Chinaski:)
«Basta vedere l'esempio olandese, dove la vendita della
cannabis è tollerata e liberalizzata con la vendita nei
coffee shop. In Olanda il consumo di cannbis nelle fasce
giovanili è sensibilmente inferiore a quello di Francia,
Regno Unito, Italia e USA.»
_________________________
Esempio condivisibile in linea TEORICA, Chinaski...però
attenzione ai dettagli "logistici":
dobbiamo sempre considerare che l'esempio olandese funziona
poiché in QUELLA SPECIFICA NAZIONE il contesto
"Legalizzazione" è supportato da PRECISE condizioni sociali
e culturali.
Se riproponessimo lo STESSO contesto di Legalizzazione in
un'ALTRA nazione in cui però - a monte - NON esistono le
medesime condizioni sociali e culturali, il "trapianto" non
si rivelerebbe altrettanto efficace.
L'Italia è diversa dall'Olanda, ed anche gli italiani sono
diversi dagli olandesi (immagina, per assurdo, che uno
decida di trapiantare l'alpinismo in Olanda solo perchè
funziona in Italia...)
Tutto questo per dire che non sono le condizioni sociali e
culturali a doversi adattare ad una data riforma, bensì il
CONTRARIO.
Cioè, per introdurre un'innovazione efficace, bisogna PRIMA
lavorare su una serie di fattori: mentalità popolare,
strutture pubbliche, pianificare contromisure agli
(inevitabili) effetti collaterali del cambiamento, and so
on.
Limitandosi al tema "droga", la vedo dura:
la LEGALIZZAZIONE (intesa nei termini che ho già spiegato)
è l'UNICA soluzione sensata per arginare il fenomeno, ma si
scontra con troppi interessi che qui sono particolarmente
radicati.
Ad esempio, in Olanda la malavita raccogli solo le BRICIOLE
del mercato degli stupefacenti; qui in Italia, invece, ne
detiene il MONOPOLIO COMPLETO.
Per cui le organizzazioni criminali - attraverso le loro
collusioni in politica - non permetteranno mai una riforma
in cui si dispone che il controllo degli stupefacenti passi
nelle mani dello Stato.
E niente serve meglio questo scopo che nasconderlo dietro
una "nobile" campagna per convincere gli ingenui sulla
necessità di adottare una linea proibizionista.
Per questi motivi dico che è PREMATURO, allo stato attuale
delle cose, parlare di Legalizzazione sic-et-simpliciter;
bisogna prima preparare il terreno, e smontare il castello
di menzogne dei vari servetti di regime (Giovanardi &
Serpelloni in primis) che fanno da diga all'introduzione
pratica delle riforme di pubblica utilità.
.
3 aprile 2011 1:22 - IVAN.
.
(da SAVPG:) «Ti invito a rispondere, se vuoi, con parole
meno offensive e volgari»
...Parole come "Tu hai la mente deviata"?...D'accordissimo,
lasciamole da parte.
=======================
(da SAVPG:) «Casomai ci fosse questa tanto agognata
produzione o distribuzione o controllo da parte dello Stato
e tutto ciò lo Stato lo metterebbe gratis, come sostiene
qualcuno perchè risparmierebbe, nei decenni, i soldi delle
cure di disintossicazione(?); la darebbero in tabaccheria?
Oppure al supermercato?»
Confermi di leggere con troppa fretta, SAV. O addirittura di
saltare a pie' pari interi paragrafi.
Cosa ho scritto a proposito di come debba essere inteso il
termine "Legalizzazione"?
(Cito testualmente:) «Quando si parla di "Legalizzazione",
bisogna intendere SOLO la Produzione e la
Commercializzazione di sostanze stupefacenti sotto controllo
STATALE, le quali potranno essere messe a disposizione
SOLTANTO dei tossicodipendenti "abituali", e RIGOROSAMENTE
previo regolare certificato medico. PUNTO! Nessun altro
significato "personale" deve essere affibbiato al termine
"Legalizzazione".»
E allora mi spieghi PERCHÈ DIAVOLO uno se ne esce ancora
con BOIATE come «...La venderebbero al supermercato» e
«C'è del vero che se le droghe fossero legali molti
inizierebbero ad usarle», ostia can?
=======================
(da SAVPG:) «Stai abusando del lemma "logica".[...]Pensa a
un vecchio detto che: ove in un bar vi siano 50 che
discutono sul gol se fatto bene o male, ivi emergono 51
pareri e 51 "logiche" sul come (dici tu) si sono svolti i
FATTI.»
