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8 ottobre 2012 18:48 - lucillafiaccola1796
non c'è speranza ragazzi siamo nelle mani della crik+crik finché sparpagliati e non vincoli... teniamo presente che le guerre NON si possono fare senza "soldati" ed i Contribuenti NON possono essere repressi senza PSCCGDFCIAFIAMA ecc ecc ecc
CODICE PENALE ITALIANO
Il codice penale italiano è un corpo organico di disposizioni di diritto penale. Costituisce, insieme alla Costituzione ed alle leggi speciali una delle fonti del diritto penale. Il primo codice penale dell'Italia unita fu il Codice Penale Albertino del 1837 che venne esteso dal Regno di Sardegna al resto dell'Italia all'indomani dell'Unità d'Italia. Tuttavia dal 1861 al 1889 rimasero due codici penali distinti perché la Toscana continuò ad usare il proprio codice (che prevedeva l'abolizione della pena di morte dal 1853). L'unificazione avvenne con il Codice Penale Zanardelli, che porta il nome del Ministro della Giustizia Giuseppe Zanardelli e venne promulgato il 30 giugno 1889, per entrare in vigore il 1º gennaio dell'anno seguente.
IL CODICE PENALE ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA è il frutto di un percorso legislativo durato 5 anni, dal 4 dicembre 1925, giorno in cui venne pubblicata la legge n. 2260 con la quale il governo venne delegato ad emendare il codice penale allora in vigore (cd. codice Zanardelli), al 19 ottobre 1930 giorno in cui venne promulgato il codice, realizzato tecnicamente sotto la direzione del Manzini, e con Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 novembre 1930, n. 251, supplemento ordinario.
Il regio decreto di promulgazione riporta in calce le firme del Re d'Italia Vittorio Emanuele III, dell'allora Capo del Governo Benito Mussolini, e del Ministro della Giustizia (Guardasigilli) Alfredo Rocco; per questo il Codice penale viene chiamato Codice Rocco. PUR VARIAMENTE MODIFICATO NEL CORSO DEGLI ANNI, ANCHE IN SEGUITO ALLE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE, IL CODICE PENALE DEL 1930 È TUTT'ORA IN VIGORE. Numerose sono state le Commissioni di studio che hanno redatto relazioni ed articolati per l'approvazione di un nuovo Codice Penale e da più parti politiche il Codice Rocco è stato ampiamente criticato. In molti punti è ormai obsoleto e necessiterebbe di una formulazione ex novo, così come è stato fatto con il codice di procedura penale nel 1988.
7 ottobre 2012 18:35 - galletto2
solo una mente fascista poteva partorire una legge che porta il loro nome,i manganellatori si possono trovare ovunque,ma chi abusa del suo potere e tipicamente fascista ideologicamente parlando,ed i militari che ne hanno fatto abuso questo hanno dimostrato picchiando fino ad ammazzare un ragazzo colpevole di vivere in un paese che predica libertà ed ammazza i suoi figli a manganellate.
5 ottobre 2012 23:12 - Costello
@galletto2 guarda che i "fascisti" non c'entrano proprio niente.. come non c'entrano i "ciellini", o i "comunisti" o chicchessia.
Qua si tratta di ignoranza e bigottismo dilagante, e perché no..anche un po di disturbi psichici. Nessuno con un briciolo di intelligenza, di destra o di sinistra, accetta che una persona venga ammazzata per 20g. ma nemmeno per 20kg. Se credi che tutti i poliziotti, tutti i magistrati, e in generale tutta l'amministrazione giudiziaria sia a favore di questo schifo (perché in altro modo non riesco a definirlo) hai, senza offesa, il prosciutto sugli occhi.
5 ottobre 2012 17:33 - gustavo
Se fosse il mio di fratello non aspetterei certo i pm...
5 ottobre 2012 8:58 - galletto2
non siete soli,la famiglia cucchi ormai si chiama famiglia Italia,siamo tutti con voi,i fascisti fuori dalla società civile,i manganellatori i picchiatori gli assassini sono giudicati 2 volte,prima dalla società civile e poi quella divina.Stefano vivrà per sempre in ognuno di noi
4 ottobre 2012 18:57 - minotauro5801
mica siete i soli che siete stufi, credo che siamo una gran massa!!!
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