Pare che je rode er culo a giovanardi quando si usa la
cannabis come medicina , in quanto contrasta con le menzogne
che racconta da anni !
Dimettiti assassino dell'umanita' !
17 marzo 2010 23:31 - pic3568
Appurato finalmente che il Ddl 1771 sulla "agevolazione
della modalità prescrittiva" degli analgesici oppioidi di
tab.IIA compresi nell' allegato IIIbis per la terapia del
dolore non riguarda in alcun modo i cannabinoidi (per i
quali tale agevolazione non era necessaria, dato che sono
già inseriti in tab.IIB e non è mai stato necessario
utilizzare alcun ricettario speciale per la loro
prescrizione),
resta la necessità di chiarire che nulla impedisce ANCHE ai
medici specializzati in terapie del dolore o cure
palliative, al pari degli altri specialisti ospedalieri e
Mmg "di famiglia", di prescrivere tali farmaci e
prescrizioni galeniche, ai sensi del DM 11-2-97 o secondo le
modalità indicate nella tab. IIB. Del resto sono già
utilizzati per il trattamento di numerosi sintomi anche
dolorosi, relativi a varie patologie.
Sullo specifico argomento "dolore" il sito web del Ministero
della Salute correttamente riporta: "Da alcune evidenze
scientifiche risulterebbero proprietà che hanno i
cannabinoidi di ridurre i dosaggi degli analgesici oppiacei,
quali la morfina e i suoi analoghi, necessari a lenire il
dolore nei malati oncologici sottoposti a trattamenti
cronici, che, quindi, vanno incontro a fenomeni di
assuefazione, caratteristici degli oppiacei.
La necessità di aumentare sistematicamente i dosaggi degli
analgesici oppiacei, infatti, può portare alla comparsa di
effetti indesiderati, talvolta di grave entità, come il
blocco intestinale. La contemporanea somministrazione degli
oppiacei con i derivati della cannabis riduce la
probabilità dell’instaurarsi di tali effetti
indesiderati" (da
www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinali
Sostanze.jsp?id=43&menu=tera). Per una legge sarebbe stato
quantomeno inappropriato, nel merito e nella forma,
pretendere che ad alcuni medici sia preclusa la possibilità
di utilizzare in scienza e coscienza tale valida e lecita
opzione terapeutica.
Come ben sappiamo noi pazienti, ancora oggi l' ostacolo all'
accesso a tale terapia in ambito ospedaliero è
sostanzialmente la non disponibilità dei medici, spesso per
ignoranza della procedura, ad avvalersi della possibilità
di prescrivere tali farmaci, cui si aggiunge l' ostilità da
parte delle direzioni degli ospedali, che causa un illecito
rifiuto da parte delle farmacie ospedaliere di dar seguito
alle legittime richieste di importazione sottoscritte dagli
specialisti interni ai sensi del DM 11-2-97.
Non era compito del Ddl 1771, spetterà alle Regioni
eliminare gli ostacoli amministrativi alla fruizione
concreta di quanto già previsto dal sopracitato DM nel caso
di impiego in ambito ospedaliero di farmaci esteri.
Lasciando le indicazioni della terapia alla scienza e
coscienza dei vari specialisti, i quali auspicabilmente
cesseranno così di aver paura di esporsi a rappresaglie
professionali per questo, e contribuendo a ristabilire un
clima scientifico sereno e degno di un Paese civile, l'
unico che permette di mettere per davvero al centro le
necessità dei malati.
pero' mettiamoci l'anima in pace che 'sto cornuto rimarra'
in auge ancora per anni.
E questa gente in pensione non ci va mai ....
16 marzo 2010 18:46 - hunter_
pienamente daccordo con 4n70n54LL3
16 marzo 2010 17:38 - 4n70n54LL3
L' unico entusiasmo lo avro' solo quando Giovanardi se ne
andra' in pensione. Da tutta la vita sono oppresso da
persone come lui, io e tutta la mia generazione.