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16 settembre 2011 7:10 - morrisco
non ricordo bene,ma l'anno scorso o due anni fà in cantonTicino ad una "signora " e al suo accompagnatore furono trovati 8 kg. df cocaina in valigia,la "signora" era segretaria della lega a Roma........QUINDI ?
13 settembre 2011 10:07 - kozzu
MR.SERPELLONI! Se ha delle argomentazioni per rispondere, lo faccia. Pur credendo che gli utenti siano più informati di Lei, penso che Lei dovrebbe rispondere, altrimenti sarà considerato alla pari di Giovanardi...
Sono convinto però che non lo farà, perchè chi fa demagogia, spesso è privo di argomentazioni valide. Ma provi a rispondere almeno sul punto che riguarda la legge che sancisce il fatto, che finanziare la mafia sia meno grave che coltivare la canapa per uso personale..
13 settembre 2011 9:20 - IVAN.
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[Lui copiaincolla?... No problem; copioincollo anch'io.]



SERPELLONI: INCOMPETENZA O MALAFEDE?
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Questo utente che si nicka “Giovanni Serpelloni” non poteva fare un'uscita più infelice.

Infatti quello descritto dal suo post (10 settembre 2011 20:07) è un mondo immaginario, in cui la pioggia cade verso l'alto e la luna è una grossa arancia. Un'accozzaglia di proclami arbitrari completamente avulsi dal Mondo Reale.

E il DPA sarebbe in mano a...questa gente qui?!

Mi chiedo come sia possibile cercare un qualsivoglia Dialogo con questi sedicenti “esperti” che sul fenomeno-droga dimostrano di capirne meno di un qualunque contadinotto analfabeta.
Qui si tratta di INCOMPETENZA oppure di MALAFEDE (una delle due; non ci si scappa).

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Anche stavolta, infatti, l'ineffabile “Serpelloni” ha sciorinato il solito campionario di luoghi comuni della propaganda proibizionista, il cui succo si riassume nella frase:

«CHI COMPRA DROGA FINANZIA LE MAFIE!»

Ma che genio. E ci credo che i proventi della droga finiscono alle mafie: la droga è prodotta e commercializzata SOLTANTO DA ESSE!!

E anche se un Consumatore volesse prodursela IN PROPRIO per NON “finanziare le mafie”, grazie alla politica proibizionista rischierebbe MOLTO DI PIÙ rispetto al comprarla da uno spacciatore clandestino.
Quindi mr. “Serpelloni” si contraddice da solo fin dal titolo del suo goffo commento.



Ma questo “Serpelloni” è almeno consapevole di COSA si intenda con la parola “LEGALIZZAZIONE”?

Ed è consapevole dei vantaggi che una SENSATA Legalizzazione porterebbe a livello sociale, economico e salutistico?

Da quello che ha scritto, mi sembra proprio di NO.
Anzi; sembra uno che ignora persino le terminologie di base della propria professione.

Ma stia tranquillo, caro “capo del Dipartimento Politiche Antidroga”; questo non è uno dei soliti dibattiti senza contraddittorio che inscenate a tavolino, quindi possiamo anche offrirle volentieri qualche lezioncina sull'ABC del suo mestiere. Gratis.

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• LEGALIZZAZIONE
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In primis, distinguiamo la parola “Legalizzazione” da “Liberalizzazione”.

E senza “libere interpretazioni” del termine: quando si parla di “Legalizzazione”, bisogna intendere SOLO la Produzione e la Commercializzazione di sostanze stupefacenti sotto controllo STATALE, le quali potranno essere messe a disposizione SOLTANTO dei tossicodipendenti “abituali”, e RIGOROSAMENTE previo regolare certificato medico.
...e PUNTO! Nessun altro significato “personale” deve essere affibbiato al termine “Legalizzazione”.

Lo scopo primario della Legalizzazione è di TOGLIERE ALLA MALAVITA IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI.
(E collateralmente, la Legalizzazione porterebbe a maggiori controlli sulla QUALITÀ delle sostanze prodotte, evitando così centinaia di decessi per overdose.)



