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Cannabis e YouTube. Panoramica
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Articolo di Redazione
5 ottobre 2015 12:43
 
Il presentatore appare con dei grossi occhiali neri sul naso. Doug Benson, comico conosciuto per il suo amore della cannabis e del cinema, spiega perche' ha annullato le sue ultime trasmissioni. Non e' al meglio della propria forma in questo ultimi giorni. Una bella e grande tosse gli ha messo paura e non ha intenzione di dare un'immagine negativa del consumo di marijuana “e di tutte le buone cose che essa comporta”. Non ci sono invitati questa volta, anche se lui abitualmente invita dei comici, degli attori e dei produttori. In passato vi abbiamo potuto incontrare Aubrey Plaza (Parks and Rec, Scott Pilgrim), Cheech and Chong (figure cult di film sulle droghe), l'attore comico Jack Black o ancora i due interpreti della serie televisiva Broad City. Persone che spesso hanno l'abitudine di fumare.
Dopo aver presentato i suoi inviati agli spettatori, fa rapidamente la presentazione della loro attualita', con qualche battuta, e suona la campanella. E il “tea time” dei fumatori di cannabis: ognuno degli invitati si da' da fare su uno degli strumenti per consumare cannabis che sono sulla tavola davanti a loro. Di volta in volta, il presentatore propone agli invitati di assaggiare il prodotto di una marca “amica”, produttrice di erba o di strumenti per fumare, che gli sono stati prestati.
Doug Benson e' anche il realizzatore di Super High Me, documentario del 2007 che riprendeva, capovolgendolo, il principio lanciato da Morgan Spulrlock in Super Size Me. Vi abbiamo visto gli attori fumare regolarmente della cannabis e fare dei test medici per cercare di dimostrare l'innocuita' dei prodotti che consumava.
Ha anche organizzato una serie di spettacoli nel 2010 in favore delle nuove norme in California che avrebbero potuto legalizzare il consumo della sostanza. In Usa, ad oggi, la legalizzazione del consumo di cannabis non e' materia a livello federale, e ogni Stato ha le proprie leggi. Diversi Stati hanno recentemente legalizzato il consumo di questa droga.
Dei conti sempre piu' popolari
Il canale di Benson conta piu' di 350.000 abbonati e i suoi video sono visti da qualcosa come 30 milioni di persone. Non e' una gran cosa se comparata ai 36 milioni di abbonati di PewDiePie, il re dei fan di YouTube specializzato in videogiochi. Ma sempre piu' utenti di YouTube mettono in linea i suoi video in cui si parla della cannabis -dove anche fumano.
A margine di video molto professionali come lo show di Doug Benson, si trovano molte altre produzioni piu' “intimiste” e meno formali. La domanda e' alta: le ricerche su Google per video legati alla marijuana sono regolarmente aumentate in questi ultimi anni.
Larry Jones e' uno di questi utenti di YouTube. Diciannove anni, residente nella Carolina del Nord, e' il creatore del canale THCTemple. “E' il nome della nostra chiesa”, spiega. “Ed io ne sono il pastore”. Una “chiesa” che predica notoriamente la tolleranza, come lui stesso spiega nei suoi video, e che mira “a cambiare il mondo e a migliorarlo, in modo tale che le persone che mi guardano possano scegliere di fare le stesse cose”.
Larry e' stato. prima di diventarne produttore, essenzialmente spettatore di questi video. Dopo essersi informato su Internet ed aver letto un buon numero di articoli e di studi, ha deciso di verificare a chi assomiglia il fumatore medio. “Sia chiaro. Lui era il caso medio di un tipo che non fa grandi cose e che fuma per conto proprio”, racconta, “ma la maggior parte delle volte ho visto delle persone intelligenti che fumavano e mi indicavano il percorso di un modo diverso”. Lui stesso avrebbe gradito cambiare la percezione che le persone hanno dei fumatori di cannabis. I titoli dei suoi video sono tutti molto espliciti e annunciano i temi che vi sono trattati.
Larry non ha mai avuto problemi con la polizia. “No, io non sono mai stato perseguito. Perche' avrei dovuto esserlo? Non si fa niente di illegale qui”. E' vero che la Carolina del Nord non e' lo Stato piu' severo verso chi consuma cannabis. Solo lo Stato e' autorizzato a coltivare delle piante, ed e' illegale il trasporto e la vendita. Ma il possesso di meno di 45 grammi e' considerato come un reato minore. Nelle informazioni sul suo canale, si trova questo strano avvertimento: “Questo canale esiste solo a fini ludici. Le persone che vi compaiono sono attori pagati. Si tratta di una mera fiction e di fatti preparati ad hoc. Non c'e' mai stato e non ci sara' mai un'attivita' legale che potra' essere diffusa da questo canale”.
Sperimentatori, amanti, bussinessmen…
Lanciato da meno di un anno. THCTemple ha circa 50.000 abbonati e i suoi video sono seguito da circa 2,7 milioni di persone ogni volta. Questi video non procurano molti soldi ai loro autori. Larry ha messo un bottone con un link per le donazioni sul proprio profilo: “Io ho profitti dalle pubblicita' ma questi sono solo 4 dollari ogni dieci per ogni video. Dopo che ho messo il bottone con il link per le donazioni, invece, ho guadagnato piu' di 300 dollari”.
Sono in diversi a lanciarsi in questa avventura, sia ragazzi che ragazze, degli “specialisti” preparati o dei semplici adepti. Alcuni, come Arcy, un canadese di 21 anni, che gestisce il canale METLAKush420, promuove prodotti che gli sono inviati da alcuni fan. Ci sono anche delle aziende che hanno approfittato dell'occasione per parlare dei loro prodotti, come 420 Science, che vende numerosi strumenti per la conservazione della cannabis e il suo consumo.
La questione giuridica
Qual e' la posizione di YouTube rispetto a questi contenuti in cui delle persone parlano di droga e ne fanno uso?
Le regole interne di You Tube, le stesse in tutto il mondo, vietano la diffusione di video che incitino “al consumo di droghe pesanti” -quasi inesistenti sulla piattaforma. Il sito puo' fare eccezione per quei video il cui “obiettivo primario.. e' educativo, documentaristico, scientifico o artistico (EDSA), e le cui immagini permettono di illustrare il contenuto”. Ma YouTube precisa di non fare alcuna differenza tra le varie droghe: i video che fanno apologia della sostanza o mostrano delle persone che la consumano, saranno sistematicamente soppressi nel caso in cui ci fosse anche una sola segnalazione da parte di un internauta. Tutti coloro che su YouTube sono specializzati sulla cannabis, sono sotto la minaccia permanente di essere cancellati.
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(da un articolo di Xavier Eutrope, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 05/10/2015) 
 
 
 
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