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20 dicembre 2014 22:28 - SaNteilBaNDITo
PUGNO DI POLLICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

http://www.canalife14.it/tipihashish.htm#Tipi%20di%20Pollini
17 dicembre 2014 23:04 - SaNteilBaNDITo
AHAHAHAHAHAHA o ragà fatevi du risate leggete cosa ho trovato.........

FORLITODAY
Arriva il "pakistano": il modo alternativo per sballarsi

Si chiama “pakistano” ed è la nuova frontiera dello sballo. E’ una tipologia di marijuana che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Forlì, coordinati dal tenente Cristiano Marella,
hanno sequestrato il 29 settembre scorso nel corso di un’operazione antidroga che ha portato all’arresto di uno studente forlivese appena diciassettenne e alla denuncia di un barista di 19 anni. Tutto è partito da un controllo dei militari nei parcheggi, spesso frequentati da pusher.

IL CONTROLLO - Le attenzioni si sono focalizzate su un’auto sospetta, ferma nei pressi della scuola elementare “Pio Squadrani”, in via Valeria. A bordo vi erano tre giovani, due dei quali si stavano fumando una “canna”. Alla vista dei carabinieri hanno provato a disfarsi della “roba”. Nel sedile posteriore si trovava il 17enne, che aveva con se una confezione chewingum con cinque dosi di marijuana, mentre nel sedile anteriore lato passeggero c’era un 19enne.

DROGA A CASA - Quest’ultimo ha provato a disfarsi di poco più di due grammi di marijuana. Il conducente invece è risultato apparentemente pulito. Non aveva fumato e non aveva “maria” con se. Gli uomini dell’Arma hanno poi esteso la perquisizione nelle abitazioni. In quella del 17enne è spuntato un sacchetto in cellophane con altra marijuana, per un totale di 30 grammi, bilancino di precisione, frammenti di hashish e l’occorrente per il confezionamento.

IL “PAKISTANO” - A casa del barista sono state sequestrate dieci dosi a mo' di supposta di hashish “pakistano” per un totale di 15 grammi. Si tratta di una droga particolare, all’apparenza oleosa e dalla compostezza simile alle paste da giochi per bambini. Il 19enne è riuscito a cavarsela con una denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al 17enne, dopo due giorni al centro minorile di Bologna, il giudice ha convalidato l’arresto disposto l’obbligo di permanenza a casa, con possibilità di uscire per andare a scuola.

AHAHAHAHAHAHAHAHAHA MA VI RENDETE CONTO CHE IGNORANZA VIGE IN QUESTO PAESEE???!?!?!? e poi gli sbirri sono andati a casa per la perquisa solo perchè gli hanno trovato addosso 2 e dico 2 merdosi grammi al 17enne .... mentre al 19enne manco aveva un cazzo addosso e gli so andati a casa lo stessooo!!!!!!!!!!!!! VERGOGNA ITALIAMMMMERDAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
6 dicembre 2014 9:32 - SaNteilBaNDITo
nonononon io rido delle cazzate che srivii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E ripeto: tu i tossici non li hai manco avvicinati a 300 metri, altro che chi fuma le canne.... lascia perdere che ti rendi ridicolo a scrivere certe cazzate veramente.....
6 dicembre 2014 8:09 - ennio4531
... sghignazzare sulle disgrazie altrui non è il massimo del ... bon ton .

.. ah... dimenticavo che il restringimento della massa cerebrale comporta obnubilamento mentale e quindi reattività di stampo pavloviano .... roba da incapacità di intendere .....
6 dicembre 2014 0:11 - SaNteilBaNDITo
5 dicembre 2014 8:28 - oooooooo ooo pikkola enny
Ripropongo opinioni di familiari che hanno vissuto le conseguenze dell'erba magica in famiglia .

AHAHAHAHAHAHAHAHAHARIDICOLOAHAHAHAHAHAHAHAHAHARIDICOLOOOOO!! !!!!AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHRIDICOOOOOLOOOOOOOAHAHAHAHAHAHAHAH AHARIDICOLO!!!!!!!!!!!!!!
5 dicembre 2014 19:25 - ennio4531
Le ultime di corteccia cerebrale dura come block di macigno .....
'LA MARIJUANA E' UNA PIANTA COME POMODORI E ZUCCHINE, ..'

'apparte il fatto che la marijuana non da dipendenza...' .

