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Cannabis: Gli Usa aprono i loro primi coffee-shop
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Articolo di Redazione
2 gennaio 2014 10:38
 
  In Colorado e nello Stato di Washington, il consumo di marijuana e' ormai autorizzato. Su tutto il continente americano, le mentalita' e le legislazioni diventano piu' disponibili in materia. Il mondo della cannabis in Usa puo' alla fine, a partire da questo primo gennaio, consumare legalmente la marijuana a fini ricreativi in uno Stato dell'ovest del Paese, il Colorado, e potranno farlo tra poco anche nello Stato di Washington. In seguito ad una legge votata a novembre, i primi coffee-shop hanno aperto le loro porte ieri in Colorado, dove i consumatori potranno acquistare legalmente, a condizione di avere almeno 21 anni, fino a 28 grammi di cannabis a testa per ogni acquisto. Nello Stato di Washington, nel nord-ovest del Paese, i primi negozi dovrebbero aprire entro la primavera.
Il principale gruppo di pressione sulla legalizzazione della cannabis, il Marijuana Policy Project (MPP), ha salutato, con un comunicato diffuso ieri, “la fine del proibizionismo della cannabis”, facendo riferimento ai 13 anni (1920-1933) durante i quali l'alcool era vietato in Usa. Ed ha previsto che sarebbe possibile l'adozione di simili leggi in altri 13 Stati entro il 2017.
Questa legge e' una primizia sul continente americano, dove la politica fino a poco tempo fa era una combinazione di divieti e repressione per i consumatori, nonche' lotta armata contro produttori e trafficanti, essenzialmente nel centro e nel sud del continente.
Ma anche li' le cose stanno per cambiare. A maggio, l'Organizzazione degli Stati Americani (OEA), che raggruppa tutti i Paesi del continente tranne Cuba, ha pubblicato un rapporto che invita a studiare una eventuale legalizzazione della cannabis per tagliare l'erba sotto i piedi ai trafficanti.
E il 10 dicembre, il Senato dell'Uruguay ha approvato una legge che legalizza produzione e vendita di cannabis in quel Paese sotto il controllo dello Stato, che dovra' trovare applicazione nel corso del primo semestre di questo nuovo anno.
In America del Nord, il Messico comincia anche a prendere in considerazione questa possibilita', mentre il Canada, fino ad oggi su posizioni molto repressive, ha leggermente affievolito la propria posizione, accontentandosi di infliggere una semplice ammenda ai consumatori di cannabis invece che perseguirli in giudizio.
In Usa, un recente sondaggio ha mostrato, presso i giovani, una tolleranza crescente per una droga illegale e considerata come fautrice di dipendenza. Secondo questa indagine, meno del 40% degli studenti degli ultimi anni di liceo considera la cannabis pericolosa, rispetto al 44% di un anno prima, e il 23% sostiene di aver fumato il mese precedente al sondaggio, mentre il 36% nel corso dei 12 mesi precedenti all'indagine.
Questo mercoledi', all'apertura dei negozi, i loro fan hanno comunque cominciato a consumarla apertamente, a condizione di essere in Colorado o nello Stato di Washington. Alcuni operatori turistici offrono gia' dei viaggi organizzati, anticipando gia' le masse di turisti attese per l'occasione.
Sperando di mostrare la strada a numerosi altri Stati, i coltivatori di cannabis si sfregano le mani, mentre le autorita' sono impazienti di raccogliere le loro prime imposte su questa nuova attivita' commerciale.
“La novita attira' di per se' la gente da ogni parte -dice Adam Raleigh, patron del fornitore di cannabis Telluride Bud Company, in Colorado-. Ci sono persone che vogliono venire in auto dal Texas, dall'Arizona e dallo Utah, solo per essere parte della Storia. Questi ultimi mesi, ho ricevuto ogni giorno tra quattro e sei Email, e tra cinque e dieci telefonate di persone che mi domandavano dettagli sulla legge e le migliori date per organizzare vacanze di sci e cannabis”.
Il consumo di cannabis a fini terapeutici e' gia' legale e regolamentato il 19 Stati del Paese. E nella maggior parte di essi, il consumo a fini ricreativi non e' considerato un reato.
Ma il Colorado e lo Stato di Washington hanno fatto un passo in piu', con le autorita' locali che controlleranno coltivazioni, distribuzione e marketing dell'erba per il semplice piacere dei consumatori. Diffondendo un profumo di coffee-shop olandesi nell'Ovest americano.
Il mercato e' enorme: secondo il centro studi ArcView Research, le vendite legali di cannabis aumenteranno del 64% tra il 2013 e il 2014, passando da 1,4 miliardi di Usd a 2,34 miliardi.
In Colorado, famoso per le sue stazioni di sci, le autoritr'a hanno concesso le licenze a 348 negozi, e lo Stato di Washington ha ricevuto 3.746 domande di licenza, 876 delle quali per negozi, secondo il “Seattle Times”, che fa appello alla prudenza in un editoriale. “La legalizzazione della cannabis e' una sorta di sisma nella politica di controllo delle droghe, potrebbe essere il piu' importante dalla fine della proibizione”, scrive il giornale.

(articolo non firmato pubblicato sul quotidiano Libération del 01/01/2014)
 
 
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