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24 agosto 2008 0:00 - oxyde
la techno non morira mai se sara vietata una festa ce ne sara in corso gia un'altra.diversamente dalla discoteche o locali commerciali i free party sono uno stile di vita e finchè ci sara qualcuno che ci crede il movimento non sara annientato.Stay underground
8 agosto 2008 0:00 - Yah
da: ZIO
Data: 6 Agosto 2008

ODIO i rave party perchè ivi si trovano molte delle cose che più mi stanno sulle palle:
Droga, musica di merda, puttanelle che si credono delle dive, mediocri maranza che fanno i finti duri...quindi dico che NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE VIETARE questi preziosi luoghi ove si cocentrano spontaneamente tutte le cose sopra elencate, perchè facendo altrimenti si moltiplicherebbero le probabilità che esse vengano a contatto con la società civile.


CHE DICI, CONSENTIRLI E POI BUTTARE UN'ATOMICA? ;-)
8 agosto 2008 0:00 - mario
Francesco, ti ringrazio.
7 agosto 2008 0:00 - FRANCESCO
Zio, hai perfettamente ragione
7 agosto 2008 0:00 - mario
Francesco, ogni essere umano nasce libero fino al momento in cui qualcuno (la famiglia - tassello della società) se ne prende cura. Quì comincia l'avventura! Può il bambino, non essendo in grado di intendere e volere, opporsi ad una educazione che nel tempo si potrebbe rivelare difforme da quelle che saranno le sue idee, desideri e tendenze? Solamente quando avrà la capacità di formulare i propri pensieri e le proprie scelte, potrà iniziare il cammino nella società. Ma anche quest'ultimo momento sarà un problema per l'individuo poichè dopo la prima formazione ricevuta (che segnerà la sua vita per sempre), egli in base alle esperienze personali e la propria visione della vita tenterà di modificare, nel bene e nel male, i suoi comportamenti futuri. Quindi, ogni individuo dovrebbe avere la fortuna, fin dalla nascita, di essere affidato a qualcuno così illuminato da educarlo alla libertà e non condizionarlo in base alle proprie paure o visioni lontane anni luce dalla vita reale, come dici tu. Se ne deduce che anche i nostri educatori saranno stati a loro volta condizionati da altri a quei comportamenti che inconsciamente hanno trasmesso a noi. Tutto questo visto in un piccolo nucleo. Se poi lo trasferiamo in una dimensione collettiva come la società, vediamo che sono le "Istituzioni" (scelte e determinate dagli uomini)a occuparsi degli individui, educandoli in base alle leggi del momento, governandoli in base all'orientamento politico del momento. Il tutto, accettato nel bene e nel male dalla società. Ma grazie ai princìpi di democrazia che formano le Istituzioni, gli individui col voto possono (se non sono pilotati) cambiare ciò che a loro non è gradito. E' chiaro che ciò che ho detto non vuole essere una lezione (non mi permetterei mai) ma un promemoria per noi che ci poniamo spesso certe domande. Hai ragione! E' triste dovere subìre ciò che non comprendiamo, ma come recita il proverbio: "una rondine non fa primavera". Si vede che la massa delle persone sono contente così.
7 agosto 2008 0:00 - francesco
ok mario, ma i comportamenti che citi tu o sono pericolosi per gli altri, o quanto rompono le scatole.

