non ricordo bene,ma l'anno scorso o due anni fà in
cantonTicino ad una "signora " e al suo accompagnatore
furono trovati 8 kg. df cocaina in valigia,la "signora" era
segretaria della lega a Roma........QUINDI ?
13 settembre 2011 10:07 - kozzu
MR.SERPELLONI! Se ha delle argomentazioni per rispondere, lo
faccia. Pur credendo che gli utenti siano più informati di
Lei, penso che Lei dovrebbe rispondere, altrimenti sarà
considerato alla pari di Giovanardi...
Sono convinto però che non lo farà, perchè chi fa
demagogia, spesso è privo di argomentazioni valide. Ma
provi a rispondere almeno sul punto che riguarda la legge
che sancisce il fatto, che finanziare la mafia sia meno
grave che coltivare la canapa per uso personale..
13 settembre 2011 9:20 - IVAN.
.
[Lui copiaincolla?... No problem; copioincollo anch'io.]
SERPELLONI: INCOMPETENZA O MALAFEDE?
*****
Questo utente che si nicka “Giovanni Serpelloni” non
poteva fare un'uscita più infelice.
Infatti quello descritto dal suo post (10 settembre 2011
20:07) è un mondo immaginario, in cui la pioggia cade verso
l'alto e la luna è una grossa arancia. Un'accozzaglia di
proclami arbitrari completamente avulsi dal Mondo Reale.
E il DPA sarebbe in mano a...questa gente qui?!
Mi chiedo come sia possibile cercare un qualsivoglia Dialogo
con questi sedicenti “esperti” che sul fenomeno-droga
dimostrano di capirne meno di un qualunque contadinotto
analfabeta.
Qui si tratta di INCOMPETENZA oppure di MALAFEDE (una delle
due; non ci si scappa).
====================
Anche stavolta, infatti, l'ineffabile “Serpelloni” ha
sciorinato il solito campionario di luoghi comuni della
propaganda proibizionista, il cui succo si riassume nella
frase:
«CHI COMPRA DROGA FINANZIA LE MAFIE!»
Ma che genio. E ci credo che i proventi della droga
finiscono alle mafie: la droga è prodotta e
commercializzata SOLTANTO DA ESSE!!
E anche se un Consumatore volesse prodursela IN PROPRIO per
NON “finanziare le mafie”, grazie alla politica
proibizionista rischierebbe MOLTO DI PIÙ rispetto al
comprarla da uno spacciatore clandestino.
Quindi mr. “Serpelloni” si contraddice da solo fin dal
titolo del suo goffo commento.
Ma questo “Serpelloni” è almeno consapevole di COSA si
intenda con la parola “LEGALIZZAZIONE”?
Ed è consapevole dei vantaggi che una SENSATA
Legalizzazione porterebbe a livello sociale, economico e
salutistico?
Da quello che ha scritto, mi sembra proprio di NO.
Anzi; sembra uno che ignora persino le terminologie di base
della propria professione.
Ma stia tranquillo, caro “capo del Dipartimento Politiche
Antidroga”; questo non è uno dei soliti dibattiti senza
contraddittorio che inscenate a tavolino, quindi possiamo
anche offrirle volentieri qualche lezioncina sull'ABC del
suo mestiere. Gratis.
====================
• LEGALIZZAZIONE
*****
In primis, distinguiamo la parola “Legalizzazione” da
“Liberalizzazione”.
E senza “libere interpretazioni” del termine: quando si
parla di “Legalizzazione”, bisogna intendere SOLO la
Produzione e la Commercializzazione di sostanze stupefacenti
sotto controllo STATALE, le quali potranno essere messe a
disposizione SOLTANTO dei tossicodipendenti “abituali”,
e RIGOROSAMENTE previo regolare certificato medico.
...e PUNTO! Nessun altro significato “personale” deve
essere affibbiato al termine “Legalizzazione”.
Lo scopo primario della Legalizzazione è di TOGLIERE ALLA
MALAVITA IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE
DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI.
(E collateralmente, la Legalizzazione porterebbe a maggiori
controlli sulla QUALITÀ delle sostanze prodotte, evitando
così centinaia di decessi per overdose.)
