Con la foglia della pannocchia ho aumentato la potenza dell'antenna radio... provare per credere....!

in risposta a "gino1142"

Assolutamente lungi da me cominciare un dibattito politico che neanche saprei affrontare più di tanto.

Vengo da una famiglia di Sinistra, quindi aperta di mente e tollerante.

Però parlando di Sinistra o cmq di qualsiasi altra formazione politica che non appartenga all'attuale governo...

Non mi sembra che, seppur nel breve periodo del Governo Prodi sia stato fatto qualche cosa, magari a parole le intenzioni c'erano...ma poi i fatti, anche solo un accenno sono mancati.

Anche riguardo alle attuali leggi 186 e 187 del cds, non mi sembra che la sinistra, l'opposizione o come la devo chiamare, si sia opposta o abbia combattuto per cambiare le cose.

Ho controllato prima sul sito del senato, riguardo alle ultime modifiche del cds ci sono stati mi sembra 142 favorevoli 0 Contrari e 122 astenuti.

Ora da uomo della strada non so se i 122 astenuti si sono astenuti per protesta, però mi sarebbe piaciuto vedere 122 contrari.

Insomma per quanto riguarda la materia droghe, sempre da uomo della strada, gli unici che hanno provato a fare qualche cosa sono i Radicali, tutti gli altri alla fine sono della stessa pasta.

Di canapa non c'è più traccia. Non si trovano tessuti di canapa, né indiana, né cispadana...!
Mazza che fifa...! Ho notato che le foglie della
pannocchia di granturco, quella che si fa alla brace... gnam gnam chebbona... potrebbero esseretramutate in tessuto... molto fresco... invece di buttarle... che ne pensate?
A proposito di SIMBOLI. Avete notato?: senso antiorario, senso orario e 2 barre... il dollaro!

I canapisti non appoggiano il potere, anche perchè è l'eroina che è stata introdotta dal potere. In pieno boom di contestazioni giovanili in cui era già diffusa la canapa, il "potere" per tenere a bada la gioventù "ribelle" ha introdotto l'eroina per "narcotizzare". Mi pare evvidente che le due sostanze vanno differenziate, anche se non penso che l'attuale politica proibizionista possa funzionare, per l'eroina bisognerebbe applicare la riduzione del danno e le stanze del buco, e non criminalizzare i consumatori, ma non credo che possa essere libera, come noi canapisti auspichiamo, come la cannabis.

Voi non le sapete queste cose: che politici e poliziotti stuprano i ragazzini, praticano sadismo non consensuale. Poi minacciano i genitori di questi ragazzi quando cercano giustizia.
Parte dei proventi dei 300 morti al giorno di tabacco e alcool finiscono negli stipendi di politici, poliziotti, magistrati ecc, con questi ricavati della morte, quelle persone acquistano cibo per se stessi e per i loro figli: figuratevi che karma.
I canapisti, mi si conceda il termine, hanno pienamente ragione, per quanto riguarda loro stessi e la loro libertà . Ma sbagliano quando appoggiano il potere, che alla fine riesce a mettere gli uni contro gli altri, quando anch'essi demonizzano l'eroina, e soprattutto si uniscono ai potenti nel danneggiare gli eroinisti, poiché la realtà che gli è stata posta davanti ha oscurato loro la vista.
Il discorso va approfondito. Perciò farò un video dal titolo dall'eroina al tabacco.
Saluti
Taoagi

Le legge dovrebbe regolamentare le abitudini dei cittadini ..... e non criminalizzare il cittadino come succede da 50 anni in Italia



"Le pene per il possesso di droga non dovrebbero arrecare danno maggiore del danno che la droga stessa causa."

Presidente Jimmy Carter, 2 Ottobre 1977

La verita' e' che i veri criminali sono proprio loro i politici che ci governano.....