(Ossignùr...)
SAV, sinceramente sembri proprio ignorare la differenza
tra:
- Una OPINIONE
- Una AFFERMAZIONE
- Un PROCLAMO ARBITRARIO
Qui non stiamo discutendo del proprio colore preferito, dove
ogni preferenza espressa è incontestabile e vale quanto
un'altra;
su questo tema ci sono dei riscontri OGGETTIVI, logiche
consequenzali e parametri di Causa/Effetto che non possono
essere messi in discussione senza fare figure da
"negatori-della-evidenza".
E non puoi neanche dire che ti sono "contro" per partito
preso, visto che ti ho già detto che su ALTRE tematiche
apprezzo molto i tuoi contributi. Ma sulla specifica
tematica "DROGA", ciò che traspare dalle tue esposizioni è
- fondamentalmente - una confusa accozzaglia di PREGIUDIZI.
E non c'è nulla di "offensivo" o di "volgare" nel fartelo
notare;
se uno scrive che la luna è una grossa arancia, è OVVIO
che in tal modo si espone alle critiche degli "astronomi",
non ti pare?
E' una reazione assolutamente NORMALE, in un luogo di
Confronto Interattivo.
Viceversa, ai tuoi commenti dovresti premettere la frase:
«Ora scrivo quel che mi passa per la zucca; nessuno mi
risponda, perché tanto di sentire idee diverse o più
verosimili non me ne frega niente.» Così risparmieremmo
tempo tutti quanti.
Lasciatelo dire, SAV, qui c'è poco da appigliarsi ad una
aleatoria "soggettività dei pareri": dal punto di vista di
Logica & Raziocinio, le tue argomentazioni sul mondo della
droga risultano obiettivamente appese all'aria.
Non eri tu che predicavi tanto la "umiltà", SAV? Allora, se
non sei ipocrita, devi ammettere (a te stesso, obv) che le
tue conoscenze sul fenomeno "droga" si basano più che altro
su propaganda di terza mano. Il che non è un "male" in sé,
ci mancherebbe; lo diventa quando ci si ostina ad opporre
questi pregiudizi (per la maggior parte contradditori fra
loro) ad argomentazioni pertinenti. Operato che dà
l'impressione di un goffissimo arrampicamento di specchi - e
non è un bel vedere, visto da fuori.
Detto solo a tuo beneficio; poi per me uno è libero di fare
tutte le "magre" che vuole.
.
2 aprile 2011 22:58 - fabrizio7338
In Russia le tante morti d'overdose sono dettate da
ignoranza , violenza e disperazione...
Ce' stato il caso di un padre che ha prima ucciso d'overdose
i tre figlioletti e poi si e' praticato l'overdose a lui
stesso , fanno 4 in un sol colpo , disperazione direi in
questo caso...
2 aprile 2011 22:55 - fabrizio7338
In Russia hanno anche la piaga della vodka che miete
centinaia di migliaia di vittime ogni anno...
2 aprile 2011 21:49 - savpg8801
Ma se è vero che il prezzo di una dose in Russia è come
quello di una birra, dove sta il fascino che quì è stato
rivelato esserci per entrare in questo mondo che vive solo
di dimostrazioni ostentative?
Da quando il prodotto povero o infimo fa trend?
Forse c'è stato negli anni 70 quello "casual" ove le
grandonne, le contesse, le signore, ed anche certi "uomini"
facevano la gara per accaparrarsi capi di bassissimo prezzo,
unici, magari usati, ma esclusivi e privi di doppione.
Ma se la droga fosse legalizzata o quantomeno liberalizzata
o peggio ignorata dalle Istituzioni, in Italia potrebbe
veramente andare a prezzi di uno-due euro? Allora verrebbe
proprio meno il fascino per la semplice legge che il "troppo
facile" non attira nessuno?
Se così fosse, fine dei drogati? O si imporrebbero prezzi
alti di Stato, siccome in Russia muoiono così tanti per
overdose anche se la droga costa niente? Prezzi più alti,
logico che meno se la possono permettere, un po' come i
ticket salati per circolare in certe città al motto di:chi
più inquina, più paga.
Bel lavoro per le "logiche scalettate" e per le "logiche
tendenzial-futuriste", per qualcuno spine dorsali del
ragionamento.
2 aprile 2011 21:10 - fabrizio7338
Una curiosita' quando sono andati i russi in Afghanistaan 20
anni fa' forse anche piu' , fatto sta' che i soldati russi
tornarono quasi tutti dipendenti dall'eroina...ma non aveva
avuto impatto sui civili russi...