Ma... si sono riaperte le iscrizioni a... Zelig ?
5 dicembre 2014 12:17 - Block_Macigno
apparte il fatto che la marijuana non da dipendenza, quindi non può essere classificata come droga, e questo non mi stancherò mai di ripeterlo, queste cliniche sai il mio caro zoccotroll che prendono soldi dallo stato? e spesso vengono buttati li dentro ragazzi che volevano provare uno spinello, ed i genitori impauriti li mandano in queste cliniche, ed ho visto gente che si faceva canne entrare in queste cliniche ed uscire ingrassato con gli occhi spiritati dai troppi psicofarmaci che gli davano, ho perso un amico pecolpa di queste cliniche, era un ragazzo pieno di vita, creativo, amava la vita ma dopo la clinica era un automa! quindi mi domando: davvero ti aiutano queste cliniche? oppure mettono in atto una repressione psicologica che ti annichilisce dentro? credo più la seconda, quindi prima di osanare queste onlus e cliniche informati su come trattano i pazienti a livello clinico e scoprirai che il massimo che fanno è riempirti di psicofarmaci e farti parlare con medici deviati dalle grandi multinazionali della farmaceutica che grazie alle prescrizioni di psicofarmaci si stanno arrichendo sulle sofferenze della povera gente! QUESTE PERSONE MI FANNO SCHIFO!
5 dicembre 2014 8:28 - ennio4531
Ripropongo opinioni di familiari che hanno vissuto le conseguenze dell'erba magica in famiglia .

CANNABIS: fumo negli occhi… e buchi nel cervello!!! -

La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato per puri aspetti formali, e senza entrare nel merito dei contenuti, la legge Fini-Giovanardi, riguardante “Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi e modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti” ha dato il via ad un’inquietante campagna per la legalizzazione della Cannabis che ha visto come protagonista la FeDerSerD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) che, a supporto di vecchi e superati approcci ideologici, ha provato a spacciare argomentazioni false e fuorvianti, come la presunta minore pericolosità della Cannabis rispetto ad altri tipi di droghe e attribuendo alla legge quelle misure repressive, come il carcere per chi si droga, che in realtà in essa non solo veniva escluso, ma veniva anche ampliata la possibilità per i tossicodipendenti (condannati per spaccio, rapina o altro) di usufruire di più ampie possibilità di misure alternative alla detenzione.

In realtà in questi giorni si è scatenata, con la complicità dei media e di tanti politici, una vera e propria “beatificazione della Cannabis” che ha per bersaglio i nostri figli e le nostre coscienze, e se il Dipartimento della Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ancora continua, come noi, a denunciare che, secondo tutte le evidenze scientifiche, non esistono droghe leggere e che la Cannabis attualmente in commercio ha una percentuale di principio attivo, Thc, tale da farne emergere prepotenti gli effetti deleteri sulla salute (veri e propri “buchi nel cervello”, con conseguenti psicosi e schizofrenia), sui traguardi educativi, sulla delinquenza e sulla capacità di conformarsi al ruolo adulto, nonché l’associazione tra il suo uso e la successiva dipendenza da altre droghe.

Come mamme non possiamo accettare che lobby professionali, politiche ed economiche vogliano speculare sul futuro e sulla salute dei nostri figli! E per questo saremo presenti ed attente, non solo davanti alle scuole ma in famiglia, nelle istituzioni e nella società!

Finalmente, abbiamo visto chi è FeDerSerD, finalmente i “POLPI SONO USCITI DALLE LORO TANE”, dopo 35 anni di pubblicità e soprattuto di assurde cronicizzazioni farmacologiche oggi ci ritroviamo difronte ad una schifosa campagna che a loro non farà altro che “AUMENTARE I CLIENTI” perchè, dato reale, i molti giovani e non che cadono nella droga sono per loro un numero dedito a far aumentare il business dei trattamenti farmacologici e del traffico di stupefacenti.

LE MAMME DELLA COMUNITÀ MONDO NUOVO ONLUS
Civitavecchia - Roma .
4 dicembre 2014 19:17 - SaNteilBaNDITo
Cannabis e lavoro, dallo spaccio al bracciante la differenza è nella legalità
Scritto da: Andrea Spinelli Barrile - sabato 20 aprile 2013


California, marijuana, amore, denaro, ecco come si è evoluta la generazione Beat, dove sono finiti i figli della colorata e psichedelica Summer of Love del 1965: nel sogno americano della West Coast.

La cannabis è a un passo da Hollywood, le highway della West Coast scorrono veloci e le canzoni dei Doors e dei Deep Purple riecheggiano ancora nei luoghi di questo angolo di Stati Uniti: un luogo che oggi torna prepotentemente nei sogni delle nuove generazioni di ragazzi che, nel mondo, continuano a sperare nel diritto all’autodeterminazione dell’individuo e nella libertà terapeutica, in molti luoghi (come l’Italia) ancora negati.

