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Obiettivo Droga zero…. Favole, favole basate su profonda ignoranza, analfabetismo funzionale… o imbroglio??
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Articolo di Carla Rossi *
10 agosto 2019 11:37
 

 Il ministro Matteo Salvini dice ufficialmente:

Voglio vivere in un paese dove i miei figli crescano con la certezza che chi spaccia droga di qualunque genere e quantità finisca in galera, almeno per un buon periodo di tempo. Droga zero: è questo l'obiettivo e sono sicuro che ci arriveremo".

Analoghe parole furono dette anche da Pino Arlacchi nel 1998, quando era a capo di UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), e con tale obiettivo fece grandi “regalie” ai Talebani, che per un anno nascosero il prodotto delle coltivazioni di oppio, per poi tirarlo fuori l’anno dopo e aumentare le coltivazioni e il prodotto negli anni successivi. Stiamo osservando (da oltre un decennio) una seconda onda epidemica di consumo di eroina nel Paesi occidentali, come ci dice OCSE (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) che ha dedicato un libro a questo problema, e una prima ondata in Europa orientale, come risulta dai volumi UNODC (World Drug Reports). Dal 2011 al 2016 (5 anni) si sono osservati aumenti dei decessi per overdose da eroina e oppioidi, come riportato nel libro OCSE, molto alti in alcuni Paesi:

- Media Paesi OCSE +21%
- Turchia +225%
- Svezia +134%
- Norvegia +11%
- Repubblica Ceca +133%
- Slovacchia + 41%

- Lituania + 85%
- Portogallo + 25%

In Italia l’aumento è stato di oltre il 22% dal 2016 al 2018 (2 anni), ma non se ne parla e, soprattutto, non ci si chiede il perché, né si studiano gli andamenti di altri indicatori, che si è tenuti a fornire all’Osservatorio europeo (EMCDDA), ma su cui non si basa, nè si è mai basata la politica antidroga dal 1990, perché i “politicanti sulla droga” ne sono ignari. Per l’eroina, per esempio, l’Istat (Istituto nazionale di statistica) ha stimato un aumento di oltre il 40% dell’entità della spesa dei soggetti consumatori per acquisto di eroina al dettaglio dal 2011 al 2014 (3 anni), anche se il costo base è rimasto costante o è persino diminuito, secondo informazioni dagli operatori dei servizi di riduzione del danno. Aumenta il guadagno per le organizzazioni criminali investito per riciclaggio soprattutto in corruzione e economia grigia, di cui parleremo in futuro.

Per completare vediamo se la soluzione proposta dal ministro Salvini è utilizzabile in realtà o è totalmente FALSA.

Salvini dice che ogni spacciatore deve essere messo in galera per un buon periodo di tempo.

Questo conferma che Salvini parla di politica sulle droghe (illegali) senza conoscere minimamente la situazione, riportata correttamente e ufficialmente nei rapporti della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), che sembra siano ignoti ai politici che si occupano di droghe illegali e anche al Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per mostrare quanto Salvini ignori totalmente, ma non solo lui, il mercato delle droghe illegali in Italia riportiamo la prevalenza della mano-d’opera di livello medio-basso del mercato nero delle droghe nella Tabella, dove sono anche le denunce annuali di tali soggetti, tratte dai rapporti DCSA (Direzione centrale dei Servizi Antidroga).

 

Stima della prevalenza della mano-d’opera del mercato delle droghe illegali di medio-basso livello che rischia di entrare in carcere (art.73 del DPR 309/90), denunce DCSA e indice dell’efficacia delle operazioni antidroga (numero di denunce / numero di lavoratori da denunciare per portarli in carcere).

 

Anno

Numero di lavoratori (stima) a rischio di carcere

Denunce DCSA

Indice di efficacia

2009

553480

36581

6.6%

2010

590061

39337

6.7%

2011

591728

37226

6.3%

2012

598454

35505

5.9%

2013

593497

33974

5.7%

2014

2015

437314

451373

29474

28047

6.7%

6.2%

2016

477980

32992

6.9%

2017

527241

35517

6.7%

2018

542623

35745

6.6%

 

Come si vede dalla tabella ogni anno si raggiungono con denunce al massimo il 6/7% dei soggetti che spacciano che, quando sono in carcere (non tutti i denunciati vi entrano), vengono subito sostituiti nello spaccio. Questo conferma anche che la quantità di sostanza sequestrata è compresa tra il 5% e il 10% (come ammesso dalla DIA) della quantità in vendita nel mercato nero, fatto confermato anche dalla costanza del prezzo base delle diverse sostanze (DCSA).

Allora se Salvini vuole ottenere quello che “spaccia” come politica per raggiungere l’assenza delle droghe illegali in Italia, ovvero distruggere il mercato nero, per mancanza di mano d’opera tutta in carcere, deve fornire auto e soggetti attivi alla DCSA pari a 20 volte gli attuali in servizio e anche costruire nuovi carceri, moltiplicando per 20 l’attuale disponibilità.

Non credo serva dire altro per mostrare la profonda ignoranza alla base dell’obiettivo che si dice che si può raggiungere, bluffando e imbrogliando chi segue le chiacchiere e ci crede, probabilmente per livello alto di analfabetismo funzionale, come dimostrato per gli Italiani dalle survey in proposito

 

* Carla Rossi, collaboratrice Aduc
(Universita' di Roma "Tor Vergata", Centro Studi Statistici e Sociali – delegata per il Partito Radicale all’UNODC, Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine)

 
 
 
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