COMMENTI
  (Da 1 a 16 di 16)  
16 settembre 2009 13:48 - doma
Probabilmente è necessaria una legge (ma bisogna anche applicarla con fermezza) perchè in molte famiglie italiane non esistono più gli insegnamenti che si sono tramandati da genitori a figli.
D'altronde abbiamo esempi negativi tutti i giorni e in tutta italia di famiglie allo sbando può anche succedere che sulla strada dell'alcool sia stato un genitore a mandarli o la compagnia di amici con i capi banda più influenti degli stessi genitori.
26 giugno 2009 0:00 - Fede
La moda non si crea da sola. C'è sempre il pirla che la inventa e gli interessati che la pompano per farci soldi. Intanto cominciamo a pestare duro quelli che le regole non le rispettano: bar, supermercati e discoteche che vendono a minori. Prima volta 10.000 euro di multa. Seconda volta revoca licenza. Cominciamo a fare rispettare le leggi, almeno i più "impacciati" sono salvi. Poi vedremo quello che sarà. Che a me della Spagna frega poco, qui siamo in Italia.
24 giugno 2009 0:00 - scocciato
Cinquanta perditempo di fronte a un bar a discutere di calcio. Cinquantuna soluzioni buone da ognuno di loro.
In Spagna ed anche in Germania è anche peggio. Tutta questa voglia e permissivismo di divertirsi sempre e ad ogni costo da parte dei giovani è sfuggito di mano con feste sempre più frequenti, lassismo, discoteche, liberalizzazione della droga, la movida impera.
Il Botellón è l'abitudine diffusa dalla fine del XX secolo tra i giovani spagnoli, di riunirsi in spazi pubblici all'aperto, preferibilmente piazze o parchi, per consumare principalmente bibite, alcolici, ma anche tabacco e talvolta droghe illegali. E ci mettono dentro di tutto, reperito in qualsiasi modo(ecco apparire la stronzata di fare leggi e regolamenti per vietare o mettere orari alla vandita o per l'età)e lo fanno a gruppi di decine e centinaia in luoghi aperti, dovunque decidano lì per lì di andare.
Poi fanno la cubada e si sballano in ogni modo alla faccia di ogni tipo di controllo, perchè E' DI MODA, capito????
Nulla possono le leggi, la propedeutica scolastica(ma quando mai!)gli ingenui regolamenti, repressioni, multe varie, togliere la patente a uno di dodici anni????per sempre( come dice un tale illuminato in qualche ultimo post) o altre sciocche ingenuità.
A prescindere da patemi di qualsiasi natura, se uno vuol fare fa; o lo ammazzi togliendolo proprio dalla circolazione, o nisba.
Qualcuno disse che è meglio così in quanto i drogati, gli alcoolizzati, i fissati ecc. si tolgono di lì da soli, pian piano fino a che restano i buoni( legge darwiniana di evoluzione naturale) ; purtroppo un certo scotto lo paga anche la società.

Proprio ieri ho visto la maglietta di un tale con eterna sigaretta accesa, tosse da tisico marcio, se crogiolante per questo, maglietta con stampato IL FUMO UCCIDE, BUTTA IL PACCHETTO E TU CHE FAI? poi sotto...HO SMESSO DI LEGGERE.
grande risata.

23 giugno 2009 0:00 - Reset
Ricordo un racconto che mi faceva mio nonno.
C'erano due contadini, seduti l'uno di fronte all'altro.
Iniziava uno proponendo di cominciare la giornata con l'arare un campo già dissodato, rispondeva l'altro che arare quel campo non serviva a nulla perchè di lì a qualche ora ci sarebbe stata pioggia ed il lavoro sarebbe stato perso, ribatteva l'altro che se la pioggia fosse stata non forte ma solo leggera, ciò li avrebbe aiutati perfino, perchè la terra sarebbe stata più pronta ad accogliere le sementi che sarebbero dovute essere sparse.
L'altro obiettava che le sementi da spargere non avrebbero dato nessun frutto se la terra fosse stata bagnata oltre un certo limite, perchè si sarebbero gonfiate a dismisura e perso la possibilità di germogliare.
L'altro ribatteva che non era vero con quelle sementi che lui aveva comprato, perchè erano le migliori. L'altro s'informava su chi gliele avesse vendute e, saputone il nome, denigrava il negozio perchè diceva essere dedito solo agli affari e niente alla qualità delle merci.

la discussione andò avanti per tutta la mattinata.
I campi non erano stati arati e nessun altro lavoro era stato fatto.

A un bel momento arrivò un terzo ocntadino che, senz parlare iniziò a lavorare.
Alla fine della giornata, mentre gli altri due ancora parlavano sul da farsi, aveva arato il campo, aveva sparso le sementi ed aveva fatto altri lavori.

Spesso ci comportiamo come i due contadini logorroici.
Prima ancora di trovare un rimedio, già ne contestiamo la validità, ne prevediamo il fallimento, lo condiamo con il sale del dileggio e dell'inutilità.

