Dato per assodato che lo spaccio di eroina, soprattutto ai
minori come quegli stupidi nigeriani hanno compiuto,è un
fenomeno da combattere, consapevoli però che è impossibile
da debellare, in quanto ne arresti uno, ce ne ritrovi altri
due, quindi è abbastanza inutile fare retate o roba simile,
la polizia lo sa ed è per questo che si crea la " scena
aperta ", ma il vicinato, gli abitanti delle zone
interessate si scandalizzano e chiamano le iene...
L'opinione pubblica dovrebbe sapere che lo spaccio di eroina
avviene in ogni città in più punti, con contatti
telefonici o di altro tipo e appuntamenti in luoghi sempre
diversi, cosi' la gente non nota giri strani o se li nota
non durano abbastanza da convincerli a chiamare polizia o
iene; i nigeriani di Prato, invece, stupidamente ( la cosa
che mi fa simpatia dei neri neri è che una volta beccati se
la danno a gambe...i nostri malavitosi o quelli dell'est
invece attaccano), in supercentro davanti alla stazione
spacciavano alla luce del sole, con via vai di tossici
barcollanti e ciondoloni a scandalizzare i pratesi, non
tutti per la verità. E' bene che l'opinione pubblica sappia
che a Prato lo stesso spacio avviene in diversi altri
luoghi, ma gestito con più cervello, quindi con poco
impatto sui passanti o sul " vicinato". I problemi di questo
tipo si risolvono, NON con la repressione, che al massimo
serve a spostare il fenomeno o a metterlo in pausa i pochi
giorni necessari all'avvicendamento di nuova manovalanza,
piuttosto con leggi adeguate, atte a GOVERNARE il fenomeno
sulla base della consuetudine e non, come si è fatto
finora, a tavolino su basi ideologiche, fuori dalla realtà
e con mille paletti di natura etica, senza pragmatismo,
insomma. Inoltre, ancora una volta, LE IENE sono
imbarazzanti in quanto a perbenismo assai peloso, lo si è
visto coi servizi della Toffa sul " dottor metadone ", che
ha probabilmente fatto più del bene che altro, idem con
questo di Prato, come anche altri ad esempio nei boschi
intorno a Milano o nei coffeshop olandesi o sull'Atlante in
Marocco, mi spiace che un programma talvolta di ottimo
giornalismo, pur non essendo fatto da giornalisti, debba
cadere in un impiastro appiccicoso ogni volta che si parla
di droga, tanto per compiacere genitori, associazioni e
gruppi che altrimenti scatenerebbero pressioni. Insomma,
invece che fare cose utili alla soluzione o almeno
all'inquadramento di un problema, si divertono ( ??) a
creare vespai che poi lasciano il tempo che hanno trovato.
IMO