Ma Antonio Maria Costa è andato in pensione? Se si con la
massima?
6 luglio 2012 15:57 - tutticontroladroga
"leberalizzazione" una tesi foraggiata da chi ne deve trarre
un beneficio economico!
6 luglio 2012 15:43 - marcellopietrantoni
Vent’anni di narcosale ma in Svizzera la tossicodipendenza
è in aumento
Un Rapporto della Confederazione Svizzera svela: la
situazione sanitaria dei tossicodipendenti è critica e il
consumo di sostanze psicoattive è un problema sempre più
grave.
«Caro signor sindaco (…) le scrivo per farle presente la
mia preoccupazione concernente la possibile sperimentazione
a Torino delle “narcosale”». Così il direttore
dell’ufficio della droga e del crimine delle Nazioni
Unite, Antonio Maria Costa, scriveva all’allora sindaco di
Torino, Sergio Chiamparino, preoccupato per la proposta
seguita all’intensa campagna dell’Associazione Radicale
Aglietta a favore della cosiddette “stanze del buco”.
Costa aveva anche ammonito il ministro Livia Turco che si
era schierata a supporto della campagna radicale: «Questo
servizio non protegge la salute dei tossicodipendenti (…)
le città che le hanno sperimentate (la invito a visitarne
alcune con me: Zurigo, Vancouver, Sidney, Amsterdam, Madrid)
mostrano che nella zona presso le narcosale la droga viene
trafficata, senza ridurre l’accesso alla stessa. Si sente
dire che le narcosale aiuterebbero a concentrare i
tossicodipendenti lontano dalle zone residenziali di Torino
(…) a Torino, come altrove, chiedo di offrire ai
tossicodipendenti servizi non stigmatizzati né
discriminanti». Eppure, nonostante l’opposizione convinta
delle Nazioni Unite che, dati alla mano, si sono sempre
opposte alle narcosale, i radicali stanno riprovando a
introdurle anche Italia. E che il tentativo si spostasse da
Torino a Milano era prevedibile, dato che già in campagna
elettorale erano emerse le posizioni del candidato sindaco
Giuliano Pisapia che a Montecitorio aveva parlato
dell’«abolizione delle pene edittali eccessive che
colpiscono in maniera oltremodo pesante i semplici
consumatori e i piccoli spacciatori» e del «bisogno di
incentivare le narcosalas».
Gli ultimi rapporti internazionali sulla droga hanno però
aumentato le preoccupazioni dell’Onu e l’opposizione
alle misure della “riduzione del danno”. Secondo le
Nazioni Unite, a 20 anni dall’istituzione delle “stanze
del buco”, in Svizzera il numero di tossicodipendenti da
droghe pesanti si aggirava intorno a 30 mila. A rivelarlo
era il rapporto dell’organismo delle Nazioni Unite,
International Narcotics Control Board, del marzo 2005: la
Svizzera era uno dei pochi paesi europei in cui il consumo
di cocaina e anfetamine era in aumento. Non solo, in base ai
dati dell’Ufficio Federale della Polizia svizzera, nel
2005 i morti per droga erano stati 211, quando la media
della prima metà del decennio era stata di 189. Nel 2006 il
rapporto Onu sulle droghe parlava di stabilizzazione
dell’uso di droghe in Occidente tranne che Svizzera. Ma
allora perché il Rapporto sulle droghe 2006/2011 della
Confederazione Svizzera parla di diminuzione dei dipendenti
da eroina? «Il rapporto dice una cosa che sta accadendo in
tutto il mondo, come si evince anche dai dati delle Nazioni
Unite. Ma questo non significa che i consumatori di droga
siano in calo». A spiegarlo a Tempi.it è un medico di
Zurigo, membro della Aids Informazione Svizzera,
associazione che si occupa anche del legame fra le politiche
sulla droga e l’aumento dell’Hiv. In effetti, il
Rapporto della Confederazione ammette che nonostante ciò,
«la situazione sanitaria dei tossicodipendenti rimane
critica e il consumo misto di sostanze psicoattive
costituisce un problema sempre più grave». Infatti, quello
che si evince dai dati svizzeri è un aumento dell’uso di
altre droghe come la cocaina, l’ecstasy e la canapa
indiana, spesso utilizzate anche insieme». Il problema
della droga è quindi più ampio. «La mentalità liberal
che ha proposto le stanze del buco è quella della
cosiddetta “riduzione del danno”, ma accettando la droga
come parte della società non si può sconfiggerla. Infatti
i drogati aumentano». Solo che poi danno fastidio. «Ecco
perché li si rinchiude in queste stanze senza guarirli, ma
tenendoli buoni e somministrando droga gratis. Non penso sia
umano trattare chi soffre di questa dipendenza come un
irrecuperabile: lo dicono le migliaia di persone uscite da
questo tunnel».