Vediamo quindi un'elenco delle possibili modalità applicative di una corretta Legalizzazione, e dei suoi relativi effetti:

1) LA DROGA VIENE PRODOTTA E COMMERCIALIZZATA DALLO STATO.
- Maggiori controlli della QUALITÀ, con conseguente riduzione del rischio di overdose;
- Riduzione del numero di tossicodipendenti a carico di strutture sanitarie statali.

2) LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO DEI TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI.
- Nessuna istigazione ad iniziare ad usarle per il semplice fatto che siano legali, quindi.

3) LE SOSTANZE VERRANNO COMMERCIALIZZATE AD UN PREZZO NOTEVOLMENTE RIDOTTO.
- Lo Stato recupera ampiamente i costi di fabbricazione;
- Viene immediatamente stroncata la concorrenza del mercato criminale;
- La malavita perde la sua principale fonte di introiti;
- Verrebbe a diminuire quella miriade di piccoli reati che molti tossicodipendenti sono costretti a commettere giornalmente per racimolare il costo di una dose (attualmente gonfiatissimo).

4) DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER MERO USO PERSONALE.
- Svuotamento delle carceri da molti detenuti fondamentalmente innocui per la società;
- Alleggerimento delle costrizioni penali per rei non pericolosi per terzi.

5) REINTRODUZIONE DELLE TABELLE DISTINTIVE TRA DROGHE “LEGGERE” e “PESANTI”.
- Comminazione di pene eque e proporzionali alla pericolosità sociale della specifica sostanza.
- Declassazione dei reati per consumo di certi tipi di sostanze leggere fondamentalmente innocue (Cannabis, Hashish).

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Vede, caro Giovanni? Queste sono “ARGOMENTAZIONI”.
I suoi, invece, sono semplici “PROCLAMI”.

Capisce la differenza?...Bene; allora non cerchi di rifilare le sue baggianate di propaganda da queste parti.



Rimane ancora il dubbio se la sua sia semplice INCOMPETENZA oppure MALAFEDE;
ma in entrambi i casi, non sono “virtù” con cui può sperare di reggere un confronto sul piano della Logica e del Raziocinio.

Saluti.



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12 settembre 2011 17:44 - kozzu
Mr. Serpelloni, voglio essere chiaro e farmi capire: d'accordo che drogarsi non è una necessità, ma l'uomo usa sostanze psicoattive da decine di migliaia di anni e la cosa che la sorprenderà è che le usa anche lei (sempre che non sia totalmente astemio).
2. Lei parla di ragazzi che comprando la canapa finanziano la mafia; lo fanno perchè sanno bene che finanziando la mafia si rischia di meno, che coltivandola da soli (andrebbero in galera).
3.la canapa è una medicina (caso mai non lo sapesse) dai molteplici usi. Il suo impiego a fini terapeutici dovrebbe essere legale gia da molto tempo..
Anche le altre droghe vengono gia impiegate in medicina da secoli..
4.le offerte terapeutiche di cui parla sono spesso più dannose (per la salute dell'individuo) delle droghe stesse

continuo ad avere un dubbio: è il Vaticano, oppure le lobby farmaceutiche ?
Quello che posso dire con certezza è che se la gente conoscesse le qualità terapeutiche della canapa, smetterebbe di comprare un sacco di medicinali sintetici e risparmierebbe un po di soldi. Le multinazionali perdrebbero miliardi..
E comunque risparmierebbe anche lo stato

Certo è che anche la mafia ci perderebbe un sacco di soldi, ma in ogni caso, che il motivo sia uno o l'altro, voi raccontate un sacco di favole.
12 settembre 2011 9:39 - pettine
@serpelloni (ahahahahaha)

l'unica soluzione è tassare gli stupefacenti, partedo dalla canapa che è innocua.

basta cazzate, la gente è informata e non crede alle vostre fandonie, finchè non legalizzate continuate a dimostrare solo una cosa: siete al soldo dei mafiosi.


quanto paga cosa nostra?
11 settembre 2011 12:45 - shugar
Dimenticavo, girate le parole come volete, abbiamo imparato a girarle come voi, intanto la gente su strada, parlo della maggioranza non e' scema...ladri
11 settembre 2011 12:43 - shugar
APD, Raccomandati ed inetti, stipendiati 'doro, difensori di certa lobby di merda
10 settembre 2011 20:07 - GiovanniSerpelloni
NON È IL PROIBIZIONISMO A DAR SOLDI ALLA MAFIA MA CHI COMPRA E CONSUMA DROGA.