Ora invece anche se sono andati come coalizione i soldati
russi in afghanistaan non sono dipendenti dall'eroina ,
forse spacciatori ?
Da notare che in Russia attualmente e' arrivata l'eroina
afghana tantissima tonnellate , ci sono 80.000 morti l'anno
d'overdose in russia dichiarati , si stima siano circa
200.000 reali , il prezzo di una dose e' bassissimo 2
dollari , contro i 20 che ce ne vogliono in europa per la
stessa dose di eroina afghana , una coincidenza ?
O veramente i soldati spacciano ? riportandola in
patria...oppure sono i governi stessi ?
Possibile che una rete araba-talebana riesca da sola a fare
il traffico internazionale in tutti i paesi capillare come
lo e' attualmente ? L'eroina non manca da nessuna parte , e'
ormai presente su tutto il globo , escludendo posti
invivibili anche per l'uomo(polo nord , sud , ecc.) , dunque
se non sono i civili a fare il traffico , chi e' ?
2 aprile 2011 18:53 - fabrizio7338
Ma si parla di un fenomeno il morfinismo(tossicodipendenza)
ormai di 200 e passa anni , da quando hanno isolato la
morfina , prima si chiamava malattia del soldato(l'stinenza)
, in quanto i soldati ne facevano largo uso durante la
guerra e quando tornavano a casa erano completamente
dipendenti da morfina !
La tossicodipendenza e' un fenomeno che va' indietro nei
secoli , gia' Carlo Magno era un gran consumatore di oppio e
ne dava anche ai suoi soldati per combattere meglio , non
sentire la fame ,la fatica e il dolore , quindi permettendo
ai soldati feriti di riposare in silenzio e agli altri di
dormire...
Durante la seconda guerra mondiale , i giapponesi tagliarono
i rifornimenti di morfina ai tedeschi , quindi gli
scienziati delle SS , sintetizzarono alcune molecole
oppioidi , alcune di queste ancora in uso oggi , come la
MEPERIDINA(Petidina) e il METADONE , per sostituire la
morfina , in quanto parecchi soldati ne erano dipendenti e
cmq era indispensabile per coprire il dolore !
Anche nella guerra in Vietnam , parecchi americani tornarono
dipendenti questa volta dall'EROINA pero' !
Ora assistiamo alla guerra in Afghanistaan e questa volta i
soldati non diventano dipendenti dall'eroina ma diventano
spacciatori di quest'ultima ! A Roma e Napoli ce' stata una
vera e propria invasione di Eroina di provenienza Afghana ,
di colore bianco-giallastro che una volta sciolta diventa
gialla , di certo non sono civili che la portano in quanto
e' assolutamente proibito per un civile andare in
Afghanistaan , resta solo la via militare che puo' portare
quantitativi di Eroina industriali , e' dal 2003 che
ininterrottamente tutti i giorni dell'anno , si e' consumata
eroina afghana e si parla di quintali se non tonnellate...
2 aprile 2011 15:01 - savpg8801
Si chinaski, c'è del vero a quanto dici al primo comma.
Tuttavia alcuni decenni sono un'eternità; ed ancora: che ne
sai tu di come avranno la testa i giovani dopo...casomai ci
fosse questa tanto agognata produzione o distribuzione o
controllo o non so cosa altro, da parte dello Stato e tutto
ciò lo Stato lo metterebbe gratis, come sostiene qualcuno
perchè risparmierebbe, nei decenni, i soldi delle cure di
disintossicazione(?) ?; la darebbero in tabaccheria? oppure
al supermercato? oppure in farmacia, oppure all'AUSL?
...ed ancora:....chinaski dice:.... Tolata l'aurea mistica e
maledetta legata al mondo delle droghe, il fascino del
proibito e misterioso legato alle sostanze.....
Ma caro mio, io pure sono stato giovane come forse lo sei tu
adesso. Allora si parlava di droga con fare ridicolo; al
massimo la Simpamina, ma i soldi ce n'erano pochini, al
massimo il fumo e qualche alcoolata. Però in certi ambienti
più chic qualcosa circolava. Più tardi per spirito di
emulazione, magari rubando (cinque drogati mi hanno
svaligiato la casa) quasi tutti hanno avuto le
risorse(genitori o nonni prodighi) di farsi e di lì è
finita anzi è cominciata.
