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18 marzo 2010 21:37 - fabrizio7338
Pare che je rode er culo a giovanardi quando si usa la cannabis come medicina , in quanto contrasta con le menzogne che racconta da anni !
Dimettiti assassino dell'umanita' !
17 marzo 2010 23:31 - pic3568
Appurato finalmente che il Ddl 1771 sulla "agevolazione della modalità prescrittiva" degli analgesici oppioidi di tab.IIA compresi nell' allegato IIIbis per la terapia del dolore non riguarda in alcun modo i cannabinoidi (per i quali tale agevolazione non era necessaria, dato che sono già inseriti in tab.IIB e non è mai stato necessario utilizzare alcun ricettario speciale per la loro prescrizione),
resta la necessità di chiarire che nulla impedisce ANCHE ai medici specializzati in terapie del dolore o cure palliative, al pari degli altri specialisti ospedalieri e Mmg "di famiglia", di prescrivere tali farmaci e prescrizioni galeniche, ai sensi del DM 11-2-97 o secondo le modalità indicate nella tab. IIB. Del resto sono già utilizzati per il trattamento di numerosi sintomi anche dolorosi, relativi a varie patologie.
Sullo specifico argomento "dolore" il sito web del Ministero della Salute correttamente riporta: "Da alcune evidenze scientifiche risulterebbero proprietà che hanno i cannabinoidi di ridurre i dosaggi degli analgesici oppiacei, quali la morfina e i suoi analoghi, necessari a lenire il dolore nei malati oncologici sottoposti a trattamenti cronici, che, quindi, vanno incontro a fenomeni di assuefazione, caratteristici degli oppiacei.
La necessità di aumentare sistematicamente i dosaggi degli analgesici oppiacei, infatti, può portare alla comparsa di effetti indesiderati, talvolta di grave entità, come il blocco intestinale. La contemporanea somministrazione degli oppiacei con i derivati della cannabis riduce la probabilità dell’instaurarsi di tali effetti indesiderati" (da www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinali Sostanze.jsp?id=43&menu=tera). Per una legge sarebbe stato quantomeno inappropriato, nel merito e nella forma, pretendere che ad alcuni medici sia preclusa la possibilità di utilizzare in scienza e coscienza tale valida e lecita opzione terapeutica.
Come ben sappiamo noi pazienti, ancora oggi l' ostacolo all' accesso a tale terapia in ambito ospedaliero è sostanzialmente la non disponibilità dei medici, spesso per ignoranza della procedura, ad avvalersi della possibilità di prescrivere tali farmaci, cui si aggiunge l' ostilità da parte delle direzioni degli ospedali, che causa un illecito rifiuto da parte delle farmacie ospedaliere di dar seguito alle legittime richieste di importazione sottoscritte dagli specialisti interni ai sensi del DM 11-2-97.
Non era compito del Ddl 1771, spetterà alle Regioni eliminare gli ostacoli amministrativi alla fruizione concreta di quanto già previsto dal sopracitato DM nel caso di impiego in ambito ospedaliero di farmaci esteri. Lasciando le indicazioni della terapia alla scienza e coscienza dei vari specialisti, i quali auspicabilmente cesseranno così di aver paura di esporsi a rappresaglie professionali per questo, e contribuendo a ristabilire un clima scientifico sereno e degno di un Paese civile, l' unico che permette di mettere per davvero al centro le necessità dei malati.

Pazienti Impazienti Cannabis
(P.i.c.)
http://www.pazienticannabis.org
17 marzo 2010 15:44 - sugar magnolia
D'ACCORDO CON VOI .....

pero' mettiamoci l'anima in pace che 'sto cornuto rimarra' in auge ancora per anni.
E questa gente in pensione non ci va mai ....
16 marzo 2010 18:46 - hunter_
pienamente daccordo con 4n70n54LL3
16 marzo 2010 17:38 - 4n70n54LL3
L' unico entusiasmo lo avro' solo quando Giovanardi se ne andra' in pensione. Da tutta la vita sono oppresso da persone come lui, io e tutta la mia generazione.
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