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30 maggio 2013 15:51 - marco25g
@dakorda, ottima informazione!
Aggiungo anche i link, per la conferma:

http://artaudpisa.blogspot.it/2007/03/confermata-condanna-al la-psichiatra.html

http://scienzaesalute.blogosfere.it/2009/03/danni-da-psicofa rmaci-psichiatra-condannata-dal-tribunale-ma-assolta-dai-col leghi-1.html

Posso immaginare che gente siano questi colleghi, come ragionino e come si coprano a vicenda.
"L'abbiamo assolta a titolo di provocazione: per noi non ha commesso nulla di eticamente censurabile, questo caso è tutta una montatura".

http://www.giulemanidaibambini.org/diario-di-bordo/22-02-200 7-1937-sentenza-di-condanna-per-la-psichiatra-dott-sa-donate la-marazziti
27 maggio 2013 17:35 - chinaski
Lo afferma Henry j. Ansilnger, docente di psichiatria all'Universita' degli Studi di Pisa, che aggiunge.....
27 maggio 2013 13:43 - Nikostiffmaister
RINGRAZIAMO DAKORDA PER LE PREZIOSE INFORMAZIONI:)
Non vi viene il nervoso a leggere che tutti quelli che si affiancano o appoggiano il Dottorone [...] non sanno quello che dicono??
Ci sono 70000 studi e ricerche che annientano ciò che la dottoressona ha affermato!!
Ha fatto più danni lei a una bimba che io a me stesso con 6 anni di canapa!!!!
Finitela, basta con il finto perbenismo, perché ci stiamo stancando seriamente, l'unica nostra sfortuna oltre ad avervi al dpa è il fatto che i media non ci considerano perché vi appoggiano, perché hanno paura di passare guai!!! Basta basta basta basta bastaaaaaaaaaaa!!!!!

NE ABBIAMO PIENI I POLMONIIIIIII!!!!! :)
27 maggio 2013 11:43 - dakorda
Certo che la 'salute' dei ragazzi alla dottoressa di questione sta proprio a cuore:

Giovedì 22/02/2007 la Corte D'Assise D' Appello di Firenze ha condannato a sei mesi, per lesioni gravi e colpose, la psichiatra Donatella Marazziti, (membro dell' equipe psichiatrica di Cassano (direttore del dipartimento di Psichiatria dell'Università di Pisa)confermando la sentenza già emessa in primo grado, il 24 novembre del 2005.

La psichiatra è stata, inoltre, condannata a pagare 10.000 euro di risarcimento alla famiglia, per danni morali, e 2500 euro di spese legali. La condanna arriva al termine di un processo iniziato 7 anni fa, quando nel 1999 la dottoressa Marazziti prescrisse ad una bambina di 11 anni, con problemi di peso, due farmaci in sperimentazione (il Topamax,un antiepilettico e il Fevarin,un antidepressivo),basando la “cura” sull'efficacia di uno dei numerosi effetti collaterali dei farmaci stessi( la perdita di peso).
Oltre a non aver raggiunto nessun risultato , in termini di dimagrimento,ma soltanto una serie di danni fisici a catena, (allucinazioni, perdita della vista, coliche renali) ci preme sottolineare come
la dottoressa abbia agito, senza un reale consenso informato dei genitori e addirittura aumentando le dosi previste, in modo completamente arbitrario.

Entrambi i farmaci nel 1999 non erano ancora nel prontuario farmaceutico e sul Topamax esistevano solo tre studi, fatti negli USA, di cui due sugli animali e uno su una donna di 37 anni.

L’autorizzazione per la sperimentazione del Topamax, è stata concessa nel 2000 all' Istituto di neuropsichiatria infantile Stella Maris di Pisa diretta da G.Masi per somministrarlo su circa 20 bambini per la cura del disturbo bipolare(“malattia”? che alterna stati di tristezza e di felicità!!).
Tra l'altro la Stella Maris, è stata promotrice nel 2002 del Progetto Prisma, uno studio che si proponeva di individuare nelle scuole l’ADHD (deficit di attenzione e iperattività), al fine di controllare alcuni comportamenti ritenuti anormali.
Mentre la sperimentazione del Fevarin fu affidata sempre nel 2000 a Cassano e alla dottoressa Dell’Osso.
Risultano quindi evidenti i collegamenti tra il prof.Cassano e la sperimentazione illegale attuata dalla Marazziti in una clinica privata, considerando anche il fatto che quest’ultima ha utilizzato il ricettario dell’Asl di Pisa e ha fatto compilare alla bambina un test per adulti ritrovato dai carabinieri a Pisa, in un pc del S. Chiara. Non ci stupisce che questa storia coinvolga Cassano e la sua equipe, che sono soliti utilizzare pratiche brutali e disumane, anche prive di fondamenti scientifici, come l’elettroshock.
La Tec (terapia elettro convulsiva) consiste infatti nel far passare corrente elettrica ad alto voltaggio attraverso due elettrodi posti sulle tempie, provocando effetti che vanno dalla perdita di conoscenza e convulsioni nei casi più lievi, fino all’arresto cardiaco o respiratorio con conseguenze anche mortali.

Prescrivere ad una bambina di 11 anni farmaci in dosi massicce per provocare volontariamente gli effetti collaterali e per delle cure per cui non sono indicati, ci fa riflettere su come la psichiatria sia una pseudoscienza che procede per tentativi usando le persone come cavie, mostrando ancora una volta di non preoccuparsi della reale salute delle persone ma di rivendicarsi un autonomo ruolo di controllo, che ultimamente si sta espandendo capillarmente intervenendo con una medicalizzazione anche dei bambini.

Questa triste storia non è che il frutto della medicalizzazione di massa che subiamo quotidianamente e degli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche. Oltre il 30% della popolazione si "aiuta" con benzodiazepine per "riposare" e più del 10% ne fa uso senza prescrizione medica. Infatti, in alcune farmacie valium, tavor e minias vengono distribuiti come caramelle. Ogni tipo di eminente "specialista" giustifica dermatiti, cefalee, dolori articolari come "disturbi da stress" curabili facilmente con la panacea ansiolitica. Conosciamo bene l'uso "innovativo" ed eclettico dei farmaci...... anfetamine utilizzate come calmante per bambini agitati e pesanti sedativi per rallegrare stati di tristezza. La silente normalità delle cure psichiatriche vive di questi paradossi quotidiani.

Siamo contrari a questa psichiatrizzazione di massa e vogliamo denunciare la psichiatria che sotto la sua presunta scientificità mostra il suo reale aspetto di istituzione totale atta al controllo e al mantenimento dell’ordine sociale, assecondando solamente gli interessi dei colossi farmaceutici.
Nonostante non sia stata messa in discussione l'abilitazione alla pratica medica della Marazziti e non ci sia stata una condanna per sperimentazione, la sentenza di oggi è comunque importante, perché rappresenta un precedente, per rompere il silenzio che spesso si crea intorno a chi subisce gli abusi della psichiatria,per contrastare la sperimentazione selvaggia e la somministrazione illimitata di psicofarmaci.

collettivo antipsichiatrico antonin artaud-pisa
27 maggio 2013 10:50 - Nick
Ideologia?
Il bue che dà del cornuto!
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