ecco dov'è il punto: insegnare alle persone, fin da piccole, ad autogovernarsi e non a farsi governare da sovrastrutture lontane anni luce dalla vita reale, e soprattutto gestite da tizi che curano soltanto i loro interessi.
6 agosto 2008 0:00 - ZIO
ODIO i rave party perchè ivi si trovano molte delle cose che più mi stanno sulle palle:
Droga, musica di merda, puttanelle che si credono delle dive, mediocri maranza che fanno i finti duri...quindi dico che NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE VIETARE questi preziosi luoghi ove si cocentrano spontaneamente tutte le cose sopra elencate, perchè facendo altrimenti si moltiplicherebbero le probabilità che esse vengano a contatto con la società civile.
5 agosto 2008 0:00 - mario
Sono d'accordo con te su tutta la linea! Però quando penso che anch'io vorrei passare col rosso ad un incrocio, ma non me lo permettono. Vorrei urlare di notte perchè mi fa piacere, ma mi denunzierebbero per schiamazzi notturni. Vorrei fare l'amore con la mia ragazza su una panchina, di giorno al parco dove giocano i bambini, ma verrei denunciato per atti osceni in luogo pubblico.
Vorrei guidare l'auto a tutta velocità sotto l'effetto dell'alcol, ma verrei arrestato e mi toglierebbero la patente. Allora mi rendo conto che se un individuo libero volesse fare le cose che più gli piacciono, ci sarebbe sempre qualcuno a cui non starebbe bene! Questi sono solo alcuni esempi delle cose che un uomo libero non ha la facoltà di fare, perchè altri hanno deciso anche per noi. Si chiamano "Istituzioni":

"Le istituzioni sono organizzazioni, o meccanismi, o strutture sociali, che governano il comportamento di due o più individui. Sono, inoltre, principi giuridici fondamentali dello stato e sono gli organismi politico costituzionali che ne sono l'espressione. Le istituzioni si identificano con uno scopo e una durata che trascendono la vita e le intenzioni umane, e con la creazione e l'applicazione di regole che governano il comportamento umano".
5 agosto 2008 0:00 - francesco
è la società che fa l'uomo o l'uomo che fa la società?

per gli ingenui, per i rassegnati, o per i bigotti vale solo la prima.

per gli utopisti, vale solo la seconda.

la storia insegna che nella realtà entrambe le cose son vere, a seconda dei princìpi della società presa in esame e della forza di volontà degli individui e dei gruppi che la compongono.

ad ogni modo... che c'entra tutto ciò col vietare i rave (ovvero l'incontrano spontaneo di persone per passare del tempo assieme come meglio credono)??
5 agosto 2008 0:00 - mario
Per Francesco:
Perchè fai parte di una società giusta o sbagliata che sia, ma ne fai parte.
Per potere vivere secondo i propri desideri occorrerebbe vivere su un isola e rifiutare tutti i servizi e le regole che ti offre la società definita civile. Anche se tu rispetti gli altri e non fai del male a nessuno, provvederanno gli altri a farti del male. Siccome non puoi continuamente fuggire, ti devi adattare e imparare quelle regole elementari di sopravvivenza e vedrai che in fondo ci sono anche delle cose positive. Quello che sogni tu è il mondo perfetto che non esiste. Per certi versi la nostra società è una giungla organizzata. Esistono i predatori, le prede e gli osservatori. Se rifiuti le prime due, per mancanza di requisiti , ti puoi collocare nell'ultima categoria e se ci sai fare puoi arrivare indenne alla meta. Per il resto, dato che sei come tutti gli altri un ingranaggio di questo meccanismo, ti devi rassegnare a farne parte attiva. L'isola che tutti sognano è solo un utopia. Fai uno sforzo e vedrai che anche tu puoi arrivare al traguardo.
4 agosto 2008 0:00 - francesco
perché uno non dovrebbe esser padrone della propria vita??

perché uno non può fare ciò che più gli aggrada (ovviamente rispettando la volontà e la libertà di chi ha di fronte!), quando e come vuole???
4 agosto 2008 0:00 - Arturo
ADUC vi ricordo il vostro post del 1999.
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=37884