...il fascino del proibito e misterioso legato alle
sostanze..... già.... e pensi che la mala (non mi ci
mettere anche quì lo Stato, almeno quello sano) non
troverà surrogati, sostituzioni, qualche novello Tamagotchi
che provocò persino dei suicidi da dipendenza, ed ora anche
su iPhone?
I desideri ed i flussi mentali dei giovani e del branco sono
imprevedibili e non si risolve nulla con l'applicare sistemi
e strampalate "logiche" e strategie di adesso alle cose da
adesso al futuro. Si rivelerebbero perdenti e ci sarebbero
sempre delle contromisure, magari peggiori.
2 aprile 2011 14:29 - chinaski
#savpg8801
Fammi capire? Se l'eroina e la cocaina fossero legali,
controllate dall stato, tu ne faresti uso? Per il semplice
fatto che sono legali, inizieresti ad usarle? Io no. Così
come non ne faccio usa ora che sono proibite. L'unica
differenza, se le sostanze fossero legali, sarebbe data dal
fatto che meno giovani comincerebbero a usare le droghe.
Tolata l'aurea mistica e maledetta legata al mondo delle
droghe, il fascino del proibito e misterioso legato alle
sostanze, nel giro di qualche decennio il consumo calerebbe
drasticamente. Sono certo che l'eroina avrebbe la stessa
attrattiva su un ragazzino di una scatola di valium della
nonna.
Restringendo il campo alla sola cannabis, basta vedere
l'esempio olandese, dove la vendita della cannabis è
tollerata e liberalizzata "de facto" dal 1976 con la vendita
nei coffee shop. Bene, dopo 35 anni, in olanda c'è un
consumo di cannbis nelle fasce giovanili sensibilmente
inferiore a quello di Francia, Regno Unito, Italia, per non
parlare degli USA. Tutti paesi dove la cannabis è più o
meno proibita.
Questi sono fatti, documentati. Il resto è fuffa.
2 aprile 2011 14:21 - savpg8801
Intendevi questa frase tua?.....tentare una società senza
droghe è possibile perchè ci sono persone che con i
farmaci ci si curano ambendo ad un esistenza
sopportabile.....
Bene, non mi è sfuggita e lo capisco questo, anzi diviene
doveroso.
Quello che intendo io e che non vuole intenderlo nessuno e
neanche parlarne è ciò che è stato "PRIMA". Sembra che
drogarsi sia stato solo un divertimento di gioventù, che è
andata così, che ci vuoi fare, che è acqua passata.
No, parlarne già a fatto compiuto è facile e solo un
pretesto per ragionare del presente. Agli occhi di un non
drogato, di un normale cittadino che vede e sente perchè è
in vita, il mondo dei tossici ha gli occhi bendati, ha vista
solo per i propri, minuto per minuto, problemi.
A chi va inconsciamente di tirarla per le lunghe(e l'ho già
detto) e a chi interessa veramente e con un po' di coscienza
di smetterla, usando tutti i presìdi che le Istituzioni
hanno messo loro a disposizione. Tutto il mondo dei
medicinali, dei centri, del tempo a fare e disfare leggi,
dei miliardi dovuti destinare al fenomeno, dei problemi di
morte sulle strade dovute alla tossicità, e di mille altri,
li ha e li sta risolvendo, o cerca di risolvere il complesso
delle Istituzioni, a cui il mondo tossico è contro. Non li
capiscono e non li risolveranno mica i drogati e con quali
mezzi?, mai!. I tossici sono solo e sempre degli
utilizzatori delle risorse che bene o male e con spirito
propedeutico e di tentarne il recupero (come dice la
costituzione anche per i detenuti) le Istituzioni e il
Popolo tutto paga e mette umanitariamente a disposizione.
Per ritornare al problema medicine, il tossico le vede solo
fini al proprio tornaconto, o alla più o meno fondata idea
che lo conducano a risolvere il problema.
Ma tante delle stesse medicine(spessissimo a carico dello
Stato, quindi dei cittadini) servono anche agli ammalati che
non si sono cercata la malasorte, o quantomeno hanno la
sfortuna di essere solo predisposti a doversi ingozzare con
decine di farmaci micidiali per le loro patologie acute o
croniche e non certo volute.
Chi può infine non ammettere, se non con paraocchi e
pregiudizi, che moltissime persone si siano trovate nelle
condizioni di creazione di una qualche propria
tossicodipendenza ed abbiano avuta la forza, il cervello, la
coerenza, di tirarsene fuori prima?
Vogliamo capire che esiste anche un mondo diverso, che cerca
di combattere il fenomeno, almeno di droga parlando!