Ci fossero, invece, tanti contadini come l'ultimo dei tre.
Forse le cose ptrebbero inziare a cambiare sul serio.
22 giugno 2009 0:00 - Sugar Magnolia
x RESET
se quelle misure che tu descrivi alla fine del tuo post, FOSSERO DAVVERO APPLICATE .......... beh' allora ti do' pienamente ragione.
Il punto pero' e' che questo e' il paese dell'ipocrisia, in tutti i sensi, e' un divieto (cosi' com'e congeniato) ridicolo e di nulla utilita'.
Basta mandare un amico di 18 anni, offrirgli un drink ...... e il gioco e' fatto.
Aggirare le regole (sempre molto blande) in questo paese e' facilissimo.
Le misure proposte da te poi, troverebbero la sicura opposizione dei finti/falsi garantisti, le famiglie griderebbero allo scandalo, alla prima multa ai genitori di eur 10000 ci sarebbe un mare di rticorsi etc. etc.
E brutto constatarlo ma e' cosi'.
Si andra' avanti a vietare cose che verrano poi puntualmente fatte dai rgazzini, tanto per 'sentirsi grandi' nell'aver aggirato il paletto imposto dallo Stato.
22 giugno 2009 0:00 - Topesio
Reset, fatti un bel reset al cervello.
22 giugno 2009 0:00 - Fede
Appunto. Si parla sempre di educazione che deve partire in primo luogo dalle famiglie e poi si fa di tutto per rendere impossibile il compito di educare. Se si propone il divieto di vendita a un dodicenne (e in quanti paesi al mondo è legale vendere alcolici e superalcolici a un dodicenne?) si alzano grida di dolore da parte dei liberali-liberisti-libertari-uomini di mondo-pragmatici ecc., ma quando si tratta di andare a colpire i primi responsabili (baristi e negozianti che non si fanno scrupoli, amministrazioni che non controllano, televisione e altri mass media che propongono modelli scriteriati di vita come quelli giusti per essere fighi e fare strada) tutto tace e si parla genericamente di "educazione". Mi chiedo quanti di quelli che parlano di libertà hanno oggi dei figli pre-adolescenti o adolescenti. Forse con un po' di pratica si accorgerebbero di come la pressione sociale è a volte impossibile da contrastare, e lo sarebbe persino se famiglie e scuola fossero perfette.
22 giugno 2009 0:00 - cesare
quello che dici è vero...il mio discorso forse lo hai frainteso..
E'vero, se ci fosse uno stato con leggi forti autoritarie, magari ci sarebbe meno libertà di fare ciò che ci pare, ma molti morti in meno e meno comportamenti devianti.
22 giugno 2009 0:00 - er palese
Caro Reset, sono sicuro che dopo questo divieto non vi sara' alcun pericolo che il figlio torni ubriaco. Negli Usa questo divieto non ha funzionato, e sono aumentati i casi di intossicazione grave (d'altronde, si beve in clandestinita' a casa di qualche amico). Ma sono sicuro che in Italia funzionera'. Da noi le leggi sono molto piu' rispettate che altrove.
22 giugno 2009 0:00 - Reset
Ma qui stiamo sfiorando il ridicolo!!
Vorrei chiedere a tutti quelli che parlano di proibizione che non serve a nulla: ma se vostro figlio dodicenne, undice,,e tredicenne, quindicenne ecc.ecc. tornasse a casa sbronzo da far paura, cosa gli direste?

Bravo! Continua così! ??

E se lo andaste a ripescare in un lago artificiale o a riconoscerne i resti contro un palo o un muro, dentro una macchina accartocciata e vi dicessero che in corpo aveva tanto alcool da sbronzare 10 persone, cosa direste?
Con chi ve la prendereste?
Direste ancora..."Ma sì..a che serve proibire...tanto le regole sono fatte per essere infrante" o altre cretinate di quste?

Se le misure repressive, quelle sì, fossero fatte come si deve, allora la cosa funzionerebbe davvero.
Se al ragazzino sbronzo fosse commutata una multa di 10.000 uero alla famiglia, fosse interdetta a vita la patente e fossero comminati per 5 anni nei periodi di vacanze scolastiche, obblighi a frequentare istituti per il recupero degli alcoolizzati...beh, basterebbe una sola, dico una sola di queste misure, DAVVERO APPLICATE, a rimuovere l'alcoolismo fra i giovani in 5 anni.
21 giugno 2009 0:00 - cesare
Tutto vero quello che dite, inutile inasprirsi su alcune posizioni ideologiche che poi restano tali.
Con la proibizione non si è mai ottenuto nulla, e la storia lo racconta, ce lo insegna.
Ma non solo la storia dell'uomo, ma la storia personale di tutti noi, la storia psicologica,che viviamo al nostro interno, ci dice che le proibizioni sono davvero fatte per essere infrante, in ogni modo.
Piuttosto il percorso sarebbe come al solito quello di favorire la famosa presa di coscienza da parte di tutti, società e singoli.
Ma anche qui, il problema è solo deviato, sviato, e si arriva sempre al discorso della decisione autonoma dell'uomo, alle sue scelte, alla sua consapevolezza.
Queste cose non si insegnano come un concetto di matematica, ne si trasmettono esclusivamente con le leggi, a volte neanche con l'educazione...
Io credo che i problemi siano sempre da far risalire alle scelte individuali,
al malessere di fondo, al libero arbitrio.
Uso, abuso, consumo di sostanze non si sono mai regolamentati con semplici leggi: è l'individuo che decide o pensa di decidere il suo percorso di vita e su questa scelta influiscono migliaia, miliardi di variabili, personli sociali ed ideologiche.
Se un ragazzo vuole bere e distruggersi lo farà sempre, come lo hanno fatto sempre le generazioni passsate:
il problema è solo uno, chiedersi il