Vediamo quindi un'elenco delle possibili modalità
applicative di una corretta Legalizzazione, e dei suoi
relativi effetti:
1) LA DROGA VIENE PRODOTTA E COMMERCIALIZZATA DALLO
STATO.
- Maggiori controlli della QUALITÀ, con conseguente
riduzione del rischio di overdose;
- Riduzione del numero di tossicodipendenti a carico di
strutture sanitarie statali.
2) LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO DEI
TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI.
- Nessuna istigazione ad iniziare ad usarle per il semplice
fatto che siano legali, quindi.
3) LE SOSTANZE VERRANNO COMMERCIALIZZATE AD UN PREZZO
NOTEVOLMENTE RIDOTTO.
- Lo Stato recupera ampiamente i costi di fabbricazione;
- Viene immediatamente stroncata la concorrenza del mercato
criminale;
- La malavita perde la sua principale fonte di introiti;
- Verrebbe a diminuire quella miriade di piccoli reati che
molti tossicodipendenti sono costretti a commettere
giornalmente per racimolare il costo di una dose
(attualmente gonfiatissimo).
4) DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER MERO
USO PERSONALE.
- Svuotamento delle carceri da molti detenuti
fondamentalmente innocui per la società;
- Alleggerimento delle costrizioni penali per rei non
pericolosi per terzi.
5) REINTRODUZIONE DELLE TABELLE DISTINTIVE TRA DROGHE
“LEGGERE” e “PESANTI”.
- Comminazione di pene eque e proporzionali alla
pericolosità sociale della specifica sostanza.
- Declassazione dei reati per consumo di certi tipi di
sostanze leggere fondamentalmente innocue (Cannabis,
Hashish).
=====================
Vede, caro Giovanni? Queste sono “ARGOMENTAZIONI”.
I suoi, invece, sono semplici “PROCLAMI”.
Capisce la differenza?...Bene; allora non cerchi di rifilare
le sue baggianate di propaganda da queste parti.
Rimane ancora il dubbio se la sua sia semplice INCOMPETENZA
oppure MALAFEDE;
ma in entrambi i casi, non sono “virtù” con cui può
sperare di reggere un confronto sul piano della Logica e del
Raziocinio.
Saluti.
.
12 settembre 2011 17:44 - kozzu
Mr. Serpelloni, voglio essere chiaro e farmi capire:
d'accordo che drogarsi non è una necessità, ma l'uomo usa
sostanze psicoattive da decine di migliaia di anni e la cosa
che la sorprenderà è che le usa anche lei (sempre che non
sia totalmente astemio).
2. Lei parla di ragazzi che comprando la canapa finanziano
la mafia; lo fanno perchè sanno bene che finanziando la
mafia si rischia di meno, che coltivandola da soli
(andrebbero in galera).
3.la canapa è una medicina (caso mai non lo sapesse) dai
molteplici usi. Il suo impiego a fini terapeutici dovrebbe
essere legale gia da molto tempo..
Anche le altre droghe vengono gia impiegate in medicina da
secoli..
4.le offerte terapeutiche di cui parla sono spesso più
dannose (per la salute dell'individuo) delle droghe
stesse
continuo ad avere un dubbio: è il Vaticano, oppure le lobby
farmaceutiche ?
Quello che posso dire con certezza è che se la gente
conoscesse le qualità terapeutiche della canapa,
smetterebbe di comprare un sacco di medicinali sintetici e
risparmierebbe un po di soldi. Le multinazionali perdrebbero
miliardi..
E comunque risparmierebbe anche lo stato
Certo è che anche la mafia ci perderebbe un sacco di soldi,
ma in ogni caso, che il motivo sia uno o l'altro, voi
raccontate un sacco di favole.
12 settembre 2011 9:39 - pettine
@serpelloni (ahahahahaha)
l'unica soluzione è tassare gli stupefacenti, partedo dalla
canapa che è innocua.
basta cazzate, la gente è informata e non crede alle vostre
fandonie, finchè non legalizzate continuate a dimostrare
solo una cosa: siete al soldo dei mafiosi.
quanto paga cosa nostra?
