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21 settembre 2010 16:54 - 4n70n54LL3
Ieri 20/09/2010 mi sono recato all' azienda sanitaria locale reparto psicoterapia per un colloquio-intake riguardo a dei problemi personali che sto attraversando. Avendo il mio medico di base riferito (4 mesi fa) che consumavo 3 gr. alla settimana di cannabis, la psicoterapeuta ha subito aperto con quel discorso. Avendo io molto altro da dire riguardo alle mie non meglio identificate turbe psichiche, le ho dettagliatamente raccontato tutta la mia vita in 30 minuti. Atti autolesionistici, distruggere oggetti, violenza verbale nei confronti degli altri, problemi ricorrenti da molto prima che conoscessi la cannabis. Il discorso si e' chiuso cosi': "se vuoi essere aiutato per i tuoi problemi, devi prima fare a meno della cannabis". Io: "Come scusi?" Lei: "Devi necessariamente non usare piu' nessuna sostanza".

Ma io non ne consumo, se non quando raccolgo, quindi non puoi stigmatizzare un' assunzione potenziale. Inoltre non vedo alcuna evidenza scientifica che colleghi i miei comportamenti all' assunzione di cannabis. Lei:"Io ti do il mio numero, quando avrai deciso di non utilizzare piu' cannabis, puoi chiamarmi e inizieremo la terapia."

Volete sapere dove si e' svolto questo colloquio? Ad Amsterdam, in un centro per malattie psichiatriche di Amsterdam. Perche' ho scritto questo commento? Per mettere in luce cosa sta per succedere...

E' salita l' estrema destra mascherata da centrodestra, e le direttive statali erano chiare sin dalla campagna elettorale: smantellare i coffeeshops, distruggere tutto cio' che e' stato costruito negli ultimi 34 anni. E per fare questo ci vogliono i soldati di regime, ovvero i medici di aziende parastatali e statali, oltre ai media, che e' pure superfluo aggiungere. Il tutto in barba (e in culo) alle evidenze scientifiche, come quelle dell' articolo sopra, che mostrano come la cannabis sia in realta' un palliativo, quando non una cura, per moltissime malattie, soprattutto mentali. Infatti la "povera" dottoressa era molto imbarazzata quando chiesi su che basi scientifiche lei identificasse il consumo di cannabis come concausa o causa di patologie. Molto, molto confusa e imbarazzata. Alla fine ha detto cosi': "Se vuoi avere la tua liberta', non chiamarmi." I tempi cambiano anche qui, prepariamoci per l' Olocausto del 2000.
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