Ieri 20/09/2010 mi sono recato all' azienda sanitaria locale
reparto psicoterapia per un colloquio-intake riguardo a dei
problemi personali che sto attraversando. Avendo il mio
medico di base riferito (4 mesi fa) che consumavo 3 gr. alla
settimana di cannabis, la psicoterapeuta ha subito aperto
con quel discorso. Avendo io molto altro da dire riguardo
alle mie non meglio identificate turbe psichiche, le ho
dettagliatamente raccontato tutta la mia vita in 30 minuti.
Atti autolesionistici, distruggere oggetti, violenza verbale
nei confronti degli altri, problemi ricorrenti da molto
prima che conoscessi la cannabis. Il discorso si e' chiuso
cosi': "se vuoi essere aiutato per i tuoi problemi, devi
prima fare a meno della cannabis". Io: "Come scusi?" Lei:
"Devi necessariamente non usare piu' nessuna sostanza".
Ma io non ne consumo, se non quando raccolgo, quindi non
puoi stigmatizzare un' assunzione potenziale. Inoltre non
vedo alcuna evidenza scientifica che colleghi i miei
comportamenti all' assunzione di cannabis. Lei:"Io ti do il
mio numero, quando avrai deciso di non utilizzare piu'
cannabis, puoi chiamarmi e inizieremo la terapia."
Volete sapere dove si e' svolto questo colloquio? Ad
Amsterdam, in un centro per malattie psichiatriche di
Amsterdam. Perche' ho scritto questo commento? Per mettere
in luce cosa sta per succedere...
E' salita l' estrema destra mascherata da centrodestra, e
le direttive statali erano chiare sin dalla campagna
elettorale: smantellare i coffeeshops, distruggere tutto
cio' che e' stato costruito negli ultimi 34 anni. E per fare
questo ci vogliono i soldati di regime, ovvero i medici di
aziende parastatali e statali, oltre ai media, che e' pure
superfluo aggiungere. Il tutto in barba (e in culo) alle
evidenze scientifiche, come quelle dell' articolo sopra, che
mostrano come la cannabis sia in realta' un palliativo,
quando non una cura, per moltissime malattie, soprattutto
mentali. Infatti la "povera" dottoressa era molto
imbarazzata quando chiesi su che basi scientifiche lei
identificasse il consumo di cannabis come concausa o causa
di patologie. Molto, molto confusa e imbarazzata. Alla fine
ha detto cosi': "Se vuoi avere la tua liberta', non
chiamarmi." I tempi cambiano anche qui, prepariamoci per l'
Olocausto del 2000.