sarebbe bello poter anche far fare un test antidroga prima
del ballo, non sia mai che uno dei ballerini risulti
positivo e metta in pericolo la vita di tutti gli altri
facendo qualche movimento azzardato. strano che giovanardi
non si renda conto del rischio che corre non facendo della
"sana prevenzione" prima di un evento così importante per
la vita di miglioni di giovani che potrebbero cadere nell
tunnel senza uscita della droga.
credo che per dare l'esempio, e non sto scherzando, dovrebbe
realmente sottoporre ai test tutti i ballerini, i vari
giudici, tecnici, ospiti ecc.
alla fine giovanardi e co., con la loro ipocrisia, non
potrebbero essere veramente certi che in mezzo a tanti
giovani nessuno non si "droghi".
mi sembra che con le loro politiche abbiano costretto altri
eventi che radunavano migliaia di giovani nel segno della
musica, pace e condivisione ad emigrare in altri paese più
civilizzati, vedi rototom..ad esempio. mi sembra guisto
quindi vedere se realmente al ballo del dpa nessuno abbia
usato droghe.
29 novembre 2010 10:50 - Vlad
Queste iniziative: ben vengano se sono finalizzate ad
aggregare giovani e consentirgli di manifestare le proprie
attitudini artistiche.Ma ugualmente non si possono scordare,
le persone che nella dipendenza ci sono finite qualche tempo
fa,quando si veniva chiamati drogati,feccia inutile,esseri
da distruggere le caserme e nelle carceri. individui che
dovevano passare per le mani del duce...
"ah...se ci fosse stato lui" ho sentito dire, molteplici
volte nella mia vita.Però "lui non c'è" ed il problema si
è ingigantito.A migliaia siamo finiti nelle patrie
galere,senza che il problema abbia trovato delle risposte
concrete.I giovani sistematicamente "ci cadono" e qualcuno
riesce a trovare le proprie risposte esistenziali ai disaggi
sociali e famigliari. Il sottoscritto è riuscito a
"slegarsi",però una legge assurda come "la 309/90" a saputo
imprigionarmi ulteriormente e mi ha distrutto moralmente e
fisicamente,strappandomi tutto ciò che mi ero costruito a
fatica:con la sola forza interiore che mi distingue.Per
quanto riguarda le iniziative di Serpelloni e Giovanardi
troverebbero maggiore consenso se non fossero dirette al
solo pensiero xenofobo di: indottrinare i nuovi e lasciar
morire i vecchi nelle loro miserie anguste ed in totale
abbandono sociale ,familiare e politico. Se la morale dei
regimi, non si desta e non considera la vita, di eguale
dignità per tutti gli individui:credo inutile ogni
iniziativa "salva sani".Se non si cambia direzione e
approccio terapeutico, per i nuovi e vecchi non vi sara un
domani degno di essere vissuto. L'Italia,l'europa prenda
atto che: il proibizionismo è fallito da decenni,e il
rispetto della dignità umana ,passa anche dall'accettare
chi non condivide usanze e concetti popolari o
nazionalisti,da chi crede di avere il diritto di essere
uguale nonostante la sua diversità.Altrimenti,meglio
che:ritorni...lui e ci metta nei forni, immediatamente senza
torturarci per la nostra diversità.Senza l'ipocrisia di
salvare da una sostanza per dirottarti in un altra per
averne un doppio profitto:uno legale e uno illegale.Si
dicono cristiani? Bene: all'ora che si leggano il vangelo e
visto che ci sono, anche la bibbia.
29 novembre 2010 9:47 - Vlad
Probabilmente: avrà ragione Giovanardi se ritiene che,
proibire maniacalmente una condotta di vita diversa
dall'immaginario borghese,possa in qualche modo salvare il
futuro di migliaia di ragazzi, colpevoli di manifestare un
disagio causato da questo sistema anticostituzionale.La
totale differenza fra una sostanza proibita dallo stato come
la cannabis e sostanze legali come alcol e tabacco, sta
nella differenza che il regime di turno gli attribuisce,per
interessi che francamente si palesano in un concento di puro
profitto economico in un senso o in un altro.Personalmente
posso affermare senza paura di smentita che: con l'uso di
cannabis sto contrastando alcune patologie che mi hanno reso
l'esistenza una paranoia quotidiana.Patologie causate da un
proibizionismo demagogo,il quale ha di fatto distrutto la
mia vita e la speranza di vivere un futuro....il mio futuro
che: non sarebbe meno dignitoso di quello di Giovanardi.