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8 agosto 2016 0:44 - ennio4531
Cannabis, la Toscana si schiera per la legalizzazione Approvata una mozione di Sì Toscana. Il Pd sprona il Parlamento e sostiene la causa: "Mettere fine all'anarchia che domina il mercato della cannabis"



Il consiglio regionale si schiera a favore della legalizzazione della Cannabis. Oggi sono state approvate dall'Assemblea toscana due mozioni sull'argomento. La prima di Sì Toscana a Sinistra e la seconda del Pd. Entrambi i testi hanno avuto il via libera a maggioranza con i voti di Pd, Sì Toscana a Sinistra e M5s, la contrarietà di Lega Nord, Forza Italia e FdI. E l’astensione di alcuni consiglieri del Pd.

Al momento la questione è ferma in Parlamento, con una proposta firmata da oltre 200 parlamentari, che a settembre inizierà di nuovo il suo iter in aula.

La mozione di Sì Toscana a Sinistra è a favore della legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. La mozione impegna la Giunta a farsi portavoce nei confronti del Parlamento in modo che i provvedimenti di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati possano avere un iter rapido e positivo.

“Il nostro atto - dichiarano i Consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti - deriva da una profonda convinzione, che è la medesima della Direzione nazionale Antimafia, ovvero che rendere legale l’utilizzo della cannabis, pur con tutte le garanzie a tutela della salute dei cittadini, specie dei minori, avrebbe ricadute positive in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili per forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite” .

Approvata anche una mozione del Pd che impegna l’Esecutivo regionale ad attivarsi presso il Parlamento nazionale per arrivare con celerità all’approvazione della legge che regolamenta l’uso e la coltivazione della cannabis.

"Legalizzare non significa - ha spiegato la consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini - deregolamentare, bensì mettere fine all'anarchia che domina il mercato della cannabis. Serve regolamentare la filiera della cannabis: coltivazione, vendita, consumo. E rafforzarne l'uso anche a scopo terapeutico. Dalla Toscana, terra apripista e lungimirante, facciamo sentire la nostra voce".

"Chiediamo alla Giunta regionale di intervenire presso il Parlamento affinchè approvi la legge dell'intergruppo sulla legalizzazione della cannabis", prosegue. Il testo della mozione è "un appello ad andare avanti parte dalla Toscana e dai Giovani Democratici che pochi giorni fa hanno raccolto oltre 200 firme, a partire da quelle del presidente della Regione, Enrico Rossi, del segretario regionale Pd, Dario Parrini, del consigliere per i diritti della Regione Toscana, Enzo Brogi, anche padre della legge sull'accesso ai farmaci cannabinoidi". L'ulteriore richiesta al governatore è di consolidare il cammino per l'uso terapeutico già avviato in Toscana: "Sollecitiamo il presidente Enrico Rossi - chiarisce Leonardo Marras, capogruppo Pd e primo firmatario della mozione -ad attivarsi presso la conferenza Stato-Regioni al fine di arrivare ad uniformare l'accesso ai farmaci, evitando disparità nei confronti dei pazienti".

La Regione Toscana, così, sostengono i due dem, "potrebbe intraprendere iniziative d'informazione e sensibilizzazione in materia: siamo da sempre terra attenta ai diritti, alle marginalità, al superamento di tabù". Il messaggio di fondo dei dem è che "è necessario dare vita a un sistema che non abbia il suo fulcro nelle politiche proibizioniste. In questi anni- concludono i due consiglieri regionali del Partito Democratico- la Toscana ha fatto da apripista sulla cannabis, oggi chiediamo di fare un ulteriore passo in questa direzione, sollecitiamo il Parlamento di andare avanti sostenendo il lavoro prodotto dall'intergruppo. Coraggio".

Giudizio negativo è stato ribadito da Manuel Vescovi, capogruppo Lega Nord, che ha affermato: “Confermo la posizione contraria della Lega. La droga va combattuta, non liberalizzata. Ho fatto il poliziotto e ho visto gente che con la droga si fa male, molto male. Bisogna combatterla, la droga. Questa è una posizione che assumiamo con molta veemenza perché un conto è usarla a scopi terapeutici, un conto è dare la possibilità di comprarla ed utilizzarla liberamente. Combattiamo il mercato nero e mettiamo in galera chi vende la morte”.