[:Posted by n/a via http://webwarper.net]
4 agosto 2008 0:00 - Maurizio 1
Granburrone, hai ragione! Ci sono molti interessi economici, ma lo stato vendendo le sigarette si sente a posto scrivendo sui pacchetti di sigarette: "Il fumo uccide". Quindi la responsabilità è di chi le compra e le fuma. Se invece promuovessero una campagna contro il fumo, facendo vedere le conseguenze della nicotina nei polmoni attraverso filmati come il seguente:

http://ilsegnalatore.blogspot.com/2007/12/il-fumo-uccide.htm l

Credo che ci sarebbe il crollo delle vendite.
4 agosto 2008 0:00 - granburrone
concordo pienamente con Donvito. Il proibizionismo non ha mai funzionato,solo l'educazione e l'informazione possono salvare i ragazzi dall'uso eccessivo di droghe. Mi si spieghi comunque perchè i tabacchi, la cui pericolosità è accertata, non solo non sono proibiti ma addirittura monopolio di stato. C'entrerà qualcosa l'interesse economico?
23 luglio 2008 0:00 - x donvito
da questo messaggio capisco tante cose su questo forum
23 luglio 2008 0:00 - Maurizio 1
"nickname Maurizio, corretto in Maurizio 1 per omonimia".

A proposito di "verità ufficiali" sulle droghe, mi ricordo quella frase sul fumo che recitava così:
"Chi fuma, odia profondamente colui, che per il suo bene, glielo ricorda".
22 luglio 2008 0:00 - PH
tipiche riflessioni di chi ha subito un forte lavaggio del cervello per anni e anni...

non è una presa per i fondelli, ma una considerazione sui vostri commenti...

