testata ADUC
Scuolabus Vercelli/droga. Non confondere tracce di cannabis nel sangue con alterazione fisica e psichica
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Pietro Yates Moretti
10 maggio 2007 11:19
 
Da qualche ora i siti Internet di quotidiani e le agenzie di stampa mettono in primo piano le "tracce di cannabis" trovate nel sangue del conducente dello scuolabus che si e' ribaltato ieri a Vercelli, provocando la morte di un bambino.
Vorremmo far presente, specialmente in questo periodo di rinnovato furore proibizionista da destra e da sinistra, che "tracce" di cannabis nel sangue non significa necessariamente che il conducente fosse sotto l'influenza di sostanze stupefacenti al momento dell'incidente. La cannabis puo' essere trovata nel sangue anche giorni e settimane dopo averla consumata per l'ultima volta. Se passasse l'equazione antiscientifica tracce=intossicazione, giungeremmo ad una criminalizzazione senza precedenti del consumo di cannabis. Chiunque, dei milioni di consumatori di cannabis, si metta alla guida anche dopo svariate settimane successive al consumo di uno spinello, rischierebbe il carcere, la revoca della patente e la confisca del mezzo.
Ricordiamo che il Codice della Strada vieta la guida in stato di "alterazione fisica e psichica". Uno spinello fumato giorni addietro, anche se rintracciabile nel sangue, non provoca alterazione se non per poche ore. Solo se dimostrabilmente il conducente dello scuolabus aveva consumato cannabis nelle ore immediatamente precedenti all'incidente, egli dovra' incorrere nelle giustamente severe sanzioni amministrative e penali previste dal Codice della Strada.
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS