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29 agosto 2012 1:10 - chinaski
"L'alcol e' da sempre la sostanza psicotropa maggiormente sperimentata e consumata dai sedicenni, nonostante il suo uso sia loro vietato o limitato in molti Paesi"

Ma guarda un pò che cosa strana, sono davvero meravigliato alla lettura di una simile notizia, come mai i sedicenni consumano alcool se è a loro vietato? Non è possibile 'sta cosa...

"Invece per il binge drinking (cinque o piu' bevute in un'unica occasione), il nostro Paese con il 35% si assesta sotto il 39 di media, a dimostrazione di una differente 'cultura del bere'. Inoltre, rispetto alla rilevazione del 2007, tra gli studenti italiani si registra un lieve calo".

Che questa "cultura del bere" non sia altro che il frutto di una sana "autoregolamentazione" e una gestione dell'alcool all'interno delle famiglie senza il bisogno di assurde proibizioni poliziesche? Forse che forse....?

La sostanza illegale piu' sperimentata dagli studenti europei almeno una volta nella vita e' la cannabis (hashish o marijuana). "E l'Italia e' ancora tra le prime dieci nazioni con il 21% (24% maschi, 18 femmine) contro il 17% di media.

Questo è un falso. Non è assolutamente possibile, noi abbiamo la migliore legislazione a livello mondiale, tutto il mondo prende esempio da noi, abbiamo il DPA, guidato da un autentico genio delle neuroscienze a livello mondiale come il Prof. Serpelloni che ci illumina....non è possibile, è una bufala di certo!
28 agosto 2012 21:42 - marco25g
Anche Espad sembra che abbia scoperto l'acqua calda, bastava seguire i rapporti dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze OEDT dal 2009, ovvero da quando sono cominciati ad arrivare i primi rapporti sui consumi di stupefacenti nell'Italia "ovvero, dopo l'applicazione della legge Fini-Giovanardi".

Più del 25% di incremento annuo "o giù di li" tra 15/64 anni (il top europeo dell'incremento!).

Infatti nel rapporto OEDT, parlando in generale, ma "chiaramente" rivolgendosi in particolare all'Italia, hanno affermato:

"I paesi che hanno aumentato le sanzioni per la detenzione di cannabis sono rappresentati nel grafico con linee tratteggiate mentre quelli che hanno diminuito le sanzioni da linee continue.
L’ipotesi dell’impatto legale, nella sua forma più semplice, afferma che una modifica della legge conduce a una modifica della prevalenza, con un aumento delle sanzioni che determina un calo del consumo di sostanze stupefacenti e una diminuzione delle sanzioni che porta a un aumento del consumo di sostanze stupefacenti.
Su questa base, dopo la modifica le linee tratteggiate scenderebbero verso il basso e quelle continue salirebbero verso l’alto.
Tuttavia in questo decennio, per i paesi in questione, non può essere osservata alcuna associazione semplice tra le modifiche legali e la prevalenza del consumo di cannabis."

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze - Rapporto 2011 - Grafico pag. 49, Capitolo 3 "Cannabis"
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_143743_IT_E MCDDA_AR2011_IT.pdf

Se alcuni ipocriti pensano che il solo aumento dei consumatori di cannabis non dimostra un aumento generale di tutte le altre sostanze, dobbiamo considerare che le sanzioni sono aumentate in modo sproporzionato proprio per la cannabis e ci sarebbe da stupirsi se molte persone non avessero ripiegato su altre sostanze "droghe più pesanti e più tossiche" ma dal minor costo e rischio giuridico.

(in Italia, adesso, è perfettamente uguale farsi "beccare" con 3 grammi di marijuana o con 3 grammi di eroina:
Soltanto che 3 grammi di marijuana corrisponde a tre spinelli e ad un valore "massimo" di € 10, mentre 3 grammi di eroina corrispondono ad oltre 30 dosi ed a qualche centinaio di euro di valore).

Lo stesso vale per le maggiori quantità di stupefacenti (a scopo di spaccio), chi traffica centinaia di chili di stupefacenti "eroina e cocaina, con dei guadagni milionari", rischia quanto chi coltiva una pianta di cannabis in casa propria "anche se chiaramente lo fa per uso personale".
Da 4 a 20'anni di carcere anche se è palese il suo uso privato e terapeutico.
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