Questo articolo offre spunti di riflessione di varia natura,
ma stiamo attenti al nocciolo dello scritto, cioè quanto
rende un appezzamento di terreno coltivato.
Circa il doppio guadagno se coltivato a cannabis rispetto
alle pesanti, dato che non ha i costi di raffinazione come
per l'oppio e anche altro. Per i proibizionisti é un
castigo divino, dato che il prodotto praticamente passa
direttamente sul piatto dei consumatori e, nel caso di un
produttore che tiene sotto controllo tutta la filiera
produttiva, i costi sono ridotti al lumicino, quindi per i
narcotrafficanti sono tutti soldi "puliti" e, si sa, questi
individui più guadagnano e più diventano potenti.
Quindi abbiamo produttori potenti che diventano, se il
discorso regge, di raccolto in raccolto più potenti.
Di questo se ne sono accorti anche i consumatori, che
chiedono la legittimità dell'autocoltivazione, quindi, per
porre fine agli assurdi guadagni dei suddetti narcos (e
stato di criminalità vigente).
E quei guadagni li vogliono azzerare anche i proibizionisti
(per assurdo, consumatori e proibizionisti sono d'accordo),
ma ecco che entra in gioco la propaganda di regime: "..'il
costante incremento delle colture in Afghanistan, dove si
rischia di sottovalutare il pericolo costituito dalla sempre
piu' frequente conversione delle piantagioni da oppio a
cannabis"!
Questa è una chiara ricerca di consenso, ovvero mischiare
tutte le sostanze prodotte in un qualsiasi campo nello
stesso calderone, affinchè la percezione dell'uomo comune
sia di pericolo per tutti i tipi di prodotti.
E ancora un pensierino; questi discorsi allarmistici sono
gli stessi che abbiamo sentito in Olanda, ultima scorsa in
occasione delle votazioni con relativa marcia indietro dei
politici; ma anche in Francia, Inghilterra, dove i tentativi
di collocare la cannabis in una tabella superiore non si
contano; in Italia, dove addirittura per cancellare la
volontà popolare ci si serve di decreti leggi in occasione
di eventi sportivi minacciati da feroci terroristi.
Pensierino finale: tutti i politici che danno il nome alle
leggi in questione, considerato che il movimento
proibizionista ha assunto (o almeno si é rivelato di)
proporzioni mondiali, portano sul piatto la farina del
proprio sacco? Sono veramente
mossi da ideali sublimi (la salvezza delle altrui anime),
oppure stanno portando avanti un copione bello e pronto per
il ruolo che rivestono? E se fosse valida la seconda, chi é
l'autore?
29 novembre 2012 18:32 - dakorda
"..'il costante incremento delle colture in Afghanistan,
dove si rischia di sottovalutare il pericolo costituito
dalla sempre piu' frequente conversione delle piantagioni da
oppio a cannabis"....
Eccoli...... il pericolo della conversione a Cannabis delle
piantagioni di Oppio....
giustamente, mica gli USA sono andati fin la per
incrementare la cannabis.... meglio far coltivare
l'oppio..... e lucrarci con il suo business..... come
d'altronde è stato fatto in Vietnam..... da li portavano
l'eroina nelle casse dei soldati morti...... e ora come la
portano??