11 settembre 2011 12:45 - shugar
Dimenticavo, girate le parole come volete, abbiamo imparato
a girarle come voi, intanto la gente su strada, parlo della
maggioranza non e' scema...ladri
11 settembre 2011 12:43 - shugar
APD, Raccomandati ed inetti, stipendiati 'doro, difensori di
certa lobby di merda
10 settembre 2011 20:07 - GiovanniSerpelloni
NON È IL PROIBIZIONISMO A DAR SOLDI ALLA MAFIA MA CHI
COMPRA E CONSUMA DROGA.
Spesso si leggono slogan antiproibizionisti che accusano chi
non vuole legalizzare e liberalizzare il consumo di droghe,
di sostenere e promuovere i guadagni delle organizzazioni
criminali quali la mafia, la camorra o la 'ndrangheta.
Questo è anche affermato da Vasco Rossi nelle sue
reprensibili esternazioni.
È necessario contestare questo sillogismo in quanto
demagogico ed irrazionale ed utilizzato
strumentalmente solo per giustificare la legalizzazione
delle droghe.
Nel rigettare questa grave accusa del "supportare le mafie"
attraverso il proibizionismo, va considerato una cosa molto
banale ma altrettanto vera e cioè che queste organizzazioni
sono concretamente ed ampiamente supportate esclusivamente
da tutte quelle persone che comprano droga dai loro
spacciatori fornendo loro direttamente quel denaro che
alimenta proprio le organizzazioni criminali. Questa è la
semplice e lapalissiana realtà se si vuol vedere ma che da
parte di alcuni non si vuole riconoscere. Chi compra droga
finanzia le mafie!
I giovani sopratutto devono sapere che ogni singola dose
acquistata finanzia la criminalità e il terrorismo. Ma
chi dà quindi concretamente i soldi a questi criminali? Di
chi è questa responsabilità? Sono proprio gli acquirenti
diretti che acquistano le sostanze ad alimentare le mafie e
non chi asserisce che è meglio non drogarsi e sanziona con
leggi il consumo e punisce con la galera lo spaccio. Non
c’è nessuno che costringe i consumatori a comperare la
cannabis e i suoi derivati, è solo una loro precisa e
consapevole scelta per soddisfare proprie aspettative di
piacere, non certo per bisogni primari indifferibili.
Deve essere chiaro agli occhi di tutti che chi acquista
anche una piccola dose di cannabis e derivati, o di
qualsiasi altra droga, per il proprio piacere personale
finanzia la violenza e il mal affare delle organizzazioni
criminali e del terrorismo. I soldi che vengono messi in
mano ad uno spacciatore sono esclusivamente sotto la
responsabilità di chi glieli dà. Non c’è nessuna
giustificazione né morale, nè sociale, né legislativa che
può assolvere o giustificare tale gesto individuale. La
cannabis è una sostanza sicuramente tossica (o vogliamo
discutere anche su questa evidenza scientifica?) ed è per
questo che è illegale e ne viene vietato l'utilizzo e la
diffusione, al pari di tante altre sostanze tossiche (e non
necessariamente droghe) anche solo sospettate di essere
dannose per la salute. Pertanto, chi la acquista sa
scientemente che cosa sta facendo e non può scaricare la
sua coscienza su responsabilità dello Stato che secondo
alcuni movimenti dovrebbe renderle di libero e piu facile
accesso, creando anche un reddito per lo stato sulla pelle
dei cittadini.
Ben diversa è la situazione di chi, invece, è dipendente
da cocaina o eroina e che può comunque fruire, in
alternativa all’acquisto di droga dagli spacciatori, di
valide offerte terapeutiche sicuramente efficaci e
totalmente gratuite presso i servizi sanitari di tutte le
Regioni.
Per tutto ciò, finanziare le mafie anche attraverso il
piccolo acquisto di droga costituisce un atto moralmente
inaccettabile e socialmente biasimabile. La prima
responsabilità da invocare quindi è quella individuale e
non delle leggi che regolamentano l'accesso a tali
droghe.
