Posso immaginare che gente siano questi colleghi, come
ragionino e come si coprano a vicenda.
"L'abbiamo assolta a titolo di provocazione: per noi non ha
commesso nulla di eticamente censurabile, questo caso è
tutta una montatura".
Lo afferma Henry j. Ansilnger, docente di psichiatria
all'Universita' degli Studi di Pisa, che aggiunge.....
27 maggio 2013 13:43 - Nikostiffmaister
RINGRAZIAMO DAKORDA PER LE PREZIOSE INFORMAZIONI:)
Non vi viene il nervoso a leggere che tutti quelli che si
affiancano o appoggiano il Dottorone [...] non sanno quello
che dicono??
Ci sono 70000 studi e ricerche che annientano ciò che la
dottoressona ha affermato!!
Ha fatto più danni lei a una bimba che io a me stesso con 6
anni di canapa!!!!
Finitela, basta con il finto perbenismo, perché ci stiamo
stancando seriamente, l'unica nostra sfortuna oltre ad
avervi al dpa è il fatto che i media non ci considerano
perché vi appoggiano, perché hanno paura di passare
guai!!! Basta basta basta basta bastaaaaaaaaaaa!!!!!
NE ABBIAMO PIENI I POLMONIIIIIII!!!!! :)
27 maggio 2013 11:43 - dakorda
Certo che la 'salute' dei ragazzi alla dottoressa di
questione sta proprio a cuore:
Giovedì 22/02/2007 la Corte D'Assise D' Appello di Firenze
ha condannato a sei mesi, per lesioni gravi e colpose, la
psichiatra Donatella Marazziti, (membro dell' equipe
psichiatrica di Cassano (direttore del dipartimento di
Psichiatria dell'Università di Pisa)confermando la sentenza
già emessa in primo grado, il 24 novembre del 2005.
La psichiatra è stata, inoltre, condannata a pagare 10.000
euro di risarcimento alla famiglia, per danni morali, e 2500
euro di spese legali. La condanna arriva al termine di un
processo iniziato 7 anni fa, quando nel 1999 la dottoressa
Marazziti prescrisse ad una bambina di 11 anni, con problemi
di peso, due farmaci in sperimentazione (il Topamax,un
antiepilettico e il Fevarin,un antidepressivo),basando la
“cura” sull'efficacia di uno dei numerosi effetti
collaterali dei farmaci stessi( la perdita di peso).
Oltre a non aver raggiunto nessun risultato , in termini di
dimagrimento,ma soltanto una serie di danni fisici a catena,
(allucinazioni, perdita della vista, coliche renali) ci
preme sottolineare come
la dottoressa abbia agito, senza un reale consenso informato
dei genitori e addirittura aumentando le dosi previste, in
modo completamente arbitrario.
Entrambi i farmaci nel 1999 non erano ancora nel prontuario
farmaceutico e sul Topamax esistevano solo tre studi, fatti
negli USA, di cui due sugli animali e uno su una donna di 37
anni.
L’autorizzazione per la sperimentazione del Topamax, è
stata concessa nel 2000 all' Istituto di neuropsichiatria
infantile Stella Maris di Pisa diretta da G.Masi per
somministrarlo su circa 20 bambini per la cura del disturbo
bipolare(“malattia”? che alterna stati di tristezza e di
felicità!!).
Tra l'altro la Stella Maris, è stata promotrice nel 2002
del Progetto Prisma, uno studio che si proponeva di
individuare nelle scuole l’ADHD (deficit di attenzione e
iperattività), al fine di controllare alcuni comportamenti
ritenuti anormali.
Mentre la sperimentazione del Fevarin fu affidata sempre nel
2000 a Cassano e alla dottoressa Dell’Osso.
Risultano quindi evidenti i collegamenti tra il prof.Cassano
e la sperimentazione illegale attuata dalla Marazziti in una
clinica privata, considerando anche il fatto che
quest’ultima ha utilizzato il ricettario dell’Asl di
Pisa e ha fatto compilare alla bambina un test per adulti
ritrovato dai carabinieri a Pisa, in un pc del S. Chiara.
Non ci stupisce che questa storia coinvolga Cassano e la sua
equipe, che sono soliti utilizzare pratiche brutali e
disumane, anche prive di fondamenti scientifici, come
l’elettroshock.
La Tec (terapia elettro convulsiva) consiste infatti nel far
passare corrente elettrica ad alto voltaggio attraverso due
elettrodi posti sulle tempie, provocando effetti che vanno
dalla perdita di conoscenza e convulsioni nei casi più
lievi, fino all’arresto cardiaco o respiratorio con
conseguenze anche mortali.
Prescrivere ad una bambina di 11 anni farmaci in dosi
massicce per provocare volontariamente gli effetti
collaterali e per delle cure per cui non sono indicati, ci
fa riflettere su come la psichiatria sia una pseudoscienza
che procede per tentativi usando le persone come cavie,
mostrando ancora una volta di non preoccuparsi della reale
salute delle persone ma di rivendicarsi un autonomo ruolo di
controllo, che ultimamente si sta espandendo capillarmente
intervenendo con una medicalizzazione anche dei bambini.
Questa triste storia non è che il frutto della
medicalizzazione di massa che subiamo quotidianamente e
degli interessi economici delle multinazionali
farmaceutiche. Oltre il 30% della popolazione si "aiuta" con
benzodiazepine per "riposare" e più del 10% ne fa uso senza
prescrizione medica. Infatti, in alcune farmacie valium,
tavor e minias vengono distribuiti come caramelle. Ogni tipo
di eminente "specialista" giustifica dermatiti, cefalee,
dolori articolari come "disturbi da stress" curabili
facilmente con la panacea ansiolitica. Conosciamo bene l'uso
"innovativo" ed eclettico dei farmaci...... anfetamine
utilizzate come calmante per bambini agitati e pesanti
sedativi per rallegrare stati di tristezza. La silente
normalità delle cure psichiatriche vive di questi paradossi
quotidiani.
Siamo contrari a questa psichiatrizzazione di massa e
vogliamo denunciare la psichiatria che sotto la sua presunta
scientificità mostra il suo reale aspetto di istituzione
totale atta al controllo e al mantenimento dell’ordine
sociale, assecondando solamente gli interessi dei colossi
farmaceutici.
Nonostante non sia stata messa in discussione l'abilitazione
alla pratica medica della Marazziti e non ci sia stata una
condanna per sperimentazione, la sentenza di oggi è
comunque importante, perché rappresenta un precedente, per
rompere il silenzio che spesso si crea intorno a chi subisce
gli abusi della psichiatria,per contrastare la
sperimentazione selvaggia e la somministrazione illimitata
di psicofarmaci.