Spesso si leggono slogan antiproibizionisti che accusano chi non vuole legalizzare e liberalizzare il consumo di droghe, di sostenere e promuovere i guadagni delle organizzazioni criminali quali la mafia, la camorra o la 'ndrangheta. Questo è anche affermato da Vasco Rossi nelle sue reprensibili esternazioni.
È necessario contestare questo sillogismo in quanto  demagogico ed  irrazionale  ed utilizzato strumentalmente solo per giustificare la legalizzazione delle droghe.
Nel rigettare questa grave accusa del "supportare le mafie" attraverso il proibizionismo, va considerato una cosa molto banale ma altrettanto vera e cioè che queste organizzazioni sono concretamente ed ampiamente supportate esclusivamente da tutte quelle persone che comprano droga dai loro spacciatori fornendo loro direttamente quel denaro che alimenta proprio le organizzazioni criminali. Questa è la semplice e lapalissiana realtà se si vuol vedere ma che da parte di alcuni non si vuole riconoscere. Chi compra droga finanzia le mafie!
I giovani sopratutto devono sapere che ogni singola dose acquistata finanzia la  criminalità e il terrorismo.  Ma chi dà quindi concretamente i soldi a questi criminali? Di chi è questa responsabilità? Sono proprio gli acquirenti diretti che acquistano le sostanze ad alimentare le mafie e non chi asserisce che è meglio non drogarsi e sanziona con leggi il consumo e punisce con la galera lo spaccio. Non c’è nessuno che  costringe i consumatori a comperare la cannabis e i suoi derivati, è solo una loro precisa e consapevole scelta per soddisfare  proprie aspettative di piacere, non certo per bisogni primari indifferibili.

Deve essere chiaro agli occhi di tutti che chi acquista anche una piccola dose di cannabis e derivati,  o di qualsiasi altra droga, per il proprio piacere personale finanzia la violenza e il mal affare delle organizzazioni criminali e del terrorismo. I soldi che vengono messi in mano ad uno spacciatore sono esclusivamente sotto la responsabilità di chi glieli dà. Non c’è nessuna giustificazione né morale, nè sociale, né legislativa che può assolvere o giustificare tale gesto individuale. La cannabis è una sostanza sicuramente tossica (o vogliamo discutere anche su questa evidenza scientifica?) ed è per questo che è illegale e ne viene vietato l'utilizzo e la diffusione, al pari di tante altre sostanze tossiche (e non necessariamente droghe) anche solo sospettate di essere dannose per la salute. Pertanto, chi la acquista sa scientemente che cosa sta facendo e non può scaricare la sua coscienza su responsabilità dello Stato che secondo alcuni movimenti dovrebbe renderle di libero e piu facile accesso, creando anche un reddito per lo stato sulla pelle dei cittadini.

Ben diversa è la situazione di chi, invece, è dipendente da cocaina o eroina e che può comunque fruire, in alternativa all’acquisto di droga dagli spacciatori, di valide offerte terapeutiche sicuramente efficaci e totalmente gratuite presso i servizi sanitari di tutte le Regioni.

Per tutto ciò, finanziare le mafie anche attraverso il piccolo acquisto di droga costituisce un atto moralmente inaccettabile e socialmente biasimabile. La prima responsabilità da invocare quindi è quella individuale e non delle leggi che regolamentano l'accesso a tali droghe.

