non c'è speranza ragazzi siamo nelle mani della crik+crik
finché sparpagliati e non vincoli... teniamo presente che
le guerre NON si possono fare senza "soldati" ed i
Contribuenti NON possono essere repressi senza
PSCCGDFCIAFIAMA ecc ecc ecc
CODICE PENALE ITALIANO
Il codice penale italiano è un corpo organico di
disposizioni di diritto penale. Costituisce, insieme alla
Costituzione ed alle leggi speciali una delle fonti del
diritto penale. Il primo codice penale dell'Italia unita fu
il Codice Penale Albertino del 1837 che venne esteso dal
Regno di Sardegna al resto dell'Italia all'indomani
dell'Unità d'Italia. Tuttavia dal 1861 al 1889 rimasero due
codici penali distinti perché la Toscana continuò ad usare
il proprio codice (che prevedeva l'abolizione della pena di
morte dal 1853). L'unificazione avvenne con il Codice Penale
Zanardelli, che porta il nome del Ministro della Giustizia
Giuseppe Zanardelli e venne promulgato il 30 giugno 1889,
per entrare in vigore il 1º gennaio dell'anno seguente.
IL CODICE PENALE ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA è il
frutto di un percorso legislativo durato 5 anni, dal 4
dicembre 1925, giorno in cui venne pubblicata la legge n.
2260 con la quale il governo venne delegato ad emendare il
codice penale allora in vigore (cd. codice Zanardelli), al
19 ottobre 1930 giorno in cui venne promulgato il codice,
realizzato tecnicamente sotto la direzione del Manzini, e
con Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 26 novembre 1930, n. 251, supplemento
ordinario.
Il regio decreto di promulgazione riporta in calce le firme
del Re d'Italia Vittorio Emanuele III, dell'allora Capo del
Governo Benito Mussolini, e del Ministro della Giustizia
(Guardasigilli) Alfredo Rocco; per questo il Codice penale
viene chiamato Codice Rocco. PUR VARIAMENTE MODIFICATO
NEL CORSO DEGLI ANNI, ANCHE IN SEGUITO ALLE SENTENZE DELLA
CORTE COSTITUZIONALE, IL CODICE PENALE DEL 1930 È TUTT'ORA
IN VIGORE. Numerose sono state le Commissioni di studio che
hanno redatto relazioni ed articolati per l'approvazione di
un nuovo Codice Penale e da più parti politiche il Codice
Rocco è stato ampiamente criticato. In molti punti è ormai
obsoleto e necessiterebbe di una formulazione ex novo, così
come è stato fatto con il codice di procedura penale nel
1988.
7 ottobre 2012 18:35 - galletto2
solo una mente fascista poteva partorire una legge che porta
il loro nome,i manganellatori si possono trovare ovunque,ma
chi abusa del suo potere e tipicamente fascista
ideologicamente parlando,ed i militari che ne hanno fatto
abuso questo hanno dimostrato picchiando fino ad ammazzare
un ragazzo colpevole di vivere in un paese che predica
libertà ed ammazza i suoi figli a manganellate.
5 ottobre 2012 23:12 - Costello
@galletto2 guarda che i "fascisti" non c'entrano proprio
niente.. come non c'entrano i "ciellini", o i "comunisti" o
chicchessia.
Qua si tratta di ignoranza e bigottismo dilagante, e perché
no..anche un po di disturbi psichici. Nessuno con un
briciolo di intelligenza, di destra o di sinistra, accetta
che una persona venga ammazzata per 20g. ma nemmeno per
20kg. Se credi che tutti i poliziotti, tutti i magistrati, e
in generale tutta l'amministrazione giudiziaria sia a favore
di questo schifo (perché in altro modo non riesco a
definirlo) hai, senza offesa, il prosciutto sugli occhi.
5 ottobre 2012 17:33 - gustavo
Se fosse il mio di fratello non aspetterei certo i pm...
5 ottobre 2012 8:58 - galletto2
non siete soli,la famiglia cucchi ormai si chiama famiglia
Italia,siamo tutti con voi,i fascisti fuori dalla società
civile,i manganellatori i picchiatori gli assassini sono
giudicati 2 volte,prima dalla società civile e poi quella
divina.Stefano vivrà per sempre in ognuno di noi
4 ottobre 2012 18:57 - minotauro5801
mica siete i soli che siete stufi, credo che siamo una gran
massa!!!