"L'alcol e' da sempre la sostanza psicotropa maggiormente
sperimentata e consumata dai sedicenni, nonostante il suo
uso sia loro vietato o limitato in molti Paesi"
Ma guarda un pò che cosa strana, sono davvero meravigliato
alla lettura di una simile notizia, come mai i sedicenni
consumano alcool se è a loro vietato? Non è possibile 'sta
cosa...
"Invece per il binge drinking (cinque o piu' bevute in
un'unica occasione), il nostro Paese con il 35% si assesta
sotto il 39 di media, a dimostrazione di una differente
'cultura del bere'. Inoltre, rispetto alla rilevazione del
2007, tra gli studenti italiani si registra un lieve calo".
Che questa "cultura del bere" non sia altro che il frutto di
una sana "autoregolamentazione" e una gestione dell'alcool
all'interno delle famiglie senza il bisogno di assurde
proibizioni poliziesche? Forse che forse....?
La sostanza illegale piu' sperimentata dagli studenti
europei almeno una volta nella vita e' la cannabis (hashish
o marijuana). "E l'Italia e' ancora tra le prime dieci
nazioni con il 21% (24% maschi, 18 femmine) contro il 17% di
media.
Questo è un falso. Non è assolutamente possibile, noi
abbiamo la migliore legislazione a livello mondiale, tutto
il mondo prende esempio da noi, abbiamo il DPA, guidato da
un autentico genio delle neuroscienze a livello mondiale
come il Prof. Serpelloni che ci illumina....non è
possibile, è una bufala di certo!
28 agosto 2012 21:42 - marco25g
Anche Espad sembra che abbia scoperto l'acqua calda, bastava
seguire i rapporti dell'Osservatorio europeo delle droghe e
delle tossicodipendenze OEDT dal 2009, ovvero da quando sono
cominciati ad arrivare i primi rapporti sui consumi di
stupefacenti nell'Italia "ovvero, dopo l'applicazione della
legge Fini-Giovanardi".
Più del 25% di incremento annuo "o giù di li" tra 15/64
anni (il top europeo dell'incremento!).
Infatti nel rapporto OEDT, parlando in generale, ma
"chiaramente" rivolgendosi in particolare all'Italia, hanno
affermato:
"I paesi che hanno aumentato le sanzioni per la detenzione
di cannabis sono rappresentati nel grafico con linee
tratteggiate mentre quelli che hanno diminuito le sanzioni
da linee continue.
L’ipotesi dell’impatto legale, nella sua forma più
semplice, afferma che una modifica della legge conduce
a una modifica della prevalenza, con un aumento delle
sanzioni che determina un calo del consumo di sostanze
stupefacenti e una diminuzione delle sanzioni che porta
a un aumento del consumo di sostanze stupefacenti.
Su questa base, dopo la modifica le linee tratteggiate
scenderebbero verso il basso e quelle continue salirebbero
verso l’alto.
Tuttavia in questo decennio, per i paesi in questione,
non può essere osservata alcuna associazione semplice tra
le modifiche legali e la prevalenza del consumo di
cannabis."
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
- Rapporto 2011 - Grafico pag. 49, Capitolo 3 "Cannabis"
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_143743_IT_E
MCDDA_AR2011_IT.pdf
Se alcuni ipocriti pensano che il solo aumento dei
consumatori di cannabis non dimostra un aumento generale di
tutte le altre sostanze, dobbiamo considerare che le
sanzioni sono aumentate in modo sproporzionato proprio per
la cannabis e ci sarebbe da stupirsi se molte persone non
avessero ripiegato su altre sostanze "droghe più pesanti e
più tossiche" ma dal minor costo e rischio giuridico.
(in Italia, adesso, è perfettamente uguale farsi "beccare"
con 3 grammi di marijuana o con 3 grammi di eroina:
Soltanto che 3 grammi di marijuana corrisponde a tre
spinelli e ad un valore "massimo" di € 10, mentre 3 grammi
di eroina corrispondono ad oltre 30 dosi ed a qualche
centinaio di euro di valore).
Lo stesso vale per le maggiori quantità di stupefacenti (a
scopo di spaccio), chi traffica centinaia di chili di
stupefacenti "eroina e cocaina, con dei guadagni milionari",
rischia quanto chi coltiva una pianta di cannabis in casa
propria "anche se chiaramente lo fa per uso personale".
Da 4 a 20'anni di carcere anche se è palese il suo uso
privato e terapeutico.