Lo Stato non può proprio pensare di far aumentare la disponibilità e l'accesso di una sostanza tossica, pericolosa per la salute e in grado di compromettere fortemente il normale sviluppo neuropsichico e sociale degli adolescenti, quale è la cannabis, a scapito quindi della salute collettiva dei cittadini, nel tentativo del tutto illusorio di controllare i flussi dei finanziamenti che vengono generati dai consumatori a favore delle organizzazioni criminali. La legalizzazione porterebbe so ad un aumento dei consumi cosi come ampiamente dimostrato per l'alcol e il tabacco. La sanità pubblica e la società non può pagare un così alto prezzo e ci sono altri modi molto più efficaci per controllare tale fenomeno e il flusso di denaro conseguente, primo tra tutti la consapevolezza che deve avere ciascun individuo di buona coscienza di non acquistare né consumare droga foraggiando cosi le mafie.

Per ogni spinello acquistato e fumato, la mafia, la 'ndrangheta e la camorra ringraziano. Si, è vero, ma ringraziano proprio chi l'acquista, minorenne o maggiorenne che sia.
Acquistare cannabis dai criminali e fumarla per il proprio piacere, esponendo scientemente la propria salute e quella di terzi a rischi sanitari e sociali è un comportamento individuale socialmente inaccettabile e biasimabile.

La droga non è un bene primario e drogarsi non può essere in alcun modo considerato un diritto individuale. E’ demagogico ed ipocrita scaricare sullo Stato responsabilità, quali il comportamento di acquisto, che sono soprattutto del singolo e, per fortuna, solo di una piccola minoranza di cittadini italiani. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani per fortuna non usa droghe e non pensa che legalizzare tale uso sia serio, soprattutto per uno stato che deve proteggere la salute dei suoi cittadini ed educare i propri giovani a valori e stili di vita sani e nel rispetto della legalità.

Giovanni Serpelloni
Capo Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio Dei Ministri
7 settembre 2011 16:41 - CHICIVEDE
Grazie, Dottor Macrì....lei mi fa pensare che, una volta tanto, i soldi pubblici del suo stipendio siano giustificati dallo spessore intelletuale e dal coraggio istituzionale di chi lo riceve..ecco perchè, seguendo lo stesso ragionamento, l'ONOREVOLE gasparri e l'ONOREVOLISSIMO giovanardi dovrebbero invece "lavorare" gratis, ma solo dopo aver restituito quanto illegittimamnte ricevuto come retribuzione di un lavoro a danno dei cittadini...
6 settembre 2011 18:00 - shugar
Ah infine dimenticavo, negli USA arrestano per solo consuma nella maggioranza afroamericani, poi ci sono naturalmente le eccezioni dei PM del posto e di certi dipartimenti di polizia che cercano pubblicita' buttando Paris Hilton ecc. in prima pagina pe un po' di fumo, tanto per farsi la fama o forse carriera,

fate schifo
6 settembre 2011 17:24 - shugar
errata corrige in msg precedente: siamo circa 60.000.000 di individui...
6 settembre 2011 17:23 - shugar
La Lega sara' forse stata infiltrata per avere appalti no!?

Comunque quella della riflessione sulla "prohibition forsennata e crociata medievale come in Italia", certo che non puo' altro che aumentare i guadagni di mafie e politici corrotti, complici.

Siamo quanti in Italia, circa 060.000.000, ok!

Per controllare un dico un individuo ci vuole tutta una squadra di polizia/Carabinieri, ma quanto poliziotti dovrebbero essere per controllare tutti h24, milioni e milioni eppoi dai!!! viviamo in un paese ove non si riesce in certe regioni a fare il catasto, ove la polizia e carabinieri stanno chiusi in caserma di notte e di gg escono solo in forze, ove lo stato non conta na minchia!!!, ci siamo capiti...!? e neanche gli americani, USA, che mettono in galera chi solo fa uso di stupe ne vengono a capo, anzi vanno sempre a peggio e la svolta e' dietro l'angolo, viva Roosvelt e fanculo a tutti gli Aslinger
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