PERCHE' DI TUTTO QUESTO...


a presto
20 giugno 2009 0:00 - Fede
Se un dodicenne vuole bere oggi si compra legalmente quello che gli pare. Tutto pulito e senza rischi. Va bene così, vero?
20 giugno 2009 0:00 - De Pravato
Io osserverei che le "opprimenti" ed impopolari campagne antifumo dell'ultimo decennio (o forse più) hanno avuto l'effetto di ridurre notevolmente il tabagismo, oltre a rendere più respirabili un sacco di luoghi pubblici.
Semplicemente perché la gente, ed i giovani in particolare, si sono stufati ed hanno cambiato moda. Semplicemente, fumare come un turco, non è più trend!...

Ora non so se l'alcool faccia veramente male, non sono qualificato a pontificare. Io ho sempre bevuto, moderatamente, e non ho avuto problemi, né di salute né legali.

Ma se davvero facesse male, e se davvero fosse opportuno ridurne il consumo fra i govani... beh io credo che una campagna di rotture di cazzo continue (come quella già in corso, ma da inasprire ancora) alla fine porterebbe agli effetti sperati.

Non il singolo divietino, è ovvio ha ragione Moretti, ma il battage continuo, che ti rompe i coglioni dappertutto, dalla discoteca al cinema, allo stadio, all'auto mentre stai guidando...
una infinità di controlli e rimproveri (anche senza multe o con multe lievi), perdite di tempo, ramanzine, lettere ai genitori... insomma rotture di cazzo come sanno fare le forze dell'ordine quando ci si mettono... beh!... a mio avviso funzionerebbe... alla lunga.

Naturalmente svilendo per tutti l'euforia di una bella sbronza... presa una volta all'anno!

Ma questo l'avevano pensato anche gli antichi, non sto inventando niente!... vi ricordate? "Semel in anno, licet insanire"
20 giugno 2009 0:00 - scocciato
Gli ostacoli si aggirano sempre e comunque, se si vuole. Le leggi hanno effetto solo sui più impacciati. Ma oggi sono tutti furbi. L'alcool, come il fumo e la droga, ma anche la prostituzione, le discoteche, la velocità e l'arroganza,la criminalità italiana o straniera, l'imbecillità politica ecc. non si riducono e meglio sarebbe..eliminano, con le leggi e i regolamenti fatti da ingenui e illusi al tavolino delle idee legislative brillanti per dimostrare di guadagnarsi i milioni che, invece, rubano.
Cosa credete che serva discutere e saputellare su qualche anno o mese in più o in meno? Educare a scuola o fare gli spot televisivi(che vedono solo i vecchietti purtroppo che non riescono a fare più lo zapping veloce) o far circolare volantini coi fumetti (per arricchire qualcuno)è una ridicola utopia.
Se un dodicenne vuole bere si procura tutto quel che vuole in ogni modo. Se lo vietano o non ha soldi, va a rubare o peggio. Si potranno formare addirittura organizzazioni criminali di spacciatori che, come la droga, procureranno a tutti ciò che loro serve, dal neonato al centenario. Quì se ne parla come se quello che si dice fosse risolutivo, ma la realtà è ben più variegata. Evitiamo la misera ingenuità.
20 giugno 2009 0:00 - Fede
Perché non parlate chiaro una volta per tutte? Siete favorevoli o no a un divieto di vendita e somministrazione a un 15enne? A un 14enne? A un 13enne? A un 12enne? A un 11enne? C'è un limite sotto il quale non si può scendere o per voi è più importante il principio che la cosiddetta libertà di fare quello che si vuole passa sopra la difesa dei più deboli?
19 giugno 2009 0:00 - mah
giusto, allora obbligate i giovani ad assumere giornalmente almeno un litro di superalcolici... così per "rifiuto" non lo faranno.... visto? era così facile!!! :)

la proibizione comunque non è alternativa all'informazione.
  COMMENTI
  (Da 1 a 16 di 16)