COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)  
19 febbraio 2011 20:23 - pic3568
il PdLR toscano del PD vincola strettamente quanto impropriamente le terapie con cannabinoidi alle cure palliative e terapie del dolore in pazienti gravi o terminali, scegliendo di limitare drasticamente quanto previsto e consentito dal quadro delle norme nazionali.
Di più. In Toscana è dal 2002 in vigore la D.G.R. 1052/2002 che, pur non citando espressamente i farmaci cannabinoidi, mette a carico del SSR tutti i farmaci importati ai sensi del DM 11-2-97, per tutti i medici che ne inoltrino legittima richiesta col consenso informato del malato.
" La delibera citata riguarda tutti i medicinali non registrati in Italia e quindi anche quelli oggetto del presente provvedimento legislativo." Lo si legge nel testo della pdlr a pag.9. I firmatari lo ammettono candidamente, senza però arrivare a dedurne che la Toscana è in effetti l'unica tra le Regioni italiane dove una L.R. sull'accesso alle cure con i farmaci cannabinoidi importati non serve (se non per limitarle): basterebbe semplicemente applicarla la delibera, anzichè solo citarla...
Nel testo del PdLR "Brogi", insieme alla non considerazione a fini concreti della normativa regionale corrente, sono presenti errori macroscopici (i cannabinoidi sono analgesici oppiacei di Tabella II sez.A; CBD e CBN sono stupefacenti presenti in Tab. II B; ecc.) ed errori interpretativi della "...legge 15-3-2010 n. 38 (Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore), di garantire il diritto del cittadino alla terapia del dolore e delle cure palliative (art. 1 della predetta legge) tramite la specificità terapeutica dei medicinali cannabinoidi." Chiunque può verificare l'art.1 qui:
http://www.fofi.it/ordinepv/Circolari/11517allp1.pdf : è un vero e proprio falso, addirittura Giovanardi
http://droghe.aduc.it/notizia/giovanardi+cannabis+terapeutic a+facili+entusiasmi_116643.php ha dovuto scomodarsi a smentire l'impropria associazione cannabis/cure palliative, che però si ripropone ciclicamente e continua a fare danni.
Tali 'imprecisioni' parrebbero avere il fine di sostenersi l'un l'altra, consentendo di spacciare un PdLR pesantemente limitativo rispetto alla corrente realtà normativa toscana come un esempio di coraggiosa apertura verso i malati, un traguardo di civiltà. Noi associazioni stiamo cercando di affrontare la faccenda tramite contatti diretti e non solo, ed ovviamente contiamo sul sostegno informato della società civile toscana e non solo, in aggiunta a quello (spesso non sufficiente, purtroppo) dei malati. Per convincere il consigliere Brogi, che probabilmente è stato turlupinato in buona fede, della necessità di ritirare e ripresentare il pdlr, o comunque in qualche modo di modificarlo radicalmente.
La Delibera della Giunta Regionale pugliese n° 308/2010, fotocopia della D.G.R. 470/2008 delle Marche, è anch'essa di segno limitativo, come peraltro l'unica altra delibera adottata nel nostro paese, quella della Provincia Autonoma di Bolzano (che offre il solo Sativex ad alcuni selezionati pazienti SM). Sono tutte quindi di segno esattamente opposto, rispetto al recente PdLR (un unico testo multiregionale) presentato da vari Consiglieri di diversi partiti (ma non ancora il Pd) in Lombardia, Lazio, Veneto, Piemonte, ed il 3 o 4 Marzo prossimi anche in Liguria, spesso con scarsa attenzione da parte dei media (chissà perchè?). Questo ultimo PdLR, unico nel suo genere perchè elaborato con la decisiva collaborazione di tre associazioni nazionali di pazienti e medici (PIC, ACT, LucaCoscioni), mira solo alla semplice applicazione della legge e non impone alcun limite non previsto dalla normativa nazionale di riferimento, mettendo al centro quindi le necessità dei malati invece di quelle della propaganda o della politica. Come commentare la citazione "..NON E' ESCLUSO che IN FUTURO si possa PREVEDERE di estenderlo anche per i pazienti A CASA SOTTO RIGIDO CONTROLLO MEDICO"? Rispetto a quanto sarebbe già possibile OGGI in Toscana (se la Sanità regionale e le Asl non boicottassero vergognosamente l'applicazione della delibera 1052/2002), ma anche rispetto alle Regioni che ancora non hanno alcuna legge in attesa di discussione, non ci sembra proprio che per il pdlr attualmente depositato in Toscana si possa parlare di "apertura alla terapia" e "centralità del malato". Insomma, purtroppo è ancora troppo presto per gli applausi.
19 febbraio 2011 6:16 - shugar
Bravi avanti cosi', in Alto Adige si fa la stessa cosa o meglio in day hospital, senza anticipi e balle varie, viva il Sudtirolo
14 febbraio 2011 22:11 - fabrizio7338
E, comunque, la loro somministrazione e' prevista solo quando altri farmaci non siano efficaci.

Ma lo vogliamo far capire alla gente che la canapa e' come la camomilla se assunta come tisana , che i danni sono dovuti alla combustione quando la si fuma e non al principio attivo(THC) !
Se ingerita con grassi animali(burro,latte) o vaporizzato con vulcano si hanno solo i benefici i danni li puo' provocare la combustione se fumata con pipe,bong,cartine,ecc.

E' importantissima nella terapia del dolore in quanto serve ad abbassare i dosaggi degli oppioidi e quindi a diminuirne gli effetti collaterali....potenziandosi gli effetti di thc e morfinici in sinergia , permette di abbassare i dosaggi di entrambe le sostanze !
Oltre ad essere i farmaci piu' sicuri che l'uomo conosca , ce' da dire che il thc non e' idrosolubile e quindi e' impossibile fare overdose , invece gli oppiacei sono idosolubili e ci si puo' morire d'overdose !
14 febbraio 2011 14:51 - Vlad
Inutile,non ci si vuole staccare da "stereotipi proibizionisti".Il concetto di mantenere la cannabis solo per delle lobby (strutturalmente gestite dall'industria farmaceutica)preferenziali come ospedali,mi sembra molto più utopistica della pensata di Giovanardi:il quale ha tentato di rinchiudere i consumatori di cannabis,in "comunità protette" per un fine assurdo. La domanda sorge spontanea....ed è una sorta di contrappeso politico.
Perchè il PD, si interessa solo ora di questa sterile opportunità per malati terminali? Forse che si trattasse di campagna elettorale? Visto che c'è: perchè non azzarda di più e considera anche persone,che dalla cannabis ne troverebbero degli indubbi benefici,senza essere per forza malati terminali? Le patologie che si riescono a curare o gestire per contrastare sindromi dolorose,ma non terminali o psichiche come "la PtsD".Un'idea la posso suggerire anch'io: perchè non aprire dei "Coffee shop" e poi chi riterrà di farne uso si arrangia?
  COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)