non bevetevi tutte le versioni sull'argomento che vengono diffuse con l'etichetta di "verità ufficiale"!!!
22 luglio 2008 0:00 - maurizio
Non credo che ci sia da spiegare molto sulle droghe. Queste sostanze da sempre servono a tutti coloro che per emulazione, ignoranza, ingenuità, pura volontà di autodistruzione, fuga dalla realtà, ne fanno uso. Prima per gioco, poi per dipendenza. La droga in tutte le sue forme è come una pistola carica, puntata su chi la usa. Possiamo defininirla una "roulette russa", prima o dopo il giocatore ci lascerà la pelle. Tutte le altre disquisizioni in materia, servono solamente ad alcuni per scrivere fiumi di parole sui libri, a parlarne in televisione fra esperti, a giustificarne l'esistenza per: motivi religiosi(rasta)- terapeutici - dosi personali - energetici - e puttanate varie. Mentre in tutto il mondo si muore per droga, i vari governi sono occupati a cercare una soluzione che non verrà mai per motivi di interesse economico e politico. La chiesa prega sperando che Dio illumini gli uomini di buona volontà nel fermare questa piaga che uccide migliaia di giovani. I governi di destra litigano con quelli di sinistra per proibire l'uso della sostanza, mentre i loro oppositori si strappano i capelli predicando che la droga non fa male, anzi aiuta e fa bene alla salute. Intanto anche i loro figli muoiono, sia a destra che a sinistra.Conclusione: le droghe di qualsiasi genere sono solo "Merda", compreso l'alcol e le sigarette.
22 luglio 2008 0:00 - kate
entrambe le posizioni che sono state proposte hanno un qualcosa di buono a mio avviso.non credo che il ministro Giovanardi e Volonté non siano mai stati giovani,ma hanno la naturale volontà di tentare di limitare il consumo di sostanze stupefacenti che è dannoso ed in alcuni casi letale per i giovani e giovanissimi inesperti come nel caso di questa ragazza.
Trovo giusto informare:magari distribuire dei depliant informativi nelle scuole superiori e anche nelle università che appunto informino realmente su tutti i rischi connessi con l'uso anche saltuario di ecstasy e di altre droghe.
la pura e semplice repressione governativa potrebbe,a mio avviso, far solo aumentare l'esigenza di trasgressione e ribellione che è tipica dell'adolescenza.
Tuttavia lo spaccio e la distribuzione di sostanze venefiche è certamente da considerarsi uno tra le forme peggiori di reato considerato che si tratta di una forma di guadagno ottenuto mediante la vendita di sostanze dannose e potenzialmente letali per le persone che le assumono.Certamente la distribuzione di droga di ogni tipo non dovrebbe essere considerato altro se non un reato,un atto malvagio nel senso etimologico della parola ed anche a livello legale non potrebbe essere considerato altro.
Tuttavia coloro che fanno uso di tali sostanze non sono altro che vittime delle loro stesse debolezze,fanno del male a loro stessi senza rendersene conto.
non si tratta di demagogia o di accesso etico,ma della realtà delle informazioni medico-sanitarie relative all'uso di stupefacenti.Non è necessario abusare e divenire dipendenti da queste sostanze in modo continuo e sregolato,anche il solo uso sporadico ha effetti dannosi a breve e a lungo termine.
ecco qui gli effetti dell'uso anche solo nei week end di ecstasy tratti dal sito www.ti.ch/di/POL/prevenzione/stupefacenti/sostanze/default_e cstasy.htm:
l'ecstasy ha i suoi effetti entro 20_40 minuti dalla sua assunzione.una volta assunta provoca allucinazioni ed infine un senso di forte stanchezza,può provocare INSONNIA,MAL DI TESTA,NAUSEA,NERVOSITà,DEPRESSIONE,STATO CONFUSIONALE.
a livello fisico provoca IPERTENSIONE,ACCELERAZIONE CARDIACA,DILATAZIONE delle pupille e RIDUCE l'effetto della serotonina che è un neuro trasmettitore che conferisce all'individuo serenità e benessere.
quindi RIDUCE il senso di BENESSERE e di SERENITà dell'individuo.
l'uso abituale della sostanza produce effetti psichici di euforia durante l'assunzione nei weekend insieme ad ALTERAZIONE DELLO STATO DI VIGILANZA e ALLUCINAZIONI responsabili di molti incidenti stradali,ma in seguito lascia effetti negativi tra cui: DISFORIA,MALUMORE,OSTILITà,ALTERAZIONI DELLA PERSONALITà,DEPRESSIONE,PENSIERO SUICIDA,PARANOIA,ISOLAMENTO,INAPPETENZA GRAVE FINO TALORA ALL'ANORESSIA.L’impiego di ecstasy per un certo numero di mesi durante il week-end, può condurre ad un forte legame psichico. Il soggetto diventa INCAPACE di provare le "NORMALI SODDISFAZIONI" prodotte dalle relazioni interpersonali dalle attività ricreative e dal proprio mondo psichico: gli pare che senza pastiglie le cose non abbiano alcun colore.
concludo sottolineando che il rave in sè in quanto momento di festa giovanile di integrazione sociale e divertimento non è negativo;quanto è negativo e sconvolgente è piuttosto la necessità di fare uso di sostanze che agiscono chimicamente sul cervello per potersi divertire.il che significa che non è l'aggregazione stessa,la musica e la danza,la condivisione di tempo con gli altri che rende questi giovani felici,
bensì l'assunzione di sostanze allucinogene che alterano la realtà,una realtà che evidentemente non piace e si vuole cancellare,alterare,manipolare.
ma a quale prezzo?al prezzo della perdita del gusto per i sani piaceri della vita:il buon cibo per esempio,una serata in allegria con gli amici,la danza certo,l'espressione serena del proprio vero io.e qui si dovrebbe aprire tutto un capitolo sul motivo per il quale i giovani hanno bisogno di sballare,di perdere coscienza per poter mostrare la propria identità,per potersi esprimere,schiacciati da futili mode e da modelli comportamentali e estetici inarrivabili e spesso sbagliati...
resta comunque uno scandalo che quella giovane non sapesse cosa poteva accaderle mixando alcool e ecstasy.in questo la scuola potrebbe fare molto:ripeto distribuendo depliant informativi e anche facendo vere e proprie lezioni di educazione sanitaria,che ora mi pare non si faccia più che include insieme ad una corretta alimentazione,cura della persona e del corpo,anche la coscienza degli effetti dannosi degli stupefacenti che putroppo circolano,lo dicono anche i giornali,tra i giovani.quindi preso atto del fatto vanno presi provvedimenti educativi e preventivi,in tutto questo le leggi repressive servono a poco..
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