Quello della cannabis è il nuovo sogno americano, che dal verde dei dollari è passato dal verde della marijuana: California, Colorado, Washington, Oregon, la cannabis è oggi la più promettente start-up a stelle e strisce, che promette guadagni incredibili, occupazione, sostenibilità ambientale, diritti per tutti, libertà terapeutica.

Mica male per quello che fino a pochi anni fa era “il paese del proibizionismo puritano”, quell’America conservatrice ed osservatrice privilegiata delle guerre della marijuana tra narcos, che si contendevano in Messico il territorio Usa (cosa che continuano a fare oggi con la cocaina): il Medical marijuana business daily, la Bibbia per il mercato americano della cannabis terapeutica (un po’ come l’olandese Soft Secrets lo è per la cannabis ludica), prevede che le vendite autorizzate nel 2013 raggiungeranno un volume d’affari di tutto rispetto, 1,5 miliardi di dollari.

Ma grazie al nuovo sogno americano, ed ai recenti referendum in alcuni stati, entro il 2018 questo business potrebbe arrivare a 6 miliardi: questa cifra rappresenta tuttavia solo il volume d’affari. I tagli alla spesa che ne conseguono (la guerra al narcotraffico della Dea che può ora concentrarsi su altro, i controlli non più necessari, i processi e le carcerazioni non più previste, i costi sanitari dei malati curati con la farmacologia classica) sono altrettanto corposi: per questo la marijuana legale negli Stati Uniti è una vera rivoluzione.

Tra distributori automatici, start-up, piccole aziende, grandi industrie e addirittura lobby di categoria, la marijuana è arrivata fino alla borsa di Wall Street, in quel tempio del capitalismo in cui qualsiasi “fricchettone” vorrebbe, ma odierebbe, entrare.

Oggi sappiamo che la cannabis crea anche lavoro: tanto e ben retribuito. La nuova flower power generation che la California vuole attrarre a se è sintetizzata in una piccola intervista a tale Elsa, giovane parigina intervistata qualche giorno fa dal quotidiano francese Les In Rocks, la quale ha passato cinque mesi a lavorare in California nei campi di cannabis.

Sì perchè la cannabis oggi non da solo “sballo” al consumatore ludico, “sollievo” al malato, diritti a tutti quanti, da anche lavoro ai giovani: stipendio decente, vitto (rigorosamente biologico) ed alloggio e la prospettiva di passare le giornate

a piedi nudi nella foresta.

Nella contea di Lake County, famosa per il vino sempre più pregiato che proviene da quei vitigni, in California Elsa era la sola ragazza in un dormitorio per uomini e si occupava di raccogliere la cannabis: lo stipendio medio di un lavoratore, a cottimo, di questo tipo è di 200 dollari la libbra (circa 450g): su 100 semi piantati sono 80 le piante che sopravvivono e si sviluppano, rendendo ciascuna fino a 15kg.

Un sole sublime, il termometro che arriva a 30 gradi a mezzogiorno, da settembre a gennaio Elsa, 26 anni, ha lavorato in aperta campagna: un lavoro durissimo e faticoso, che può portare a stare in posizioni estremamente scomode (come ad esempio in ginocchio) anche diverse ore, organizzato in turni da 13 ore ciascuno, fino alle 8 di sera, quando dopo la cena biologica crollavano tutti come morti.

Dalla semina al primo travaso, fino ai rinvasi successivi, la cura, la raccolta e l’essiccazione, la fase più delicata è la “manicure”: ogni lavoratore, forbicine alla mano, deve togliere una ad una le foglie sporgenti in eccesso sul fiore essiccato.

A lavoro ultimato la cannabis va a rifornire i dispensari di San Francisco, Sacramento e Los Angeles: milioni di persone il bacino d’utenza. Certo, le rese non sono regolari, il lavoro non è industriale come avvitare i bulloni alle ruote delle Chrysler come fanno a Detroit, e gli introiti possono variare anche di molto: dagli 80 ai 200 dollari al giorno.

Il rischio c’è sempre: la tolleranza da parte della polizia di quegli stati in cui ancora l’uso della cannabis è proibito (o nei quali ci sono vuoti legislativi o sono in fase transitoria dal proibizionismo alla liberalizzazione) è stata caldeggiata anche dal Presidente Obama in persona, ma non sempre è così:

Quando si leggono i giornali locali, si viene a conoscenza di persone sono arrestate ogni giorno. Ma, in generale, si tratta di cartelli messicani che producono altre droghe e per detenzione di armi. Gli agricoltori tendono a seguire la legge scrupolosamente per non incappare in multe, sequestri o arresti.