Lo Stato non può proprio pensare di far aumentare la
disponibilità e l'accesso di una sostanza tossica,
pericolosa per la salute e in grado di compromettere
fortemente il normale sviluppo neuropsichico e sociale degli
adolescenti, quale è la cannabis, a scapito quindi della
salute collettiva dei cittadini, nel tentativo del tutto
illusorio di controllare i flussi dei finanziamenti che
vengono generati dai consumatori a favore delle
organizzazioni criminali. La legalizzazione porterebbe so ad
un aumento dei consumi cosi come ampiamente dimostrato per
l'alcol e il tabacco. La sanità pubblica e la società non
può pagare un così alto prezzo e ci sono altri modi molto
più efficaci per controllare tale fenomeno e il flusso di
denaro conseguente, primo tra tutti la consapevolezza che
deve avere ciascun individuo di buona coscienza di non
acquistare né consumare droga foraggiando cosi le mafie.
Per ogni spinello acquistato e fumato, la mafia, la
'ndrangheta e la camorra ringraziano. Si, è vero, ma
ringraziano proprio chi l'acquista, minorenne o maggiorenne
che sia.
Acquistare cannabis dai criminali e fumarla per il proprio
piacere, esponendo scientemente la propria salute e quella
di terzi a rischi sanitari e sociali è un comportamento
individuale socialmente inaccettabile e biasimabile.
La droga non è un bene primario e drogarsi non può essere
in alcun modo considerato un diritto individuale. E’
demagogico ed ipocrita scaricare sullo Stato
responsabilità, quali il comportamento di acquisto, che
sono soprattutto del singolo e, per fortuna, solo di una
piccola minoranza di cittadini italiani. La stragrande
maggioranza dei cittadini italiani per fortuna non usa
droghe e non pensa che legalizzare tale uso sia serio,
soprattutto per uno stato che deve proteggere la salute dei
suoi cittadini ed educare i propri giovani a valori e stili
di vita sani e nel rispetto della legalità.
Giovanni Serpelloni
Capo Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio Dei Ministri
7 settembre 2011 16:41 - CHICIVEDE
Grazie, Dottor Macrì....lei mi fa pensare che, una volta
tanto, i soldi pubblici del suo stipendio siano giustificati
dallo spessore intelletuale e dal coraggio istituzionale di
chi lo riceve..ecco perchè, seguendo lo stesso
ragionamento, l'ONOREVOLE gasparri e l'ONOREVOLISSIMO
giovanardi dovrebbero invece "lavorare" gratis, ma solo dopo
aver restituito quanto illegittimamnte ricevuto come
retribuzione di un lavoro a danno dei cittadini...
6 settembre 2011 18:00 - shugar
Ah infine dimenticavo, negli USA arrestano per solo consuma
nella maggioranza afroamericani, poi ci sono naturalmente le
eccezioni dei PM del posto e di certi dipartimenti di
polizia che cercano pubblicita' buttando Paris Hilton ecc.
in prima pagina pe un po' di fumo, tanto per farsi la fama o
forse carriera,
fate schifo
6 settembre 2011 17:24 - shugar
errata corrige in msg precedente: siamo circa 60.000.000 di
individui...
6 settembre 2011 17:23 - shugar
La Lega sara' forse stata infiltrata per avere appalti
no!?
Comunque quella della riflessione sulla "prohibition
forsennata e crociata medievale come in Italia", certo che
non puo' altro che aumentare i guadagni di mafie e politici
corrotti, complici.
Siamo quanti in Italia, circa 060.000.000, ok!
Per controllare un dico un individuo ci vuole tutta una
squadra di polizia/Carabinieri, ma quanto poliziotti
dovrebbero essere per controllare tutti h24, milioni e
milioni eppoi dai!!! viviamo in un paese ove non si riesce
in certe regioni a fare il catasto, ove la polizia e
carabinieri stanno chiusi in caserma di notte e di gg escono
solo in forze, ove lo stato non conta na minchia!!!, ci
siamo capiti...!? e neanche gli americani, USA, che mettono
in galera chi solo fa uso di stupe ne vengono a capo, anzi
vanno sempre a peggio e la svolta e' dietro l'angolo, viva
Roosvelt e fanculo a tutti gli Aslinger