Gli stupefacenti circolano ovunque e lo sanno tutti, mi
sorge spontanea una domanda, chi come me vive fuori dal
carcere e non ha interesse ne a spacciare stupefacenti ne ad
assumerli che dovrebbe fare ogni volta che si incrocia con
chi tenta di farteli assumere o di farteli spacciare
consegnando sacchetti di cocaina che nessuno ha ordinato?
È risaputo che in italia ogni ambiente ( professionale ed
extraprofessionale) è cd tossico e non solo per gli
stupefacenti e qui mi sorge spontanea un altra domanda, cosa
si dovrebbe fare, oltre al rifiuto per l'evidente
inutilità, per ogni molestia subita anche con la fissazione
degli sguardi, chiamiamo sempre i carabinieri o questura?
Chiamiamo la asur?
Se troviamo lassismo chi possiamo chiamare oltre ai 3 citati
sopra?
Verso la soffocante fissazione degli sguardi c'è un uso
massiccio direi quasi industriale di allucinogeni e simili e
gli scenari sociali sono oggettivamente vomitevoli, è
impensabile e improponibile camminare a testa bassa quindi
la soluzione quale potrebbe essere? Nei periodi estivi ed in
quelli invernali queste molestie sociali si acuiscono a
causa dello shock atmosferico, ce ne sono molte di persone
cosi quindi la sanità dovrebbe intervenire perché sono
contesti socialmente insostenibili indipendentemente dalle
opinioni pro o contro uso di stupefacenti, la morale non
c'entra niente perché è un problema di rispetto sociale e
di salute mentale ovvero un problemma collettivo.
Nel momento in cui una scelta personale diventa un problema
per terze persone è d'obbligo l'intervento delle
istituzioni.