Eppure in Italia si dibatte delle narcosale, anche se
l’eroina non è più il primo problema nell’ambito delle
dipendenze: «Questo fa capire che il tentativo è
pretestuoso. Istituendo le stanze del buco per arginare il
fenomeno della droga, si crea al contrario una mentalità
che in qualche modo ne accetta l’uso. Tutto ciò è
deleterio, anche perché in Svizzera non solo le dipendenze
non diminuiscono, ma le politiche scelte attirano persone
alla droga anche da altri Stati. In Italia, poi, le
associazioni e comunità che si occupano del recupero dei
drogati sono molte e lavorano spesso bene e con successo».
Le Nazioni Unite hanno più volte risollevato il problema.
Nel Word Drug Report del 2001, ad esempio, è emerso che
«le politiche proibizioniste hanno assicurato che il numero
totale di dipendenti è contenuto dalle sanzioni legali che
influenzano il comportamento dei cittadini». Tanto che, si
legge, «grazie alle sanzioni contro la droga l’uso
dell’oppio è diminuito di un terzo in cento anni, dal
1907 al 2007». Inoltre, l’articolo 33 della Convenzione
dei diritti umani dice che gli Stati devono prendere misure
appropriate, incluse quelle legislative e amministrative,
sociali ed educative per proteggere i bambini dall’uso
illecito delle droghe. «La legalizzazione invece invia un
messaggio tacito che l’uso della droga è accettabile».
Infine, l’articolo 4 della Convenzione Onu del 1961
obbliga gli Stati membri a limitare la distribuzione di
droga ai fini medicinali, quali la paliazione, e
scientifici: «Quindi da un punto di vista meramente legale
tali strutture violano le Convenzioni internazionali per il
controllo della droga».
5 luglio 2012 17:59 - tutticontroladroga
SterziAMO verso la pace!
2 luglio 2012 18:25 - aandromedaa
@Vittime_della_droga come parametrizziamo la guerra in
Afghanistan nella diffusione dell'eroina?
Il modello diventa esponenziale?
2 luglio 2012 18:24 - aandromedaa
@Vittime_della_droga: E' uno scoop? Vuoi dire che Riccardo
C. Gatti è il successore di Serpelloni?
Milano capitale delle cocaina non gli basta!!!!
@_@Claudietta non dirmi che questo fantomatico "osservatorio
nazionale delle droga" è il DPA?
Allora è proprio vero che ci lavorano degli autentici
cialtroni, messi lì da preti ladri & assassini, che non
conoscono (come i loro superiori) le serie storiche degli
iscritti al sert & dei dati IPSAD utilizzati nei modelli
prevo.mat vedi:http://qr.net/iInt
Ecco perché il DPA non pubblica i dati aggiornati della
relazione 2012, ricavati tra l'altro con il farlocco
http://espad.drugfreedu.org, oppure si può valutare il
modello predittivo ovvero confrontare le previsioni con i
dati osservati!!!!
2 luglio 2012 10:14 - Vittime_della_droga
Cara Claudietta, l’Osservatorio Nazionale delle Droghe
interpellato sulla previsione dei consumi di PRevo.Lab ha
così commentato: Non comprendiamo le basi scientifiche di
tali proiezioni che appaiono, sulla base di dati
pluriennali di nostra conoscenza, non coerenti con i trend
che stiamo osservando negli ultimi 4 anni. Non comprendiamo
inoltre l’utilità di queste stime di proiezioni a 3 anni,
in considerazione anche della forte variabilità e
imprevedibilità del mercato illecito delle sostanze
stupefacenti, come già ampiamente dimostrato in passato,
rispetto alle precedenti stime. Nulla toglie però che per
scopi di ricerca, si possano utilizzare metodi e ipotesi
diverse e variegate nell’intento di voler esplorare e
disegnare sempre nuovi scenari che andranno comunque
convalidati con osservazioni statistiche epidemiologiche nei
prossimi tre anni.
30 giugno 2012 21:44 - aandromedaa
L'eroina aumenta sia per gli effetti delle iniziative di
dissuasione contro la Cannabis,sia per la promozione e
diversificazione delle sostanze da parte del mercato
illecito colluso con la repressione. Determinante sarà
l'incidenza della mafia con lo stato nella prossima missione
ad Herat.