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25 gennaio 2014 4:30 - daniel79
Caro Gentile siamo nel 2014 e la gente non è più ignorante come una volta ed in tanti ormai sanno il perchè lei sia contrario alla legalizzazione delle droghe leggere!!
Quelli come lei sono la rovina del paese !!
La vostra crociata a favore del proibizionismo è basata su fatti falsi o meschinamente distorti, ignoranza ,tanta ipocrisia, introiti personali ecc.
VERGOGNATEVI !!!!
24 gennaio 2014 12:33 - pettine
basta guardare in faccia questo porco per capire chè il primo burattino al soldo della camorra.
23 gennaio 2014 14:38 - Mr. Hankey
Il PRIMO IPOCRITA sei sempre tu caro senatore dei miei zebedei... sei sempre tu il mafioso che guadagna su questa sostanza e conseguentemente non vuole che gli sia tolto l'introito... VERGOGNATI! SUDICIO!
23 gennaio 2014 10:28 - **stanco**
L'ennesimo siparietto pubblicitario di un povero coglione....
Rabbiosi cani sguinzagliati a destra e sinistra per accaparrarsi qualche voto,tra aperture come quelle della lega,no ad oltranza della destra e consigli regionali qua e la' che approvano ordini del giorno sulla legalizzazione,che non hanno ne' capo ne' coda e che non portano a null'altro che una giornata persa a fare buoni propositi e qualche comparsata sui Tg o i giornali.
Stessa cosa per le unioni gay,cittadinanza agli immigrati....
Solo chiacchiere e ruberie.....
Un pessimo spettacolo visto e rivisto che oramai fa solo vomitare!
23 gennaio 2014 0:06 - glacial68
Nemmeno nella politica,dovrebbe essere tutto possibile e concesso,caro il "senatur" imparate a rispettare i referendum ed il volere dei cittadini già espressisi,e a non approvare leggi contro legge,per mandare avanti ipocrite ideologie,interessi vari,proteggendo gli introiti delle mafie,e ricordatevi,che se c'e mobilitazione delle coscienze,questa e farina del vostro sacco e dei vostri soprusi,se per voi quello significa pubblicizzare,fate mea culpa,avete impedito per decenni ai malati di poter accedere a cure,da gli effetti collaterali,blandissimi,NON VI VERGOGNATE DI QUESTO,o di quelle persone,perseguitate,ed uccise,per qualche piantina,che invece non a mai ucciso nessuno,mentre chi la fuma per diletto,la può comprare a qualsiasi ora del giorno,solo questione di SOLDI ... era,bello,facile,e comodo,quando avevate il controllo dell'informazione VERO ?! Vi da tanto fastidio ... indite un referendum e fate decidere nuovamente ai cittadini ! Quando si conosce la verità,e difficile porsi dei limiti,forse,dovreste rendervi conto,che proprio voi,gia da un bel pezzo,avete superato tutti i limiti possibili ed immaginabili,non siete stati nemmeno capaci di vietare le pubblicità di alcol,obbligando i produttori ad inserire sulle etichette,i danni derivanti da questa sostanza,siete stati capaci di legalizzare il gioco d'azzardo,pubblicizzandolo e facendo scoppiare,guadagni per tutti,stato,mafia e riciclaggio ... abbiate bontà ! Voi siete per la guerra,e palese,il sito in questione e per la pace,e per la tutela dei diritti e dei,minori che oggi possono comprare di tutto senza un minimo di controllo,e per cessare una guerra a dir poco,SCANDALOSA,basata sull’inganno! La canapa e una sostanza,una pianta,un medicinale,si levi dalla bocca la parola droga,lo sa che ogni volta che usa questa parola,fa pubblicità alla stessa,la quale attecchisce,specialmente su giovani e giovanissimi,sa,a quel,età,la voglia di trasgredire,ed il gusto del proibito,vanno di pari passo,e voi servite il tutto su un piatto d’ergento,mi sa che istiga infinitamente di più lei,all’uso di DROGHE ,ma cosa ne vuol capire lei,i risultati ottenuti da tutti quelli come lei,sono sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere … FINALMENTE !
22 gennaio 2014 19:40 - marcello84
da lo specchio:

Pino Gentile, inoltre, unitamente al fratello Antonio (senatore), è stato chiamato in causa da diversi pentiti della ‘ndrangheta cosentina in molti processi. In particolare, il senatore Antonio Gentile è stato accusato di aver avuto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta alle politiche del 1992 (correva per il Psi). Infatti, il potere clientelare ed affaristico coltivato dai fratelli Gentile è davvero enorme. Basta considerare quanto segue. Negli anni, in vari concorsi, fra i vincitori troviamo sempre parenti e amici dei Parente: alla Camera di Commercio di Cosenza su 12 vincitori ci sono anche Claudio Gentile, fratello di Antonio e Pino Gentile, e Massimiliano Manna, nipote dei Gentile; alla “PromoCosenza” e alla Calab (società entrambe collegate alla Camera di Commercio di Cosenza) viene assunta a tempo determinato Daniela Gentile, nipote di Antonio e Pino Gentile; all’Asl di Cosenza su 35 vincitori per dei posti di assistenti amministrativi troviamo Gentile Anna Rosa, Gentile Antonella, Gentile Katia, Gentile Manuela e Gentile Barbara, tutte figlie e nipoti dei potenti fratelli Gentile.

Tu mi voti, io ti trovo un lavoro e ti sistemo. Tu non mi voti...in tu u culu a 'ttia e a tutta 'a famiglia!
QUALUNQUEMENTE!SENZADUBBIAMENTE REALMENTE!
22 gennaio 2014 19:00 - roberto7266
Antonio Gentile
di fermo14 marzo, 2013No Comments
1992 - Antonio Gentile, impiegato, dirigente, giornalista pubblicista, è stato indagato per aver avuto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta alle elezioni politiche del 1992, quando militava ed era candidato per il Psi.

2 Marzo 2010 – Gentile viene sottoposto a indagini nell’inchiesta ‘Why not’ ma successivamente viene subito prosciolto dalle accuse dal giudice dell’udienza preliminare.

3 ottobre 2012 – Gentile viene coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sull’Aterp di Cosenza, che ha portato all’arresto di un funzionario e all’emissione di 14 avvisi per altrettanti indagati a vario titolo con reati di truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione. L’inchiesta ha svelato un sistema consolidato e tra gli indagati figurano oltre al senatore del Pdl e membro della commissione Parlamentare Antimafia, Antonio Gentile, i fratelli Raffaele Gentile, sindacalista Uil e Pino Gentile, assessore regionale ai lavori pubblici.

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22 gennaio 2014 18:57 - roberto7266
Censura, dove latita la ragione.
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