Gabriele Bianchi, M5s, ha sottolineato che “tutto fa male, anche mangiare dieci piatti di spaghetti può far male” se “qualcosa viene utilizzato senza limiti o controllo”. Secondo Bianchi “occorre vedere l’uso e le modalità d’uso che si adottano per la cannabis” e in questo senso “servono azioni informative”. Detto ciò, secondo Bianchi, la coltivazione e l’uso della canapa “è ostacolata dalle multinazionali” perché essa può essere usata anche per motivi non legati alla preparazione di droghe ed anzi “solo una percentuale minima è utilizzata per il cosiddetto uso ricreativo”. Il fatto che la canapa possa essere alternativa ai prodotti chimici e al petrolio nella realizzazione di manufatti, secondo Bianchi, fa sì che venga “ostacolata dalle grandi aziende che temono la sua valenza commerciale” dal momento che “con essa si possono fare maglie, carta, indumenti”.

Anche Giovanni Donzelli, FdI, è partito dal fatto che “tutto fa male e tutto fa bene”. Ma ha aggiunto: “L’assioma che con la canapa si possono fare le magliette, non la rende buona a prescindere”. Secondo Donzelli “quando si parla di droga, si parla della vita delle persone e ciò non è un dettaglio”. Combattere la droga, per Donzelli, è un dovere sociale. In base a questo Donzelli si è dichiarato “fermamente contrario” ad entrambe le mozioni.









































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7 agosto 2016 16:07 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick..

La sinistra, dalla mente massificata, chiede la legalizzazione dell'erba magica in quanto le hanno raccontato che così si appare progressisti..

Dire "si'" alla marijuana facilita il passaggio ad altro pattume ludico ....

Da Aduc

Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."
7 agosto 2016 15:50 - ennio4531
Cannabis, la Toscana si schiera per la legalizzazione Approvata una mozione di Sì Toscana. Il Pd sprona il Parlamento e sostiene la causa: "Mettere fine all'anarchia che domina il mercato della cannabis"



Il consiglio regionale si schiera a favore della legalizzazione della Cannabis. Oggi sono state approvate dall'Assemblea toscana due mozioni sull'argomento. La prima di Sì Toscana a Sinistra e la seconda del Pd. Entrambi i testi hanno avuto il via libera a maggioranza con i voti di Pd, Sì Toscana a Sinistra e M5s, la contrarietà di Lega Nord, Forza Italia e FdI. E l’astensione di alcuni consiglieri del Pd.

Al momento la questione è ferma in Parlamento, con una proposta firmata da oltre 200 parlamentari, che a settembre inizierà di nuovo il suo iter in aula.

La mozione di Sì Toscana a Sinistra è a favore della legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. La mozione impegna la Giunta a farsi portavoce nei confronti del Parlamento in modo che i provvedimenti di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati possano avere un iter rapido e positivo.

“Il nostro atto - dichiarano i Consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti - deriva da una profonda convinzione, che è la medesima della Direzione nazionale Antimafia, ovvero che rendere legale l’utilizzo della cannabis, pur con tutte le garanzie a tutela della salute dei cittadini, specie dei minori, avrebbe ricadute positive in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili per forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite” .

Approvata anche una mozione del Pd che impegna l’Esecutivo regionale ad attivarsi presso il Parlamento nazionale per arrivare con celerità all’approvazione della legge che regolamenta l’uso e la coltivazione della cannabis.

"Legalizzare non significa - ha spiegato la consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini - deregolamentare, bensì mettere fine all'anarchia che domina il mercato della cannabis. Serve regolamentare la filiera della cannabis: coltivazione, vendita, consumo. E rafforzarne l'uso anche a scopo terapeutico. Dalla Toscana, terra apripista e lungimirante, facciamo sentire la nostra voce".

"Chiediamo alla Giunta regionale di intervenire presso il Parlamento affinchè approvi la legge dell'intergruppo sulla legalizzazione della cannabis", prosegue. Il testo della mozione è "un appello ad andare avanti parte dalla Toscana e dai Giovani Democratici che pochi giorni fa hanno raccolto oltre 200 firme, a partire da quelle del presidente della Regione, Enrico Rossi, del segretario regionale Pd, Dario Parrini, del consigliere per i diritti della Regione Toscana, Enzo Brogi, anche padre della legge sull'accesso ai farmaci cannabinoidi". L'ulteriore richiesta al governatore è di consolidare il cammino per l'uso terapeutico già avviato in Toscana: "Sollecitiamo il presidente Enrico Rossi - chiarisce Leonardo Marras, capogruppo Pd e primo firmatario della mozione -ad attivarsi presso la conferenza Stato-Regioni al fine di arrivare ad uniformare l'accesso ai farmaci, evitando disparità nei confronti dei pazienti".

La Regione Toscana, così, sostengono i due dem, "potrebbe intraprendere iniziative d'informazione e sensibilizzazione in materia: siamo da sempre terra attenta ai diritti, alle marginalità, al superamento di tabù". Il messaggio di fondo dei dem è che "è necessario dare vita a un sistema che non abbia il suo fulcro nelle politiche proibizioniste. In questi anni- concludono i due consiglieri regionali del Partito Democratico- la Toscana ha fatto da apripista sulla cannabis, oggi chiediamo di fare un ulteriore passo in questa direzione, sollecitiamo il Parlamento di andare avanti sostenendo il lavoro prodotto dall'intergruppo. Coraggio".