Marijuana legale? Perchè no! In Italia ci sono ben 5 milioni di consumatori più o meno abituali di cannabis, un mercato florido tutto completamente in mano alla criminalità organizzata, che dalla sola cannabis e dai suoi derivati vanta introiti miliardari: 2,5 miliardi l’anno di euro di Iva che lo Stato regala alla mafia. Denari che, se sommati al risparmio sui costi sociali ed economici della guerra alla cannabis italiana, farebbero parecchio bene alle disastrate casse italiane e, è evidente, all’occupazione.

Bisognerebbe che qualcuno ci pensasse. Lo hanno fatto i soliti Radicali, che il 10 aprile hanno depositato in Cassazione sei quesiti referendari per i quali saranno necessarie 500mila firme per essere votati; tra questi, oltre alla decarcerizzazione delle violazioni per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti, ce ne sono altri che vale la pena approfondire. Chissà che ne pensa il governo.
26 novembre 2014 12:38 - Block_Macigno
t'ho risposto, ti aspetto domani che andiamo a fuma alla faccia di ooo oo pikkola enny!!!!....capito ooo oo pikkola enny? ci faremo i selfie per te pikkola zoccotroll!!!
26 novembre 2014 1:42 - SaNteilBaNDITo
bloooooock!!!! ho cercato di contattarti con tweetter ti ho lasciato 2 post con mio numero e contatto skype domani saro a barcellona...
22 novembre 2014 13:07 - Block_Macigno
ooo oo pikkola enny non fare la sciocca, la notizia l'ha diffusa il tuo capo, come non te loha detto? strano.....FAI RIDE OOO OO PIKKOLA ENNY....
22 novembre 2014 11:01 - gian67
io ho in tasca un preservaivo ,hai me , usato . nell' altra tasca una foto di donna,evidentemente prostituta . possono incriminarmi per" sfruttamemto della prostituzione!!!!!!!!!!!!!!! ...... licenziate sti carabinieri ignoranti,incompetenti e,secondo me,invidiosi!!!! questi sprecano i soldi dei contribuenti(noi) e intasano le procure,con procedimenti che non possono che finire in niente, in quanto e' un reato inesistente. ringraziano politici e criminale per l'aiuto ricevuto a far prescrivere i loro (serii) reati. LICENZIATE STI CARABINIERI COGLIONI!!!!!!
21 novembre 2014 17:05 - SaNteilBaNDITo
com'è minotauro??? "impiccare spacciatori" ?
21 novembre 2014 17:02 - SaNteilBaNDITo
"Non esistono barzellette sui caramba..sono tutti fatti realmente accaduti."

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eeehhhh già concordo.........
21 novembre 2014 16:24 - SaNteilBaNDITo
"Il tempo dell'ipse dixit è terminato qualche secolo fa...."

allora non perdere tempo per CELEBRALE il fatto....
21 novembre 2014 16:22 - SaNteilBaNDITo
sti cazzi se non gli hanno trovato le piante non gli possono fare niente, e i proibizionisti piangono
21 novembre 2014 16:16 - V.Donvito
fonte notizia:
agenzia stampa AdnKronos
saluti
21 novembre 2014 16:11 - ennio4531
Sarebbe interessante dove l'Aduc abbia reperito questa notizia.

Ho fatto una ricerca in rete e nessuno, a parte i soliti siti che riproducono l'Aduc quando fa loro comodo, mi risulta ne abbia scritto.

Sarebbe opportuno che anche l'Aduc usi la buona abitudine di citare la fonte per stabilirne l'attendibilità.

Il tempo dell'ipse dixit è terminato qualche secolo fa....
21 novembre 2014 12:17 - Block_Macigno
ma come non lo sapete? c'è il nuovo reato detenzione ai fini di spaccio DI UNA FOTO!!! ora ci sarà il processo per direttissima e rischia dall'assoluzione con formula piena alla rivalsa su carabinieri e PM che lo hanno arrestato!!! PAGLIACCI!
21 novembre 2014 0:11 - daniel79
Spero sia una cazzata ,altrimenti la situazione in alcune realtà è veramente preoccupante!
20 novembre 2014 23:18 - minotauro5801
Non esistono barzellette sui caramba..sono tutti fatti realmente accaduti.
20 novembre 2014 21:53 - freethinker
Detenzione ai fini di spaccio per delle foto? Ma è una barzelletta? Ma detenzione de che?
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