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Tossicodipendenza, la cannabis aiuta a uscirne
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Articolo di Paul Armentano *
26 aprile 2010 11:14
 
Per decenni coloro che si oppongono ad una modifica delle leggi sulla cannabis hanno affermato il falso mito secondo cui la cannabis sarebbe la sostanza che apre la porta all'abuso di droghe. Secondo quest'accusa, poiché decine di milioni di persone hanno consumato cannabis e solo una piccola minoranza di queste ha provato altre droghe, in qualche modo sarebbe la marijuana a provocare il consumo di droghe pesanti.
Ma se i riformatori hanno sempre ribadito, correttamente, che questa teoria non è supportata da alcun dato statistico (per esempio, il Governo Usa sostiene che quattro americani su dieci abbiano provato la cannabis, eppure meno del 2% della popolazione ha provato l'eroina), pochi hanno detto che per molte persone la cannabis puo' rappresentare una potente "sostanza d'uscita" dalla dipendenza da alcool, oppiacei o narcotici.
Per esempio:
  • Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Harm Reduction Journal dimostra che gli adulti che consumano cannabis hanno uguale o maggior successo nei programmi di recupero da tossicodipendenza rispetto a coloro che non ne fanno uso.
  • Una indagine del 2009 pubblicata sulla rivista scientifica Harm Reduction Journal ha rivelato che il 40 per cento degli intervistati utilizza cannabis come sostituto dell'alcool e il 26 per cento in sostituzione di droghe pesanti da cui erano dipendenti.
  • Uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica American Journal on Addictions ha rivelato un nesso tra il consumo moderato di cannabis e un migliore tasso di successo nel trattamento con naltrexone contro la dipendenza da oppiacei in programmi di recupero nello Stato di New York.
  • Una sperimentazione preclinica nel 2009, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che la somministrazione orale di Thc sopprime la suscettibilità alla dipendenza e al condizionamento da oppiacei.
Basandosi su questi studi ed altri dati scientifici, i ricercatori dell'Harborside Health Center di Oakland, in California, hanno avviato una sperimentazione dell'uso di cannabis in un programma di disintossicazione da eroina, medicinali, sigarette, alcool e altre sostanze che creano dipendenza. E' un procedimento chiamato "sostituzione", e fa parte di una nuova strategia basata sulla riduzione del danno.
Sarà interessante vedere i risultati nei prossimi mesi - come anche la reazione (o meglio, l'isteria) da parte delle comunità di recupero tradizionali.
Ci si può aspettare che i risultati della sperimentazione di Harborside contribuirà a smontare ulteriormente la nozione della cannabis come droga "d'entrata", e a rafforzare il concetto che questa pianta, in realtà , può costituire uno strumento utile per combattere la tossicodipendenza.

* vice direttore di Norml
 
 
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