cercano di curare i disturbi depressivi di cui ne soffre un
terzo della popolazione mondiale
se 1|3 del pop mond soffre di depressione è perché pur
essendo cojona vuole competere per essere il primo...noi che
ragioniamo e ci informaimo non ci ammazziamo... abbiamo Noi
Stessi ed il Nostro Pensiero Indipendente...
A frabrì... te voi ammazzà? E ammazzate! Ast'azzi?!?
6 agosto 2010 12:43 - qwerty
@fabrizio7338
...cosa ne sappiamo noi?
Forse qualcosina più di te!
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona
solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto
e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri
di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio
non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter
criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una
chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.
...la tua maleducazione, però, non lascia spazio ad
ulteriori commenti!
6 agosto 2010 9:40 - fabrizio7338
Ma che cazzo ne sapete voi della ketamina e del disturbo
bipolare ?
Basta a vedere complotti ovunque ce'
droga(farmaco).....invece di ringraziare questi scienziati
che cercano di curare i disturbi depressivi di cui ne soffre
un terzo della popolazione mondiale , riflettete prima di
dire cose che non sapete....
In Italia ce' un omicidio suicidio un giorno si' e uno no ,
i prossimi potreste essere voi....
5 agosto 2010 11:07 - qwerty
@lucillafiaccola1796 brava, bel post!!!
La pazzia di chi pubblica queste sciocchezze e pari alla
bramosia di denaro. Poiché, una generazione di dipendenti,
permette a certe persone di arricchirsi con i servizi
connessi al fenomeno!
E’ come gli agenti della forestale che bruciano i boschi
perché sanno che il loro lavoro è legato poi al
rimboschimento!
Non debellare le droghe, tutte le droghe, permette a questi
signori di continuare a mangiare sulla salute e sui cadaveri
ti tanta gente! SVEGLIA!!!
4 agosto 2010 20:10 - lucillafiaccola1796
Bisogna esserre PAZZI per bersi questa porkata!
La ketamina, 2-O-clorofenil-2metilamino cicloesanone,
derivato della fenciclidina (PCP), è un anestetico
generale, antagonista non competitivo dei recettori NMDA con
proprietà psicotrope. È definibile come un anestetico
“dissociativo”(1): la sua azione anestetica deriva
infatti dalla sua capacità di indurre uno stato di amnesia
e perdita di risposta agli stimoli dolorosi, in assenza di
perdita di coscienza(2). Fu proprio nell’ambito del suo
uso clinico come anestetico che emersero le proprietà
psicotrope della ketamina: fu infatti evidenziata una
reazione post-anestetica (fenomeno di emersione)
caratterizzata da stato confusionale ed allucinazioni,
comunque suscettibile al trattamento con diazepam. Questi
effetti avversi limitarono l’uso clinico della ketamina
all’ambito pediatrico, nonché alla medicina veterinaria.
Negli anni ’80 la ketamina iniziò ad essere utilizzata
nel mondo dei clubs proprio in conseguenza della sua
capacità di indurre allucinazioni ed esperienze
“extra-corporee”. Essendo una molecola la cui sintesi
clandestina risulta difficoltosa, la principale fonte di
immissione nel mercato deriva da furti in ospedali
veterinari. I nomi di strada usualmente usati per definirla
sono K, Special K, Vitamina K, Superacido(1,3).
Ad alti dosaggi si verificano rigidità muscolare, paralisi
e narcosi e, a dosaggi molto elevati, epilessia e coma. La
ketamina mette a dura prova il sistema cardiovascolare e un
trip è molto faticoso a livello fisico. Molte persone
parlano di esperienze di “quasi-morte”, di allucinazioni
e perdita della memoria.
In caso di uso frequente si verifica una dipendenza.
Rischi a lungo termine: la ketamina può portare alla
dipendenza; il consumo cronico favorisce l'insorgere di
stati di ansia e di depressione. Si pensa che la ketamina,
anche in minime quantità, possa portare a dei
malfunzionamenti di quelle aree cerebrali che regolano la
memoria, l'apprendimento e la percezione.