TUTTI IN GALERA.....ASSASSINI.....

ma la finiamo con sta cacaccia alle streghe!?
ma un governo,delle persone cosi'colte da essere in un parlamento non hanno vergogna? pigliare in giro migliaia di cittadini che poveretti non hanno il tempo di potersi documentare per via dei mille problemi della vita
ma perche'non dicono che fanno cosi'perche'la mafia enologica e di comunita'terapeutiche assurde vogliono,esigono e penso io,pagano per questo...
ma basta con la strategia del terrore,e ora che i bravi ragazzi rimangano bravi ragazzi e che non finiscano in manette per una canna o una pianta di erba!!
insomma,per fortuna non possono imporre la pena di morte se no lo farebbero,tranquillamente!
basta negare cose logiche che in paesi evoluti europei e non solo non sono nemmeno piu'una preoccupazione,
VERGOGNATEVI E QUANDO TORNATE A CASA VORREI CHE GUARDASTE NEGL'OCCHI INNOCENTI DI VOSTRO FIGLIO O DI UN SEMPLICE GIOVANE DICENDOGLI LE FALSITA'CHE PRETENDETE E APLLICATE OGNI GIORNO,
Ancora una volta sono fiero di essere di SINISTRA
mai potrei essere falso ed opportunista come i signori destra,che schifosamente cercando di tenere in piedi con la strategia del terrore un'ideologia condannata da tutto il mondo(fascismo) si lavano la bocca fregandosene di chi finisce in prigione perche'non ha i soldi per un buon avvocato,ancora oggi mi domando come il popolo italiano ha potuto votare certe persone,o il popolo non e'cosciente del propio fare e quindi e'incapace di intendere e volere oppure loro appena sono al governo fanno il contrario di quello che dicono,ripeto
Vergognosi!!

Sono daccordissimo Indoor, solo creando un fronte unico e compatto, si può sconfiggere il proibizionismo sulla cannabis, e confutare tutte le dietrologie di Giovanardi e del suo Dipartimento Antidroga, confondere la cannabis con le altre sostanze, è un delitto.
In tanti si può vincere :-)

Abbiamo chiesto il parere legale dell’Avvocato Carlo Alberto Zaina che ha vinto molte battaglie giudiziarie in merito di coltivazione e consumo di canapa:
"Nessuno può, in linea teorica, impedire che l’autorità giudiziaria verifichi la sussistenza di ipotesi di reato, ciò che sorprende è la circostanza che si parta da un dato giuridico assolutamente irrilevante e neutro come quello della vendita dei semi (attività del tutto legale). Per inferire da ciò, conseguenze idonee a svolgere un indagine che altrimenti non potrebbe avere corso, in questo contesto, il ruolo della giurisprudenza risulta di difficile comprensione; in quanto si verifica una patente contraddizione fra giudici di legittimità (corte di cassazione) e giudici di merito (tribunale di primo grado).
Questi ultimi in varie pronunzie (vedi sentenza G.U.P. Milano 13 ottobre 2009), hanno ribadito la evidente differenza sia sul piano giuridico, che su quello naturalistico, tra coltivazione domestica ed agraria: la prima non punibile, la seconda costituente reato.
Questa palese confusione è determinata, come più volte evidenziato dalla incapacità del legislatore e della politica in generale di farsi carico di un problema endemico e che necessita quindi di un intervento riformatorio sulla attuale legislazione in materia di coltivazione .
Gli odierni interventi delle Forze dell’Ordine e dei magistrati appaiono pertanto difficilmente condivisibili (ancorche' formalmente ineccepibili ), perchè si indirizzano nei confronti di utenti finali che nulla hanno a che fare con percorsi criminali, ma anzi sottraggono ad associazioni criminali fette di mercato cospicue e rilevanti introiti economici.
Si tratta quindi di evidenziare il diritto del singolo a non essere punito in relazione all’uso personale come evidente nei casi descritti in questa indagine."

Stiamo lottando uniti per ottenere almeno la depenalizzazione, insieme ci riusciremo.

Più passa il tempo più la situazione sta peggiorando, queste operazioni contro chi ha acquistato semi da siti regolarmente legali, acqusitando merce perfettamente legale, la dice lunga, sulle intenzioni dei nostri governanti, che vogliono far continuare a far lucrare la mafia, criminalizzando chi coltiva una piantina di marijuana, a scopo personale, spirituale o addirittura per la cura di particolari patologie. Sono entrato nel sito il questione Legalizziamolacanapa.org ed è molto interessante. In pratica si sta costituendo una coalizione per la revisione della legge sul proibizionismo della Cannabis, consiglio a tutti di darci un occhiata. Ce poi anche una pagina dedicata alle testimonianze, dove ognuno può inserire la propria testimonianza se è stato vittima della Fini-Giovanardi e ha dovuto (o sta per)subire un processo.