Giudizio negativo è stato ribadito da Manuel Vescovi, capogruppo Lega Nord, che ha affermato: “Confermo la posizione contraria della Lega. La droga va combattuta, non liberalizzata. Ho fatto il poliziotto e ho visto gente che con la droga si fa male, molto male. Bisogna combatterla, la droga. Questa è una posizione che assumiamo con molta veemenza perché un conto è usarla a scopi terapeutici, un conto è dare la possibilità di comprarla ed utilizzarla liberamente. Combattiamo il mercato nero e mettiamo in galera chi vende la morte”.

Gabriele Bianchi, M5s, ha sottolineato che “tutto fa male, anche mangiare dieci piatti di spaghetti può far male” se “qualcosa viene utilizzato senza limiti o controllo”. Secondo Bianchi “occorre vedere l’uso e le modalità d’uso che si adottano per la cannabis” e in questo senso “servono azioni informative”. Detto ciò, secondo Bianchi, la coltivazione e l’uso della canapa “è ostacolata dalle multinazionali” perché essa può essere usata anche per motivi non legati alla preparazione di droghe ed anzi “solo una percentuale minima è utilizzata per il cosiddetto uso ricreativo”. Il fatto che la canapa possa essere alternativa ai prodotti chimici e al petrolio nella realizzazione di manufatti, secondo Bianchi, fa sì che venga “ostacolata dalle grandi aziende che temono la sua valenza commerciale” dal momento che “con essa si possono fare maglie, carta, indumenti”.

Anche Giovanni Donzelli, FdI, è partito dal fatto che “tutto fa male e tutto fa bene”. Ma ha aggiunto: “L’assioma che con la canapa si possono fare le magliette, non la rende buona a prescindere”. Secondo Donzelli “quando si parla di droga, si parla della vita delle persone e ciò non è un dettaglio”. Combattere la droga, per Donzelli, è un dovere sociale. In base a questo Donzelli si è dichiarato “fermamente contrario” ad entrambe le mozioni.
7 agosto 2016 11:27 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick...

Cosa dice una delle tante ricerche specialistiche....

Da Aduc

Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."
7 agosto 2016 2:38 - ennio4531
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli Daniele e Carlo Giovanardi.

Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza Temporanei.

In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni, tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a strettissimo contatto con le comunità convenzionate.

Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la decrescita dei consumi di eroina.

Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture, nuovi tossicodipendenti!

Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco Fini.

Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate in gestione di comunità per la detenzione e identificazione di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare a difendere gli interessi economici delle comunità di recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.

In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali campagne terroristiche del Dipartimento Politiche Antidroga.

Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità affermano che non saprebbero proprio quale trattamento imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e "antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi casi di suicidio causati da questo farmaco creato come anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando questi siti ...il dubbio ci è venuto
5 agosto 2016 8:44 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick...

Cosa dice la ricerca specialistica ..

Acta Psychiatrica Scandinavica
Volume 79, Issue 5, pages 505–510, May 1989

Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County

Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson, associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg, professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis, professor of psychiatric epidemiologyd

An association between use of cannabis in adolescence and subsequent risk of schizophrenia was previously reported in a follow up of Swedish conscripts. Arguments were raised that this association may be due to use of drugs other than cannabis and that personality traits may have confounded results. We performed a further analysis of this cohort to address these uncertainties while extending the follow up period to identify additional cases.
Setting 1969-70 survey of Swedish conscripts (97% of the country's male population aged 18-20).

Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of cannabis and other drugs, and on several social and psychological characteristics.

Results
Cannabis was associated with an increased risk of developing schizophrenia in a dose dependent fashion both for subjects who had ever used cannabis (adjusted odds ratio for linear trend of increasing frequency 1.2, 95% confidence interval 1.1 to 1.4, P50 times was 6.7 (2.1 to 21.7) in the cannabis only group. Similar results were obtained when analysis was restricted to subjects developing schizophrenia after five years after conscription, to exclude prodromal cases.
4 agosto 2016 22:23 - ennio4531
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli Daniele e Carlo Giovanardi.

Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza Temporanei.

In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni, tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a strettissimo contatto con le comunità convenzionate.

Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la decrescita dei consumi di eroina.

Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture, nuovi tossicodipendenti!

Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco Fini.

Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate in gestione di comunità per la detenzione e identificazione di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare a difendere gli interessi economici delle comunità di recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.

In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali campagne terroristiche del Dipartimento Politiche Antidroga.

Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità affermano che non saprebbero proprio quale trattamento imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e "antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi casi di suicidio causati da questo farmaco creato come anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando questi siti ...il dubbio ci è venuto
4 agosto 2016 13:42 - ennius4531
... questo é l'impegno del disagiato23,che mentre invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero, suggerisce pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio .....

28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES? ......

hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? " .

Pifferaio .... miserabile !!
3 agosto 2016 22:15 - Starfighter23
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli Daniele e Carlo Giovanardi.

Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza Temporanei.

In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni, tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a strettissimo contatto con le comunità convenzionate.

Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la decrescita dei consumi di eroina.

Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture, nuovi tossicodipendenti!

Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco Fini.

Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate in gestione di comunità per la detenzione e identificazione di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare a difendere gli interessi economici delle comunità di recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.

In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali campagne terroristiche del Dipartimento Politiche Antidroga.

Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità affermano che non saprebbero proprio quale trattamento imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e "antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi casi di suicidio causati da questo farmaco creato come anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando questi siti ...il dubbio ci è venuto:
3 agosto 2016 15:45 - ennius4531
... questo é l'impegno del disagiato23,che mentre invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero, suggerisce pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio .....

28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES? ......

hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? " .

Pifferaio .... miserabile !!
3 agosto 2016 11:26 - Starfighter23
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli Daniele e Carlo Giovanardi.

Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza Temporanei.

In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni, tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a strettissimo contatto con le comunità convenzionate.

Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la decrescita dei consumi di eroina.

Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture, nuovi tossicodipendenti!

Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco Fini.

Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate in gestione di comunità per la detenzione e identificazione di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare a difendere gli interessi economici delle comunità di recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.

In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali campagne terroristiche del Dipartimento Politiche Antidroga.

Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità affermano che non saprebbero proprio quale trattamento imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e "antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi casi di suicidio causati da questo farmaco creato come anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando questi siti ...il dubbio ci è venuto:
2 agosto 2016 23:59 - Starfighter23
MA STIAMO ANCOR A SENTIRE UNO SCIACALLO CHE HA FATTO UNA LEGGE INCOSTITUZIONALE,CRIMINOGENA PER PARARE E FAVORIRE IL CULO DEL FRATELLO?
2 agosto 2016 23:37 - ennius4531
... questo é l'impegno del disagiato23,che mentre invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero, suggerisce pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio .....


28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES? ......

hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "

Pifferaio .... miserabile !!
2 agosto 2016 22:32 - Starfighter23
MA STIAMO ANCOR A SENTIRE UNO SCIACALLO CHE HA FATTO UNA LEGGE INCOSTITUZIONALE,CRIMINOGENA PER PARARE E FAVORIRE IL CULO DEL FRATELLO?
2 agosto 2016 22:28 - Starfighter23
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?

Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli Daniele e Carlo Giovanardi.

Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza Temporanei.

In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni, tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a strettissimo contatto con le comunità convenzionate.

Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la decrescita dei consumi di eroina.

Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture, nuovi tossicodipendenti!

Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco Fini.

Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate in gestione di comunità per la detenzione e identificazione di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare a difendere gli interessi economici delle comunità di recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.

In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali campagne terroristiche del Dipartimento Politiche Antidroga.

Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità affermano che non saprebbero proprio quale trattamento imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e "antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi casi di suicidio causati da questo farmaco creato come anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando questi siti ...il dubbio ci è venuto:
2 agosto 2016 16:17 - ennius4531
.. il consumo personale di erba magica non è reato.
I farmaci cannabinoidi sono consentiti .

Tutto il resto é .. fumo da parte di chi vuole legalizzare ad uso ludico la cannabis.

Questi pifferai ... fanno pena ....
2 agosto 2016 8:05 - CheStufo75
Pedofili,assassini,stupratori,ladri,mafiosi,tutti da piccoli hanno cominciato con il mangiare la nutella
27 luglio 2016 7:24 - Gemp57
Solo una cosa ha detto bene il Giovanardi: che abbiamo un Ministro della Salute (Lorenzin), che è dichiaratamente contraria alla Cannabis. Questa fa finta di preoccuparsi dell'effetto sui bambini, per i quali in primis sono i loro genitori che si devno preoccupare, ma poi si dimentica delle migliaia di malati che non hanno il diritto di essere curati gratuitamente e allo stesso modo in ogni Regione d'Italia con la Cannabis medicinale.
Lancerei volentieri una petizione per far dimettere un ministro di questo genere.
27 luglio 2016 1:01 - daniel79
Ormai hanno capito in tanti che questo essere immondo è un convinto proibizionista perchè tutela gli interessi del fratello con le comunità di recupero ! Poi quando distorce la tesi di Borsellino è formidabile...ma rimane sempre un corrotto amico delle mafie
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